di FinanzaWorld staff

Master Azionario Italia (IBII) edizione 9 del 14 agosto 2008

del 14/08/2008 di FinanzaWorld staff

Ed eccoci alla nona edizione del Master Azionario Italia.

Come vi avevamo detto, il momento e' quanto mai propizio
per imparare ad investire in modo autonomo e Indipendente.

Come succede quasi sempre, e' proprio
quando 'il sangue corre per le strade' che
si creano le migliori occasioni di investimento.

A patto di saperle cogliere.

Ogni settimana, per un intero semestre, stiamo trattando con la
supervisione e la direzione di Francesco Carla', i temi operativi
e strategici che riguardano l'investimento e che permettono
di diventare Investitori Attivi ed Indipendenti.

Per imparare ad investire da zero, ma anche per il perfezionamento.

Stiamo anche continuando a
presentare le societa' nella
Watchlist di Francesco Carla'.

Buona lettura e buon Master Azionario a tutti.

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In questo numero:

**** Il peso dei titoli in portafoglio.
**** Il Frullatore di Francesco Carlà: la crescita
**** Watchlist Piazza Affari: le 5 società della settimana.
**** Il costo delle commissioni.
**** Test settimanale
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- Il peso dei titoli in portafoglio.

La scorsa settimana abbiamo visto che il nostro
metodo di gestione del portafoglio prevede la divisione
dei titoli in Aspiranti Vincitori e Top Vincitori.

Un elemento importante che a volte non viene colto
e' che non tutti i titoli hanno lo stesso peso all'interno
del portafoglio.

Il Metodo infatti prevede uno stop loss e l'aumento
delle posizioni in caso di andamento positivo del titolo.

Vediamo nel dettaglio queste due operazioni:

1) lo stop loss di In Borsa con Carlà e' fissato a -7%;
dunque la massima perdita di capitale e' del 7%.

2) nel caso in cui il titolo in portafoglio stia
andando bene e' previsto invece un "average up",
cioe' la media al rialzo: in pratica si tratta di
aumentare l'esposizione su di un titolo.

Vediamo nel dettaglio l' "average up". Il Metodo
stabilisce che:

"Parto sempre con un 25/50% circa della cifra che
voglio destinare ad un certo investimento. La
gradualita' paga;"

E successivamente:

"Se l'investimento va bene, e le valutazioni
che mi hanno portato ad investire non cambiano,
mantengo lo Stop Loss al -7% e posso tirare su il
livello per proteggere il profitto e questo fino al 30/50%
di rialzo. In questo periodo posso aumentare
l'investimento fino a raggiungere la somma che
volevo investire e anche oltre;"

Di conseguenza, ecco che il peso dei titoli in
portafoglio è diverso. Un titolo che si muove
poco o che è in perdita sarà stato acquistato
una sola volta. Viceversa, un titolo che cresce
bene sarà stato acquistato più volte. Dopo il
primo ingresso, sarà riacquistato una seconda
volta dopo essere cresciuto del 25% e poi,
eventualmente, un'altra volta quando cresce
di un ulteriore 25%.

Questo sistema permette di allocare la maggior
parte del capitale sui titoli che crescono meglio,
minimizzando le perdite dei titoli con performace
peggiore

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- Un altro strumento fondamentale: Il Frullatore di Francesco Carla' .

Per selezionare le migliori società e stare invece lontani da
quelle meno attraenti, è particolarmente importante avere
un altro strumento fondamentale. Uno strumento capace di
mettere in evidenzia i punti di forza e di debolezza dei
titoli analizzati, in modo da poter scegliere nel modo migliore
e con meno margine di errore possibile.

Questo strumento è il Frullatore che presentiamo qui
di seguito:

-ev/fcf meglio se inferiore a 10

-peg meglio se inferiore a 0.90

-market capital meglio se tra 200 milioni e 3 miliardi (euro)
-market capital meglio se tra 300 milioni e 4 miliardi (dollari)

-rapporto tra market capital e fcflow inferiore al p/e

-insiders meglio se presenti ancora tra il 40 e il 60%

-p/e meglio se sotto il 13-15

-management conosciuto e affidabile e non esoso e durevole

-posizione di leadership su mercato e barriere ingresso concorrenza

-crescita profitti e ricavi 10% anno per prossimi 5 anni

-prodotti di nicchia in rapida espansione con bel margine

-tendenza alla globalita' del mercato e proteggibilita' del medesimo

-debito inferiore al 20% del patrimonio netto e meglio se zero

-bella cassa in grado di finanziare espansioni e ciclicita'

-poca ciclicita' del mercato e dei prodotti

-catalizzatore in vista ma non troppo noto per il timing di partenza

-dividendi e regolarita' dei medesimi negli ultimi 5/10 o piu' anni

-volumi di scambio medi negli ultimi 12 mesi

-Eps ultimi 12 mesi

Quando decidete di "frullare" una società, a fianco di ogni elemento
del "Frullatore" si scrive il risultato che si ottiene. Alla fine del
"Frullatore", si scrive una conclusione tenendo presente i risultati
di ogni elemento.

