di FinanzaWorld staff

Master Azionario America (IBCC) edizione 15 del 25 settembre 2008

del 25/09/2008 di FinanzaWorld staff

Siamo giunti alla quindicesima parte del Master Azionario America.

Fra poco entreremo nella fase finale del Master di Finanza World
che come sapete dura 25 puntate e contiene altrettante newslettere
per scoprire ed approfondire tutti i temi dell'investimento.

Continuerete a trovare anche le Watchlist di Francesco Carla'
e le dettagliate spiegazioni del Metodo e del suo 'Frullatore',
il sistema di screening ed analisi svelato in esclusiva per
i tantissimi iscritti al nostro Master.

Ogni settimana, per un intero semestre, stiamo trattando con la
supervisione e la direzione di Francesco Carla', i temi operativi
e strategici che permettono di diventare Investitori Attivi ed Indipendenti.

Per imparare ad investire da zero,
ma anche per il vostro perfezionamento.

Buona lettura e buon Master Azionario a tutti.

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In questo numero:

**** Le societa' migliori in cui investire.
**** Il Frullatore di Francesco Carla': il catalizzatore.
**** Watchlist Wall Street: le 5 societa' della settimana.
**** Individuare i segnali negativi (parte prima).
**** Test settimanale
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- Le societa' migliori in cui investire.

Come tutti i Fwiani abbonati ai nostri Premium
sanno molto bene, ci sono tre cose sui cui lavoriamo
da quasi 10 anni, con indipendenza e abnegazione
incessanti:

1 Studio e informazione sui Metodi migliori per investire;

2 Educazione finanziaria per evitare i costi e le commissioni
delle gestioni;

3 Analisi e ricerca delle migliori societa' e dei business piu'
interessanti.

Questa volta vorrei parlarvi del genere di societa' e di
business che piu' frequentemente rientra nelle mie scelte
di investimento e spiegarvi perche'.

Sto parlando, e' evidente, delle cosiddette Small Caps,
cioe' delle societa' a piccola capitalizzazione.

Piccola si fa per dire:

A Wall Street una Small Cap puo' avere una capitalizzazione,
un market capital, tra i 300 milioni e i 3/4 miliardi in dollari.
A Milano e in generale in Europa, tra i 200 milioni e i 2/3 miliardi
in euro.

Qualche numero puo' raccontarvi meglio la mia passione,
ricambiata in tutti questi anni dai maggiori successi nei miei
portafogli, per le Small caps: Delle 348 aziende quotate a
Wall Street che hanno ripagato i propri investitori con un
profitto superiore al 20% medio annuo negli ultimi 10 anni,
325 erano small caps, cioe' il 93% del totale.

Niente male, direi, considerando che nella borsa Usa,
le Small Caps sono solo il 74% delle societa' quotate.

Ci sono moltissime cose che mi piacciono nelle Small Caps,
ma probabilmente quella che mi piace di piu' di tutte e' una
faccenda assolutamente logica e matematica: e' molto piu'
facile che una societa' che ha una capitalizzazione di un
miliardo in dollari raddoppi e diventi un'azienda da due
miliardi, piuttosto che accada ad una Big Cap,
un colosso che ha gia' un market capital di 100 miliardi
o piu'. Non trovate anche voi?

Ma come si fa a scovare Small Caps come Marvel (nyse-mvl)
che dal 2001 al 2004 mi porto' a casa un profitto del 1400%,
e ad evitare le tante Piccole aziende che offrono soprattutto
volatilita', tuffi al cuore e brutte sorprese? Secondo uno studio
americano, delle 100 top Small Caps che hanno fatto meglio
a Wall Street tra il 1996 e il 2005, 84 avevano decisamente
una cosa in comune: Un buonissimo management.

Ma come si fa a capire quando i manager di un'azienda,
Small, Medium o Large, sono di buona qualita'?

