di FinanzaWorld staff

Master Azionario America (IBCC) edizione 14 del 18 settembre 2008

del 18/09/2008 di FinanzaWorld staff

Ed eccoci alla quattordicesima edizione del Master Azionario America.

Siamo giunti ad oltre meta' del nostro ciclo, il Master
infatti dura 25 puntate e contiene altrettante newslettere complete
di tutto, incluse le Watchlist di Francesco Carla'
e la dettagliata analisi del suo Metodo e del suo 'Frullatore'.

Ripetiamo: il momento e' quanto mai propizio
per imparare ad investire in modo autonomo e Indipendente.

Ogni settimana, per un intero semestre, stiamo trattando con la
supervisione e la direzione di Francesco Carla', i temi operativi
e strategici che riguardano l'investimento e che permettono
di diventare Investitori Attivi ed Indipendenti.

Per imparare ad investire da zero,
ma anche per il vostro perfezionamento.

Buona lettura e buon Master Azionario a tutti.

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In questo numero:

**** Analisi fondamentale vs. Analisi tecnica.
**** Il Frullatore di Francesco Carla': il fattore ciclicita'.
**** Watchlist Wall Street: le 5 societa' della settimana.
**** Lo screener Value.
**** Test settimanale
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- Analisi fondamentale vs. Analisi tecnica.

Investire non significa MAI scommettere. Gli strumenti finanziari
che entrano nel portafoglio di un InvestitoreIntelligente non sono
mai scelti a caso, ma implicano un attento lavoro di selezione e analisi.
Ma quale tipo di analisi? Chi si occupa di finanza sa che le principali
tipologie di analisi sono l' "Analisi dei fondamentali" (o "Analisi
fondamentale") e l' "Analisi tecnica": si tratta di due approcci
completamente diversi e un buon analista predilige l'uno o l'altro
approccio.

L'Analisi fondamentale consiste nell'attento esame dei dati di
bilancio dell'azienda (i cosiddetti "fondamentali"); si fa poi
riferimento alla tipologia dell'azienda, ai dati di aziende che
operano in mercati similari, al contesto macro e
micro-economico, alle possibilita' di espansione del settore
e si cerca di capire se il prezzo a cui stiamo pagando ogni singola
azione e' un prezzo scontato, se e' troppo caro, oppure se il
prezzo e' quello giusto. Per questo un analista fondamentale
individua due tipologie di aziende: quelle bastate sul valore ("value")
e quelle basate sulla crescita ("growth"). Quando acquistate il titolo
di un'azienda "value" vuol dire che pensate di pagarla il prezzo
giusto oppure a un prezzo scontato, perche' i dati di bilancio
vi dicono che l'azienda vale di piu'. Invece quando acquistate
il titolo di un'azienda "growth" normalmente lo pagate piu' caro
del necessario, perche' nel prezzo state gia' scontando la
crescita futura dell'azienda.

L'analista tecnico parte invece da tutt'altri presupposti:
i bilanci aziendali vengono pubblicati sempre in ritardo
rispetto all'andamento attuale, per questo motivo
– secondo gli analisti tecnici – i dati
fondamentali dicono ben poco: tutto sarebbe gia' scontato nel
prezzo del titolo: per l'analista tecnico il
prezzo e' tutto. Insieme ai volumi di scambio. Un analista tecnico
dunque analizza il prezzo di un titolo in rapporto all'andamento
temporale e ai volumi di scambio per capire quali sono i
momenti giusti per acquistare o vendere, e capire quali sono
i minimi e i massimi all'interno di un determinato "trend".

Per farlo utilizza una serie di tecniche di analisi dei grafici.

Ma qual e' l'approccio giusto? L'analisi tecnica o l'analisi
fondamentale?

Dipende. Credere che il prezzo sconti gia' tutto non
giustifica i rialzi che di alcuni titoli, quando escono dati di
bilancio o notizie entusiasmanti. Viceversa comprare un
titolo perche' un grafico ha mostrato un determinato andamento,
o una determinata figura non sembra molto convincente: sembra
piu' un affidarsi alla cabala. L'approccio giusto sembrerebbe
quindi quello dell'analisi fondamentale. Eppure c'e' un buon
motivo per credere anche nell'analisi tecnica: milioni di altri
investitori lo fanno, e quindi compreranno o venderanno titoli
esattamente nel momento in cui il grafico mostrera' un determinato
andamento.

Anche se questo funziona quasi esclusivamente a breve termine.
E per questo non ci piace affatto e cozza con la ns Teoria della Maratona.

