di Francesco Carlà

Dove vanno le Borse Globali?

del 28/06/2010 di Francesco Carlà

Mi sono sempre piaciute le Borse.

Avro' avuto una decina d'anni e leggevo
il Corriere della Sera di mio papa', tutti
i giorni. Saltavo subito le pagine della
politica e quelle della cronaca nera.

Anche allora le trovavo depressive.

Invece leggevo con cura ogni articolo
dello Sport e poi, misteriosamente per
un bambino della mia eta', scorrevo con
pazienza il listino di Borsa per cercare
di capire come funzionasse la faccenda.

Nomi, prezzi, oscillazioni ...

A quel tempo, primissimi anni settanta,
le societa' quotate in Borsa a Milano
non erano molte: due o tre famiglie industriali
dettavano legge e i movimenti delle azioni
non erano esattamente casuali.

Ma forse anche allora la domanda piu'
ricorrente, e insieme quella piu' sciocca,
era probabilmente la solita:

"Come andra' la Borsa nei prossimi giorni?"

JP Morgan una volta, a questa domanda rispose:
"Fluttuera'". Warren Buffett fu anche piu'
sarcastico: "Le previsioni a breve termine
sull'andamento dei mercati, dicono tutto su
chi le fa e niente su come andranno le Borse."

Tutto cio' premesso, veniamo alla domanda del
mio titolo: dove andranno le Borse Globali?

Prima di mettermi a parlare del futuro, lasciate
che vi racconti del passato e di come sono andati
gli indici che ci interessano di piu', Italia e Usa,
negli ultimi anni.

I giorni contano poco in Borsa, gli anni moltissimo.


Comincio subito con l'Italia. Negli ultimi 4 anni
e mezzo, chi avesse investito 100.000 euro sull'
indice principale della Borsa di Milano, avrebbe
adesso piu' o meno 55.000 euro. Un massacro come
quello di Fort Apache, -45% in totale.

L'anno peggiore? Sicuramente il 2008, l'anno
della crisi delle banche mondiali: -50% secco.

Gli anni migliori? Il 2006 (+16%) e il 2009 (+18%).

Sto parlando dell'indice principale della Borsa
Italiana: il FTSE MIB, 40 big caps.

In maggioranza banche e societa' assicurative,
a cui vanno aggiunte, importanti, ENI ed ENEL.

Si poteva fare di meglio dal gennaio 2006 ad oggi?

Si', a patto pero' di vedere lontano, e capire
che il nostro indice era assai pericoloso proprio
per via della sua eccessiva esposizione a banche
et similia.

Per questo "In Borsa in Italia", (in breve IBII),
il premium di Fw dedicato all'investimento
azionario italiano, ha fatto una scelta molto
semplice fin dall'inizio, cioe' appunto dal gennaio
2006: evitare come la peste banche e finanziarie.

Risultato? I 100.000 euro di cui sopra, nei soliti
4 anni e mezzo, usando IBII, sarebbero diventati
118.000, +18%. Abbiamo sempre fatto molto meglio
dell'indice in tutti questi anni.

Gli anni migliori? Il 2006 (+18%) e il 2009 (+13%).

Ma io direi che il nostro anno migliore sia in
realta' quello apparentemente "peggiore". Cioe' il 2008,
l'anno in cui  abbiamo preso il massimo vantaggio sull'
indice, in quella che noi a Fw chiamiamo la
Maratona Italiana: +32%.

Festeggiare un -18% sull'anno puo' apparire bizzarro,
ma e' proprio cosi' che deve ragionare un Investitore
davvero Intelligente.


E adesso veniamo a Wall Street. Com'e' andata
da quelle parti negli ultimi 6 anni e mezzo,
cioe' dal gennaio 2004 ad oggi?

Chi avesse investito 100.000 dollari sul
mercato azionario americano, oggi ne avrebbe
piu' o meno 96.000, dividendi inclusi. Cioe' -4%.

Praticamente un nulla di fatto se si considera
che il dollaro, nello stesso periodo, ha guadagnato
circa il 7% sull'euro.

Gli anni migliori? Ancora il 2006 (+14%) e di
nuovo il 2009 (+23,5%). Gli stessi di Piazza
Affari, a conferma della globalizzazione finanziaria.

Il peggiore? Il solito 2008: -39%.

Sto parlando dell'indice principale della Borsa
Americana: il famoso S&P 500, 500 big e medium caps.

Si poteva fare di meglio dal gennaio 2004 ad oggi?

Altroche'. A patto pero' di sfruttare tutti i
vantaggi dell'Investitore Intelligente "fai da te",
di cui vi ho parlato molte volte in questa newslettera.

Uno di questi e' investire in quello che gli pare.

Per esempio in promettenti small e medium companies
cinesi quotate a New York, come ho fatto spesso in
questi anni a "In Borsa con Carla'" (in breve IBCC),
la newslettera premium di Fw dedicata alla Borsa Usa.

Risultato? I 100.000 dollari di cui sopra, sarebbero
diventati 215.000 circa, +115% (dividendi esclusi),
a cui va aggiunto il +7% del dollaro sull'euro nel periodo.

Sto parlando di quasi il 17% di interesse annuale,
e questo grazie (anche) a SuperTopVincitori come il
cinese di cui vi ho detto sette giorni fa: quasi +500%.

Gli anni migliori? Direi tutti. Non c'e' stato
un solo anno, dal 2004 ad oggi, in cui IBCC abbia
fatto peggio dell'indice S&P 500 nella Maratona Usa.

Nel 2008 25 punti meglio. Risultato massimo: +28% (2009).

Tutti questi dati potete controllarli di persona,
senza spendere nulla. Infatti l'archivio di IBII
e di IBCC e' disponibile a tutti gli abbonati premium.

Indipendenza e Trasparenza sono marchi di fabbrica
qui a Finanza World. Fin dal 1999.


Ma perche' vi ho illustrato tutti questi
dati quando la domanda era: dove vanno le Borse?

Perche' la risposta e' semplice ed e' contenuta
nei risultati di Finanza World e dei suoi Premium
premium
: dove vanno gli indici di Borsa non ce
ne importa un accidente. A noi investitori interessa
dove vanno i nostri soldi.

E i nostri soldi devono andare dove vengono
trattati meglio. E devono essere sempre gestiti
da noi stessi. Con Metodo, pazienza e Maratona.

Esattamente quello che abbiamo fatto a Fw in questi anni.


Un caro saluto,
Vs. Francesco Carla'


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