Io uso tre modi che funzionano piuttosto bene e sono
molto semplici da rilevare in qualunque momento:

1 Un ROE (Return on equity) uguale o superiore al 15%;

2 Una proprieta' delle azioni da parte dei manager e degli
insiders (fondatori) di almeno il 5%, ma meglio il 10 o il 15%;

3 Insider buying: gli insiders che comprano in buona
quantita' azioni della societa' sul mercato.

Aggiungeteci la parsimonia nello stipendio e la mano
leggera quando si tratta di stock options, e il gioco e' fatto.

Dal gennaio 2004 ad oggi, In Borsa con Carla', il mio
Premium dedicato a Wall Street e assai farcito
di Small caps, ha battuto l'S&P 500: 70% a 13%.

Cioe' 70 a 13. Piu' di 5 a 1. E molto bene stanno andando
anche le Small Caps che ho scelto per gli altri servizi
premium.

E non e', credetemi, affatto un caso.

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- Un altro strumento fondamentale: Il 'Frullatore' di Francesco Carla' .

Per selezionare le migliori societa' e stare invece lontani da
quelle meno attraenti, e' particolarmente importante avere
un altro strumento fondamentale. Uno strumento capace di
mettere in evidenza i punti di forza e di debolezza dei
titoli analizzati, in modo da poter scegliere nel modo migliore
e con meno margine di errore possibile.

Questo strumento e' il 'Frullatore' che presentiamo qui di seguito:

-ev/fcf meglio se inferiore a 10

-peg meglio se inferiore a 0.90

-market capital meglio se tra 200 milioni e 3 miliardi (euro)
-market capital meglio se tra 300 milioni e 4 miliardi (dollari)

-rapporto tra market capital e fcflow inferiore al p/e

-insiders meglio se presenti ancora tra il 40 e il 60%

-p/e meglio se sotto il 13-15

-management conosciuto e affidabile e non esoso e durevole

-posizione di leadership su mercato e barriere ingresso concorrenza

-crescita profitti e ricavi 10% anno per prossimi 5 anni

-prodotti di nicchia in rapida espansione con bel margine

-tendenza alla globalita' del mercato e proteggibilita' del medesimo

-debito inferiore al 20% del patrimonio netto e meglio se zero

-bella cassa in grado di finanziare espansioni e ciclicita'

-poca ciclicita' del mercato e dei prodotti

-catalizzatore in vista ma non troppo noto per il timing di partenza

-dividendi e regolarita' dei medesimi negli ultimi 5/10 o piu' anni

-volumi di scambio medi negli ultimi 12 mesi

-Eps ultimi 12 mesi

Quando decidete di "frullare" una societa', a fianco di ogni elemento
del "Frullatore" si scrive il risultato che si ottiene. Alla fine del
"Frullatore", si scrive una conclusione tenendo presente i risultati
di ogni elemento.

Ma cosa significano questi elementi? Anche qui,
settimana per settimana procederemo ad analizzare
i vari punti.

Osserviamo oggi il catalizzatore.

Un catalizzatore è un elemento che può portare
l'attenzione del pubblico e del mercato verso la
società.

Questo elemento (o questi elementi se più di uno)
possono essere i più disparati. A volte potremo
avere la vittoria di una o più commesse, altre volte
potrebbe essere il lancio di un nuovo prodotto o
di una nuova tecnologia, in altri ancora l'alleanza
con altre imprese o l'ingresso in un nuovo mercato.

Trovare un catalizzatore non è spesso facile.
Soprattutto perché non solo è importante trovarlo,
ma è anche importante che al momento esso non
sia particolarmente noto.

Infatti, se fosse noto, i prezzi di mercato probabilmente
già lo incorporerebbero e ci sarebbe addirittura il
rischio di perdere a causa del catalizzatore qualora
esso non rispettasse le aspettative.

Come si trova il catalizzatore già abbastanza in
vista ma ancora non molto noto? Non c'è verso,
occorre conoscere il business della società,
nonché la società stessa, il suo management,
la possibile evoluzione della gestione.

Purtroppo non possiamo essere esperti
in tutto e quindi spesso non saremo in grado
di individuare questo catalizzatore anche se
presente.

Per questo, diciamo che il catalizzatore è
spesso un qualcosa di più rispetto agli
altri elementi del Frullatore. E' bene che
ci sia, ma la sua mancanza (o, meglio, l'incapacità
di individuarlo) non è poi un dramma.