L'approccio di FinanzaWorld quindi e' quello di considerare che
i titoli azionari implicano una proprieta' (anche piccola) dell'azienda,
e quindi i dati fondamentali sono importanti: sapete qual e' il
prezzo giusto o scontato di un computer, di una casa, o di
un'automobile... non si capisce perche' non dobbiate sapere quale
e' il prezzo giusto o in svendita per un'azione e di conseguenza
per una societa' e per il suo business.

L'analisi tecnica (sapere dove sono i supporti e le resistenze
di un titolo) forse aiuta a sapere quando vendere o comprare
un titolo. Ma a quanto pare non porta a casa i migliori risultati
per un InvestitoreIntelligente, anche e proprio perche' fa venire
voglia di comprare e vendere molto spesso, cosa assai sbagliata
anche secondo Francesco Carla'.

Non a caso i piu' grandi investitori – come Warren Buffet, uno
degli uomini piu' ricchi del mondo; Peter Lynch, geniale manager
di uno dei migliori fondi degli anni '80; Benjamin Graham, che ha
ideato questo tipo di analisi – usavano e usano solo e sempre
l'analisi fondamentale.

Una ragione ci sara'. Piu' di una.

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- Un altro strumento fondamentale: Il 'Frullatore' di Francesco Carla' .

Per selezionare le migliori societa' e stare invece lontani da
quelle meno attraenti, e' particolarmente importante avere
un altro strumento fondamentale. Uno strumento capace di
mettere in evidenza i punti di forza e di debolezza dei
titoli analizzati, in modo da poter scegliere nel modo migliore
e con meno margine di errore possibile.

Questo strumento e' il 'Frullatore' che presentiamo qui di seguito:

-ev/fcf meglio se inferiore a 10

-peg meglio se inferiore a 0.90

-market capital meglio se tra 200 milioni e 3 miliardi (euro)
-market capital meglio se tra 300 milioni e 4 miliardi (dollari)

-rapporto tra market capital e fcflow inferiore al p/e

-insiders meglio se presenti ancora tra il 40 e il 60%

-p/e meglio se sotto il 13-15

-management conosciuto e affidabile e non esoso e durevole

-posizione di leadership su mercato e barriere ingresso concorrenza

-crescita profitti e ricavi 10% anno per prossimi 5 anni

-prodotti di nicchia in rapida espansione con bel margine

-tendenza alla globalita' del mercato e proteggibilita' del medesimo

-debito inferiore al 20% del patrimonio netto e meglio se zero

-bella cassa in grado di finanziare espansioni e ciclicita'

-poca ciclicita' del mercato e dei prodotti

-catalizzatore in vista ma non troppo noto per il timing di partenza

-dividendi e regolarita' dei medesimi negli ultimi 5/10 o piu' anni

-volumi di scambio medi negli ultimi 12 mesi

-Eps ultimi 12 mesi

Quando decidete di "frullare" una societa', a fianco di ogni elemento
del "Frullatore" si scrive il risultato che si ottiene. Alla fine del
"Frullatore", si scrive una conclusione tenendo presente i risultati
di ogni elemento.

Ma cosa significano questi elementi? Anche qui,
settimana per settimana procederemo ad analizzare
i vari punti.

Oggi e' il momento di dedicarci al
fattore ciclicita'.

Il mercato dei prodotti di un'impresa puo' essere
ciclico o non ciclico.

Un mercato ciclico significa che ha dei periodi
di grossa domanda, dove vendite e prezzi sono
molto alti e con essi i margini reddituali. A questi
periodi, si alternano poi periodi di domanda in
diminuzione e con essa i prezzi e i margini.

Per dare un esempio di ciclicita', possiamo
pensare al mercato dei gelati, che ha dei
picchi in estate e tarda primavera per poi
quasi scomparire in inverno o autunno.

L'esempio dei gelati è quello di una ciclicità
infrannuale e fondamentalmente si tratta di
una ciclicita' che a noi interessa poco perche'
durante tutto l'esercizio si alternano sia la
ciclicita' favorevole che quella sfavorevole.
Gli operatori sono a conoscenza di questa
ciclicita' e chiaramente saranno posizionati
di conseguenza.

Quello che invece dobbiamo osservare
attentamente sono i mercati ciclici a livello
pluriennale. Esempi di questo tipo sono
le societa' minerarie o che producono
e lavorano commodity. In passato (oggi
un po' meno), erano cicliche le societa'
petrolifere.

Questo genere di imprese operano in
mercati dove per tre, cinque, magari anche
dieci anni, esiste un vero e proprio boom,
con volumi, prezzi e margini in forte
crescita. Ad esso, poi, segue un periodo,
anche esso molto lungo, di domanda stagnante
e prezzi in discesa dove il settore spesso
si caratterizza anche per un eccesso di
offerta.