Ma cosa significano questi elementi? Anche qui,
settimana per settimana procederemo ad analizzare
i vari punti.

Oggi affrontiamo un argomento molto importante, la crescita.

La crescita delle vendite e soprattutto dei profitti
è la cosa che, in ultima istanza, guida verso l'alto
i nostri titoli nel lungo periodo.

La crescita da considerare è sia quella storica,
del passato, sia quella prospettica, cioè attesa per
il futuro.

Un primo problema è decidere quanti anni andare
indietro e quanti in avanti. Diciamo che in linea
generale è opportuno ricavare la crescita storica
degli ultimi 4-5 anni, mentre per il futuro cercare
di stimare la crescita sempre di prossimi 5 anni,
anche se forse spesso è più prudente fermarsi
ai successivi 3 anni.

Un altro problema, che non riguarda le vendite
ma gli utili, è quale configurazione di utile
scegliere. Anche qui, l'elemento più importante
e' l'EPS, cioè l'utile per azione (earnings per share
in inglese). Comunque, uno sguardo anche agli utili
netti e a quelli operativi (EBIT e EBIDTA) non guasta.

Mentre per ciò che riguarda il mercato americano
Yahoo! Finanza pubblica i dati più importanti
sulla crescita, per il mercato italiano occorre fare
qualche ricerca in più.

In primo luogo, sul sito della Borsa Italiana
per ogni società vengono pubblicati degli
studi societari, all'interno dei quali sono
riportati i tassi di crescita di vendite, utili netti
ed utili operativi. Sia storici che prospettici.

Se per qualche motivo non è possibile
avere a disposizione gli studi societari,
si può ricorrere ai bilanci sul sito di ogni
società. Prendendo i bilanci degli ultimi
anni, si può calcolare i dati di crescita di
ogni società.

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- Ed ora iniziamo a parlare di Watchlist

Una Watchlist è un elenco di società che, per caratteristiche
fondamentali si ritengono essere particolarmente interessanti.

Dopo aver visto, nelle prime due edizioni, perché è
utile una Watchlist e come si gestisce, è il momento
di vedere 5 società che attualmente sono nella Watchlist
di In Borsa in Italia. Si tratta di alcuni degli inserimenti
più recenti in Watchlist.

Le società sono:

- Lottomatica (LTO.MI)
- Finmeccanica (FNC.MI)
- Saes Getters (SG.MI)
- SNAI (SNA.MI)
- Esprinet (PRT.MI)

Andate su Yahoo! Finance, guardatevi le società,
provate ad usare il Frullatore per "frullare" da
soli i loro dati, anche per le sezioni di cui non
abbiamo ancora parlato (non importa se su
qualcuna avete difficoltà) e cercate di capire
perché Francesco Carlà ritiene queste società
meritevoli di essere osservate. Per comprenderle
meglio, non dimenticate anche di visitare sempre
il loro sito internet.

Alcune società possono rimanere presenti in
Watchlist per più settimane, perché occorre un
po' di tempo per seguirle.

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- Il costo delle commissioni.

Se fate trading, vi siete mai chiesti quanto
state pagando alle banche di commissioni?

Dovreste, perche’ vendere e acquistare titoli
frequentemente vi costa parecchio in commissioni
di negoziazione.

Ma vediamo qualche dato.

In alcune banche italiane (si tratta di quelle
che consentono di operare su internet
con piu’ facilita’ di altre) le commissioni
per operare sul Nasdaq o sul Nyse sono
tra lo 0,15 e lo 0,20% del valore dell’operazione
con un minimo che va dai $12 ai $19.

Molti piccoli risparmiatori acquistano e vendono
un gran numero di titoli, effettuando
ciascuna operazione con una piccola
quantita’ di denaro: di solito l’acquisto
avviene in concomitanza delle notizie positive
e la vendita avviene quando il titolo incomincia
a perdere anche di poco.