Un catalizzatore molto semplice e ricorrente,
alla portata di tutti, e' la stagionalita' di una societa'
e del suo business. Non scordatelo.

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- Ed ora continuiamo a parlare di Watchlist

Una Watchlist e' un elenco di societa' che, per caratteristiche
fondamentali si ritengono esasere particolarmente interessanti.

Dopo aver visto, nelle precedenti edizioni, perche' e'
utile una Watchlist e come si gestisce, e' il momento
di vedere 5 societa' che attualmente sono nella Watchlist
di 'In Borsa con Carla' '. Si tratta di alcuni degli inserimenti
piu' recenti in Watchlist.

Le societa' sono:

- Encana (ECA)
- Red Hat INC (RHT)
- Canadian Solar (CSIQ)
- Priceline.com (PCLN)
- Visa INC (V)

Andate su Yahoo! Finance, guardatevi le societa',
provate ad usare il Frullatore per "frullare" da
soli i loro dati, anche per le sezioni di cui non
abbiamo ancora parlato (non importa se su
qualcuna avete difficolta') e cercate di capire
perche' Francesco Carla' ritiene queste societa'
meritevoli di essere osservate. Per comprenderle
meglio, non dimenticate anche di visitare sempre
il loro sito internet.

Alcune societa' possono rimanere presenti in
Watchlist per piu' settimane, perche' occorre un
po' di tempo per seguirle.

Per sapere quali di queste societa' sono eventualmente
entrate nei pfoli premium di Francesco Carla' e di
Finanza World, potete provare GRATIS i nostri servizi
cliccando qui:

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- Individuare i segnali negativi (parte prima).

Una delle chiavi del successo di un buon investimento
e' saper investire in maniera razionale, dominando
le proprie emozioni nei momenti piu' difficili.

Psicologicamente tendiamo ad esaltare i successi di
Borsa e a sottovalutare le operazioni meno riuscite,
ma si puo' imparare molto anche dagli errori
commessi nel corso dei nostri investimenti, che di
solito si possono ricondurre a:
- portafoglio troppo rischioso o speculativo;
- mancanza di una strategia di uscita;
- incorretta valutazione del business o della
situazione finanziaria.

In questo spazio ci occuperemo di trovare i
possibili segnali negativi nei dati finanziari di
un'azienda, anche se trovarne non vuol dire necessariamente
che il titolo non sia un buon acquisto o una sicura
vendita, ma sicuramente che l'analisi dell'aziende
deve essere piu' approfondita.

Abbiamo dedicato le ultime analisi ad individuare i
parametri chiave sia qualitativi che quantitativi
che ci permettano di trovare le giuste aziende su
cui investire.

Questa settimana invece discuteremo di quali sono
alcuni dei segnali negativi che possono essere
scovati andando a leggere con attenzione le
comunicazioni trimestrali ed annuali emesse dalle
societa'.

In ogni comunicazione, sia trimestrale che annuale,
vi sono tre indicazioni fondamentali:
l'income statement (conto economico), il balance sheet
(stato patrimoniale) ed il cash flow statement (rendiconto
finanziario).

L'income statement rappresenta il risultato finanziario
del business nel periodo di riferimento, e partendo
dal fatturato e sottraendo le spese sostenute, sia
per motivi operativi che fiscali, si arriva al
profitto (o perdita) netto.

Il balance sheet invece rappresenta l'insieme degli
attivi e passivi dell'azienda ed il cash flow
statement indica il flusso di cassa in ingresso ed
uscita nel periodo.

Bilanci alla mano, possiamo scovare alcuni
potenziali indicatori di problemi in arrivo:
- gli accounts receivable (A/R) e/o l'inventario
crescono piu' velocemente delle vendite;
- il profitto netto (net income) cresce piu'
velocemente del flusso di cassa operativo;
- un incremento dei day sales outstanding.