La ciclicita' pluriennale, a differenza di quella
annuale, e' più difficile da prevedere, quindi
spesso quando inizia il ciclo positivo gli
operatori praticamente ignorano il settore,
mentre quando inizia quello negativo gli
operatori non sempre sono in grado di
identificarlo fin dall'inizio e restano sorpresi.

I settori ciclici non vanno evitati a prescindere.

Anzi, una parte del portafoglio, magari uno
o due titoli su dieci, puo' essere investita
con profitto in industrie cicliche. Cio' a
cui bisogna fare attenzione è che il ciclo
sia positivo e che magari la società sia
finanziariamente solida per affrontare
le prime fasi del ciclo negativo (per
permetterci di uscire senza grossi danni).

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- Ed ora continuiamo a parlare di Watchlist

Una Watchlist e' un elenco di societa' che, per caratteristiche
fondamentali si ritengono esasere particolarmente interessanti.

Dopo aver visto, nelle prime due edizioni, perche' e'
utile una Watchlist e come si gestisce, e' il momento
di vedere 5 societa' che attualmente sono nella Watchlist
di 'In Borsa con Carla' '. Si tratta di alcuni degli inserimenti
piu' recenti in Watchlist.

Le societa' sono:

- Expedia (EXPE)
- Red Hat INC (RHT)
- Canadian Solar (CSIQ)
- Priceline.com (PCLN)
- Tata Motors INC (TTM)

Andate su Yahoo! Finance, guardatevi le societa',
provate ad usare il Frullatore per "frullare" da
soli i loro dati, anche per le sezioni di cui non
abbiamo ancora parlato (non importa se su
qualcuna avete difficolta') e cercate di capire
perche' Francesco Carla' ritiene queste societa'
meritevoli di essere osservate. Per comprenderle
meglio, non dimenticate anche di visitare sempre
il loro sito internet.

Alcune societa' possono rimanere presenti in
Watchlist per piu' settimane, perche' occorre un
po' di tempo per seguirle.

Per sapere quali di queste societa' sono eventualmente
entrate nei pfoli premium di Francesco Carla' e di
Finanza World, potete provare GRATIS i nostri servizi
cliccando qui:

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- Lo screener "Value".

(articolo scritto il 28 aprile 2008, tenerne
conto per i risultati dello screener che
saranno diversi da quelli attuali).

La scorsa settimana abbiamo visto uno
screener dedicato alle società "Big Cap".
Continuiamo ad osservare possibili screener
dedicandoci oggi a quello relativo alle societa'
di tipo "Value".Naturalmente, e' preferibile leggere
questo articolo con lo screener di Yahoo! Finance
sotto mano in modo da inserire i parametri.

L'investitore value va alla ricerca di titoli che offrano il
minor rischio di perdita possibile, ma allo stesso tempo offrano
un buon potenziale di apprezzamento del titolo nel tempo.

Cio' che distingue questo stile di investimento da altri (growth,
contrarian) e' proprio la ricerca della minimizzazione del
rischio.

Questo e' cio' che Benjamin Graham indicava come investire con il
'margin of safety', ossia investire in un titolo dove la
differenza tra la nostra stima del valore e il prezzo dato dal
mercato, sia la piu' alta possibile.

Inoltre per un titolo che gia' quota ad una bassa valutazione, le
possibilita' che il prezzo cali ancora sono piu' basse; non
nulle, ma meno alte che per un titolo che quota ad un rapporto
P/E sopra i 100.

La possibilita' di crescita e' comunque il fattore critico nella
ricerca di buoni titoli value poiche' senza un potenziale
catalizzatore il titolo potrebbe rimanere sottovalutato per lungo
tempo, anche anni.

Perche' un titolo valido quota a basse valutazioni?
I motivi possono essere vari, l'azienda potrebbe operare in un
settore ciclico, il mercato potrebbe aver reagito in maniera
irrazionale ad una delle ultime notizie, ma piu' in generale
possiamo dire che ci sono meno persone interessate all'acquisto
di questo titolo.

Vediamo quali sono i parametri da impostare sul software di
screening:

- Price Book ratio minore di 1
Il book value rappresenta la somma dei valori di tutti i beni o
attivita' iscritti nel bilancio dell'azienda.

Sono pochi i titoli a valutare ad un rapporto price/book (P/B)
minore di 1 e solitamente si tratta di aziende in difficolta', o
in settori particolari come l'immobiliare dove quasi sempre
valutano sotto il book value.