(Tra l’altro, dovrebbe essere semmai il contrario:
l’acquisto dovrebbe avvenire proprio perche’ si attendono
notizie positive; la vendita quando il titolo, dopo
aver corso molto, sta tornando indietro; ed e’ un
processo che puo’ durare anni).

Ma quanto costa tutto questo?

Facciamo allora due conti.

Comprare e vendere in maniera convulsa anche
soltanto quattro titoli al mese comporta 96 operazioni
annue (4 vendite e 4 acquisti al mese per 12 mesi):
la qual cosa comporta una spesa che
come minimo va dai 1.152 e i 1.824 dollari annui.

Dunque il nostro investitore poco accorto,
che compra e vende freneticamente titoli (magari
gli stessi) , guidato dalle emozioni e non dal ragionamento,
butta via in media quasi 1.500 dollari all’anno.
Piu’ o meno la mensilita’ di uno stipendio di un impiegato.

E molti operatori di trading propongono proprio
di fare in questo modo: di acquistare e vedere
con molta frequenza.

Ma c’e’ di peggio.
Che cosa sarebbe successo a quei $1.500 annui,
se invece fossero stati messi da parte e investiti
per 30 anni?

Grazie all’interesse composto,
al 10% annuo avrebbero dato
quasi 272.000 dollari.
Al 20% ben 2 milioni e 127 mila dollari.

Comprare e vendere senza una regola e’ quindi molto
costoso.

Francesco Carla’ e lo staff di FinanzaWorld hanno
sviluppato negli anni una strategia per
massimizzare il rendimento dei titoli e risparmiare
sui costi di gestione.

Si tratta di considerare le operazioni azionarie
NON come speculazione o mordi-e-fuggi,
ma come un vero e proprio investimento.

D’altronde quando comprate una casa la vendete
dopo un mese?
Senz’altro no: di solito lasciate che il valore dell’immobile
salga (anche inconsciamente, semplicemente con il
viverci dentro).
E per quale motivo dovete considerare diversamente
l’investimento azionario?

Si investe per il lungo termine, principalmente
con due regole:
1) e’ importante conservare il capitale;
2) si vende solo quando non sono piu’
validi i ragionamenti che avevate fatto inizialmente
su di un titolo.

Grazie al Metodo di Gestione del portafoglio
potete quindi dominare le emozioni e massimizzare il
rendimento.

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- Test settimanale

Ecco ora alcune possibili risposte alle
domande del test della scorsa settimana.

1 - Quali sono le diverse tipologie di
vantaggio competitivo?

Risposta: le principali tipologie di vantaggio
competitivo sono la struttura dei costi, la
rete distributiva, la capacità di offrire supporto
ai clienti e, ovviamente, i marchi e più in generale
la tipologia e qualità dell'offerta dell'impresa.

2 - Quali sono i diversi tipi di barriere all'ingresso
in un settore?

Risposta: le barriere all'ingresso possono essere
barriere legali (tipicamente nei business in
concessione o regolamentati) oppure barriere
legate all'importanza di un marchio o del brand.

3 - Qual è la differenza tra Top Vincitore
ed Aspirante Vincitore?

Risposta: un Aspirante Vincitore è un titolo
appena entrato in portafoglio, che deve ancora
dare conferme e che quindi va monitorato
attentamente. Un Top Vincitore è un titolo che
ha già messo a segno un rialzo del 40%.

4 - Quando si vuole entrare su un titolo, è
bene investire subito tutto il capitale che si
vuole allocare su quel titolo?

Risposta: no, è sempre bene iniziare con
1/3 o 1/4 del capitale che si intende investire
e poi incrementare se l'investimento va bene.

Ora passiamo alle domande della settimana.

1 - E' buona cosa fare molte operazioni
nel tentativo di massimizzare i rendimenti
e scegliere il giusto timing?

2 - Cos'è che, in definitiva, spinge il
prezzo dei titoli che possediamo verso
l'alto?

3 - Nell'ambito del Metodo, il peso dei
titoli in portafoglio è il medesimo per ogni
titolo?

4 - Secondo il Metodo, cosa si intende
per "average up"?

Come sempre, provate a rispondere alle
domande e segnatevi le risposte su un
foglio di carta o su un file di testo per
confrontarle poi con le nostre possibili
risposte la prossima settimana.

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Grazie a tutti per la vostra attenzione e non esitate
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di Francesco Carla' che ha aiutato dal 1999 centinaia
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Un caro saluto a tutti,

Vs. Finanza World & Francesco Carla'





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