Vi state chiedendo cosa siano gli accounts
receivable e l'inventario? Ne abbiamo gia'
discusso qui:

https://www.finanzaworld.it/content/read/8695/8695/valutazione-dell-fcf-terza-e-ultima-parte

Gli A/R sono indicati nel foglio di bilancio (balance
sheet) di ogni relazione trimestrale, mentre il
fatturato e' indicato nell'income statement.

Sia A/R che inventario fanno parte dei current assets
del bilancio di un'azienda, ossia costituiscono beni
che l'azienda puo' convertire in denaro in cio' che
viene chiamato un operating cycle, cioe' il tempo
necessario per vendere un prodotto e per ricevere i
soldi della vendita.

Una crescita degli A/R piu' veloce del ritmo del
fatturato, puo' indicare che l'azienda sta ottenendo
i pagamenti per i propri prodotti o servizi ad un
velocita' piu' bassa rispetto al ritmo delle vendite
e cio' puo' accadere perche' i clienti stanno
usufruendo di termini di pagamento piu' favorevoli o
particolari condizioni di sconto, ma anche perche'
l'azienda non ha la forza commerciale per richiedere
un pagamento immediato dei propri servizi.

Il modo piu' rapido per verificare la crescita degli
A/R e' di controllare il trend rispetto ai trimestri
precedenti, ma anche rispetto agli anni passati, e
quindi confrontare questa crescita con quella del
fatturato relativamente allo stesso periodo.

Anche l'inventario puo' crescere piu' velocemente
delle vendite per molte ragioni.

L'azienda potrebbe essere in procinto di introdurre
un nuovo prodotto sul mercato e accumulando merce in
magazzino per non farsi trovare impreparata di fronte
al presunto incremento della domanda, ma l'aumento
di inventario potrebbe anche essere imputabile ad un
calo della domanda di alcuni prodotti, che quindi si
accumulano, costringendo poi la societa' ad
operazioni di svendita.

In ogni caso, quando vediamo un aumento
dell'inventario o degli A/R è il caso che suoni
un primo campanello d'allarme.

La prossima settimana vedremo altri
possibili segnali negativi.

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- Test settimanale

Ecco ora alcune possibili risposte alle
domande del test della scorsa settimana.

1 - Qual e' la differenza tra l'approccio
fondamentale e quello tecnico?

Risposta: l'analisi fondamentale si concentra
nell'analisi della società, dei suoi bilanci,
del business di riferimento. L'analisi tecnica
invece si concentra sui prezzi e sui grafici
derivati dall'andamento di tali prezzi.

2 - In uno screener value, perche'
arrivare ad una lista di titoli è solo il
primo passo e serve invece fare
ulteriori analisi?

Risposta: occorre indagare ulteriormente
perché spesso società che sembrano
sottovalutate all'interno di un semplice
screening hanno poi molti motivi per
essere sottovalutate.

3 - Che differenza c'e' tra ciclicita'
pluriennale e ciclicita' infrannuale?

Risposta: la ciclicita' infrannuale riguarda
l'andamento ciclico della domanda
nell'ambito dei dodici mesi annuali. La
ciclicità pluriennali riguarda invece le
oscillazioni della domanda in un arco
di tempo medio-lungo e riguarda
generalmente imprese di settori ben
precisi (commodity, materie prime,
ecc...).

4 - Secondo l'analista fondamentale,
quali sono le categorie in cui possono
essere distinte le societa'?

Risposta: l'analista fondamentale
distingue le società in value e growth,
a seconda delle caratteristiche del
loro business, dei tassi di crescita
attesi e delle valutazioni che generalmente
il mercato assegna loro.

Ora passiamo alle domande della settimana.

1 - Cosa significa quando gli A/R crescono
più velocemente del fatturato?

2 - Perché l'inventario puo' crescere piu'
velocemente delle vendite?

3 - Quale è la differenza di capitalizzazione
tra una Small Cap americana e una italiana
o europea?

4 - Quali sono le tre caratteristiche molto
importanti che contraddistinguono una
buona società?

Come sempre, provate a rispondere alle
domande e segnatevi le risposte su un
foglio di carta o su un file di testo per
confrontarle poi con le nostre possibili
risposte la prossima settimana.

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Un caro saluto a tutti,

Vs. Finanza World & Francesco Carla'





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