di Francesco Carlà

Investire con lo Spread d'agosto

del 23/07/2012 di Francesco Carlà
E' vero che gli avvenimenti non si ripetono
mai identici, ma la paura che il prossimo agosto
possa essere simile a quello terribile di
un anno fa per lo spread e i titoli di Stato
aleggia sugli italiani.

Il pericolo di nuove manovre, e altri compiti
in casa, per arginare i buchi che si aprono
nei bilanci pubblici non e' certo scongiurato.

C'e' qualcosa che l'investitore intelligente
puo' fare per proteggere i suoi risparmi e
prepararsi per ogni evenienza?

Molti pensano che gli investimenti piu'
sofisticati siano quelli piu' adatti a coprire
il rischio. La fantasia vola ai cds (impossibili
per i privati) e ad altri titoli derivati che
alcune banche continuano a proporre alle persone.

Inutile ripetere su questo la frase tombale
di Warren Buffett: "I derivati sono armi di
distruzione di massa".

Io invece ho un'altra idea, la sintetizzo
in una domanda secca che sto facendo da molti anni
ai tanti che mi chiedono come affrontare
la situazione attuale: "Vi fidate piu' di certi
Paesi e dei loro titoli di Stato o della Coca Cola?"
Naturalmente quando dico "Coca Cola" intendo
le grandi aziende multinazionali con i bilanci
sani e i manager giusti.

Gli sguardi che ricevo di ritorno mi dicono
subito una cosa: non avevano mai visto la
faccenda da questo punto di vista.

Eppure se guardiamo a quello che e' successo
dall'autunno del 2008 (inizio della crisi in Usa)
ad oggi, scopriamo che il marzo del 2009 e'
stato proprio il momento migliore per modificare
strategia per gli investitori europei.
E' esattamente quello che abbiamo detto ai
Fwiani Premium con i nostri Premium nel 2009:
"Abbassate (azzerate) il livello di esposizione
sui titoli di Stato e sui bancari e finanziari
continentali e aumentate il peso di titoli azionari
ed obbligazionari corporate appunto di grandi
aziende di beni di largo consumo.

Oltre a pagare buone cedole e dividendi in crescita,
hanno fruttato in meno di 4 anni performance vicine
o superiori al 100% di rialzo senza contare la
crescita del dollaro sull'euro. Un aabbonatico trionfo
che era tutto sommato prevedibile per tante ragioni
che i Fwiani conoscono da tempo.

E' ancora il momento di avere in portafoglio
titoli di questo tipo?

Vi rifaccio la mia domanda: "Vi fidate piu' di
certi Paesi e dei loro titoli di Stato o di
aziende globali che magari soffrono un po' in
Europa, ma stanno spopolando in Asia e nei Paesi
emergenti del Sudamerica?"

A guardare bene queste risposte potevate gia'
trovarle nel breviario dell'Investitore Intelligente
che vi ho proposto tante volte ...

I 5 principi della Finanza democratica:

- Nessuno può curare il nostro denaro meglio di noi.

- Imparare a investire è molto semplice e non serve
  essere laureati in economia e scienze finanziarie.
  Basta essere correttamente informati da chi è
  strutturalmente indipendente e non deve vendervi
  nessun tipo di prodotti finanziari.
  Basta saper fare addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni,
  divisioni, percentuali, e medie.

- Grazie a Internet, è facile e costa molto poco
  investire da soli e senza intermediari. È sufficiente
  aprire un conto bancario online e le commissioni
  sono basse e alla portata di tutti gli investitori.

- Investite solo in quello che capite e conoscete.

- Non fidatevi di nessuno che vi proponga cose in
  contrasto con i punti 1, 2, 3 e 4.


Affrontare lo spread d'agosto con queste poche, ma precise
idee in testa puo' essere il modo piu' efficace per evitare
pensieri negativi e mosse impulsive.

Due terribili nemici del risparmiatore attento e previdente.

Un caro saluto a tutti,
Vs. Francesco Carla'


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