di FinanzaWorld staff

Tassi invariati e quindi?

del 9/05/2007 di FinanzaWorld staff

Wall Street avanza
su terreno positivo,
dopo una partenza incerta.
Dow Jones +0,40%,
Nasdaq +0,31%.

 

Sul Nyse il 60% dei
titoli ha segnato un
rialzo, sul Nasdaq il 54%.

 


Il Fomc (Federal Open Market Committee),
braccio operativo della Fed,
ha mantenuto il livello dei
tassi d'interesse fermo al 5.25%.

 

La decisone, ampiamente
scontata dai mercati,
è stata presa all'unanimità
dai membri del Comitato.

 

Il commento, seguito alla
decisione, ha descritto
un'economia in fase di
rallentamento nel primo
quarto e che nei prossimi
trimestri è in grado
di espandersi moderatamente.
Il comparto immobiliare
rallenta la crescita e
ancora sta attraverando
una fase di stabilizzazione.

 

E' stato altresì sottolineato che
l'inflazione core è ancora elevata.
Inoltre, è stato evidenziato
che i livelli dei prezzi delle
materie prime potranno
influire negativamente
sull'assorbimento
dell'inflazione
che è in atto
da parte del
sistema.

 


Pertanto, nessuna particolare
novità sul fronte monetario
statunitense.
Sostanzialmente le condizioni
sono rimaste immutate rispetto al 21/3
https://www.finanzaworld.it/content/read/6395/tassi-usa-invariati-e-quindi

 

Inflazione e rallentamento,
due forze che si bilanciano e
non fanno muovere i tassi nè
in alto, nè in basso.

 

Tuttavia, nonostante il comunicato
sia risultato essere piuttosto
ripetitivo, rispetto a quello
precedente, in realtà,
alcune constatazioni
in più, rispetto al
passato, è possibile
farle.

 

A differenza del precedente
comunicato, Bernanke ha una
stima preliminare dell'entità
del rallentamento.

 


Il Pil è passato dal 2,5% dell'ultimo
quarto 2006 all'1,3% del primo
quarto 2007, secondo quanto risulta
dalla stima preliminare.
La produttività è passata da un
incremento dell' 1,6% dell'ultimo
trimestre 2006 ad un incremento,
in base alla stima avanzata,
dell'1,7%.
La disoccupazione dall'11/11/06
ha avuto un andamento altalenante
all'interno di una banda tra il
4,4% ed il 4,6%.
Il deflatore del Pil, dopo aver
avuto un boom nei tre trimestri
a cavallo tra l'ultimo quarto del
2005 e il primo semestre del
2006, si è drasticamente
ridimensionato nel semestre
successivo, ma ha avuto
un'impennata fino al 4% nel
primo trimestre 2007, secondo
quanto risulta dalla stima
avanzata.

 


Questi quattro macroindicatori
economici mostrano un quadro
economico instabile.

 

I dati del prossimo trimestre
dovranno essere attentamente
monitorati per comprendere
l'intensità della ripresa
economica statunitense negli
ultimi due trimestri del 2007
e la probabilità di un taglio
dei tassi a fine anno.

 

Le stime di aprile mostrano
un lieve incremento
della disoccupazione
e un buon ridimensionamento
della spinta inflattiva.
Nei prossimi mesi,
è necessario che vi sia
una conferma di questi due trend
ed aumento della produttività
per allontanare completamente lo spettro
di una recessione, che
il mercato, in queste
settimane di earnings,
sembra aver messo
completamente da parte.

 

 


In ribasso i futures sul greggio,
che per i contratti di giugno
e luglio segnano rispettivamente
61,55$ e 63,18$ al barile.

 

 

 

 


 





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