- P/E < 10
Il rapporto P/E e' come sappiamo forse la misura maggiormente
utilizzata per la determinazione del valore di un titolo. A
parita' di condizioni un titolo che valuta ad un P/E di 10 e'
sicuramente piu' economico di un titolo che ha un rapporto P/E di
20.

- Yield > 4%
Sopra la media di mercato, quindi intorno al 4%
Il rendimento del dividendo e' il 'risarcimento' che desideriamo
ottenere mentre aspettiamo l'apprezzamento del valore del titolo.
Un rendimento alto e' un testato indicatore di valore e viene
infatti usato da molti metodi di investimento automatici
(mechanical investing).
Un dividendo alto aiuta anche a prevenire la caduta del titolo
perche', assumendo il dividendo come sicuro, se il prezzo scende
la percentuale del dividendo sale, attraendo cosi' piu'
investitori.

- Total Debt = 0
Cerchiamo un'azienda senza debiti. Infatti stiamo gia' andando
alla ricerca di titoli che per un motivo o per l'altro stiano
valutando sotto il book value e che siano poco considerati dal
mercato. Magari e' il mercato a sbagliare la valutazione, ma
potremmo anche essere noi a sbagliare la nostra analisi.
Cerchiamo quindi di ridurre ancora di piu'
i fattori di rischio, andando ad eliminare le aziende con debiti.
Potremmo anche modificare questo parametro, essendo meno
conservativi, e assumere qualche debito, ma con piu' soldi in
cassa che debiti, e quindi con un rapporto Total debt/equity il
piu' possibile vicino allo zero.

- Market Cap > 250 milioni
Eliminiamo quindi le micro cap, che sono meno affidabili e
decisamente piu' volatili.

Una volta identificata una lista di titoli che soddisfi i nostri
requisiti, possiamo dire che tutti saranno grandi acquisti ?
Quasi certamente no, questo e' solo il primo passo; molti titoli
quotano a bassi prezzi per un giusto motivo, che di solito si
identifica con uno o piu' trimestri con profitti in calo.
A questo punto, come abbiamo visto la settimana passata, nella
nostra analisi entrano in gioco i fattori 'intangibili'.

La sottovalutazione di un titolo non e' sufficiente per la sua
futura crescita, ma e' necessario un catalizzatore.

E' quindi il momento di guardare al management, capire il
business dell'azienda e le possibilita' di crescita, verificare
possibili buyback o acquisti da parte degli insider.

Alla prossima settimana

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- Test settimanale

Ecco ora alcune possibili risposte alle
domande del test della scorsa settimana.

1 - Perche' quando si investe in azioni e'
sempre opportuno e doveroso considerare
il livello dei tassi di interesse?

Risposta: perche' un investimento in
titoli privi di rischio è sempre un'alternativa,
appunto senza rischio, all'investimento
azionario. Maggiore saranno i tassi sui
titoli privi di rischio, maggiore sara' il
rendimento che dovremo attenderci dalle
nostre azioni per compensare e maggiore
sara' il rendimento che il mercato in generale
chiede alle azioni.

2 - Quali sono i principali vantaggi
dall'avere una buona disponibilita' di
cassa?

Risposta: una buona disponibilita' di
cassa consente di effettuale nuove espansioni,
di remunerare maggiormente gli azionisti e
di sopportare meglio eventuali periodi
di crisi.

3 - Perche' quando osserviamo le
societa' a grande capitalizzazione
difficilmente troveremo titolo
eccessivamente a buon mercato?

Risposta: perche' essendo titoli a
grande capitalizzazione, con grossi
volumi e molto seguiti dagli analisti,
trovare situazioni irrazionali e' molto
difficile.

4 - Quali sono le tipologie di societa'
dove sara' piu' probabile trovare
elevate disponibilita' di cassa e
perche'?

Risposta: si tratta di societa' come
ad esempio Microsoft che hanno
business monopolistici o comunque
con un forte brand e inoltre business
maturi che non richiedono grossi
investimenti di capitale per il loro
mantenimento.

Ora passiamo alle domande della settimana.

1 - Qual e' la differenza tra l'approccio
fondamentale e quello tecnico?

2 - In uno screener value, perche'
arrivare ad una lista di titoli è solo il
primo passo e serve invece fare
ulteriori analisi?

3 - Che differenza c'e' tra ciclicita'
pluriennale e ciclicita' infrannuale?

4 - Secondo l'analista fondamentale,
quali sono le categorie in cui possono
essere distinte le societa'?

Come sempre, provate a rispondere alle
domande e segnatevi le risposte su un
foglio di carta o su un file di testo per
confrontarle poi con le nostre possibili
risposte la prossima settimana.

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Un caro saluto a tutti,

Vs. Finanza World & Francesco Carla'





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