di FinanzaWorld staff

Master Azionario Italia (IBII) edizione 8 del 7 agosto 2008

del 7/08/2008 di FinanzaWorld staff

Ed eccoci all'ottava edizione del Master Azionario Italia.

Come vi avevamo detto, il momento e' quanto mai propizio
per imparare ad investire in modo autonomo e Indipendente.

Come succede quasi sempre, e' proprio
quando 'il sangue corre per le strade' che
si creano le migliori occasioni di investimento.

A patto di saperle cogliere.

Ogni settimana, per un intero semestre, stiamo trattando con la
supervisione e la direzione di Francesco Carla', i temi operativi
e strategici che riguardano l'investimento e che permettono
di diventare Investitori Attivi ed Indipendenti.

Per imparare ad investire da zero, ma anche per il perfezionamento.

Stiamo anche continuando a
presentare le societa' nella
Watchlist di Francesco Carla'.

Buona lettura e buon Master Azionario a tutti.

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In questo numero:

**** La classificazione dei titoli.
**** Il Frullatore di Francesco Carlà: leadership e barriere all'ingresso
**** Watchlist Piazza Affari: le 5 società della settimana.
**** L'importanza del vantaggio competitivo di un'azienda.
**** Test settimanale
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- La classificazione dei titoli

La scorsa settimana abbiamo visto che il nostro
metodo di gestione del portafoglio prevede la
divisione dei titoli e quindi dei business in
Aspiranti Vincitori e Top Vincitori.

Oggi è il momento di vedere quali sono i
parametri che concretamente fanno da
spartiacque tra le due denominazioni. Quando,
cioè, un titolo è Aspirante Vincitore e quando è
Top Vincitore. Ecco la spiegazione:

- gli AspirantiVincitori sono i titoli appena entrati,
da monitorare con cura;

- i TopVincitori sono i titoli già "maturi", che
hanno superato il 40% di rialzo;

Questa diversa classificazione comporta anche
una diversa gestione dei diversi titoli.

Il comportamento di un investitore dovrebbe essere
infatti differente a seconda che uno abbia a che fare
con AspirantiVincitori o con TopVincitori: ecco
alcune indicazioni sul comportamento che l'investitore
dovrebbe tenere durante l'investimento:

1) La prima fase riguarda la tutela dell'investimento:
quando un titolo viene scelto è opportuno impostare
uno "stop loss". Ad esempio su IBII il professor
Carlà applica uno stop loss del -7%;

2) La seconda fase è quella dell'accumulo: Francesco
Carlà consiglia di incominciare solo con 1/3 o 1/4 del
capitale che si intende investire su un titolo e aumentare
gradatamente l'investimento se questo va bene;

3) Infine quando un titolo supera il 40% di rialzo diventa
TopVincitore.

Come dicevamo all'inizio, il comportamento
dell'investitore con I TopVincitori dovrebbe essere
differente da quello tenuto con gli AspirantiVincitori:
non bisogna tirare le redini ad un cavallo che corre,
quindi è opportuno mantenere i titoli in portafoglio
anche se si fermano, o tornano indietro per un po'.

Soltanto in caso il mercato si rimangi il 25/30% di
profitto puo' essere una buona idea tenere pronto
un "take profit", cioe' una presa di profitto.

Ma il prof. Carlà dice sempre che "Lo stop loss è
una mannaia, mentre il take profit è una bussola":
significa che bisogna essere rigidi sul tagliare le perdite,
e viceversa flessibili sul prendere profitto.

Quando un investitore si abbona per la prima volta
al nostro servizio In Borsa in Italia, si trova davanti
una serie di titoli che potrebbero già essere cresciuti
molto e diventa difficile decidere come ci si deve
comportare. Ecco un comportamento guida in proposito:

1) Con gli AspirantiVincitori è bene aspettare che
il trend sia rialzista per incominciare l'investimento;

2) Con i TopVincitori si puo' aspettare un qualche
calo sul breve ("dip" nel gergo della Borsa) per
incominciare l'investimento o aumentare le posizioni
su un titolo.

Comunque abbonandosi ad IBII anche in prova
gratis potrete consultare il Metodo completo e
approfondito.

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- Un altro strumento fondamentale: Il Frullatore di Francesco Carla' .

Per selezionare le migliori società e stare invece lontani da
quelle meno attraenti, è particolarmente importante avere
un altro strumento fondamentale. Uno strumento capace di
mettere in evidenzia i punti di forza e di debolezza dei
titoli analizzati, in modo da poter scegliere nel modo migliore
e con meno margine di errore possibile.

Questo strumento è il Frullatore che presentiamo qui
di seguito:

-ev/fcf meglio se inferiore a 10

-peg meglio se inferiore a 0.90

-market capital meglio se tra 200 milioni e 3 miliardi (euro)
-market capital meglio se tra 300 milioni e 4 miliardi (dollari)

-rapporto tra market capital e fcflow inferiore al p/e

-insiders meglio se presenti ancora tra il 40 e il 60%

-p/e meglio se sotto il 13-15

-management conosciuto e affidabile e non esoso e durevole

-posizione di leadership su mercato e barriere ingresso concorrenza

-crescita profitti e ricavi 10% anno per prossimi 5 anni

-prodotti di nicchia in rapida espansione con bel margine

-tendenza alla globalita' del mercato e proteggibilita' del medesimo

-debito inferiore al 20% del patrimonio netto e meglio se zero

-bella cassa in grado di finanziare espansioni e ciclicita'

-poca ciclicita' del mercato e dei prodotti

-catalizzatore in vista ma non troppo noto per il timing di partenza

-dividendi e regolarita' dei medesimi negli ultimi 5/10 o piu' anni

-volumi di scambio medi negli ultimi 12 mesi

-Eps ultimi 12 mesi

Quando decidete di "frullare" una società, a fianco di ogni elemento
del "Frullatore" si scrive il risultato che si ottiene. Alla fine del
"Frullatore",
si scrive una conclusione tenendo presente i risultati di ogni elemento.

Ma cosa significano questi elementi? Anche qui, settimana per
settimana procederemo ad analizzare i vari punti. Oggi è il
momento di analizzare l'eventuale leadership di settore
della società e le barriere all'ingresso.

La posizione di leadership sta a significare che la società
e uno degli operatori più forti, meglio ancora il più
forte, nel suo settore di riferimento. Questo significa
avere le maggiori quote di mercato, magari con un buon
margine di vantaggio sui concorrenti.

La cosa è importante perché chi parte da una posizione
di vantaggio può sfruttare l'esperienza accumulata,
può sfruttare una posizione di forza e deve destinare
risorse solo al mantenimento del vantaggio, restituendo
l'eccesso agli azionisti, mentre gli inseguitori debbono
usare gran parte delle risorse generate dall'attività per
recuperare il terreno perduto.

La presenza di barriere all'ingresso rende ancora più
forte l'eventuale posizione di leadership e comunque
la posizione degli operatori del settore in genere.

Le barriere all'ingresso, infatti, rendono difficile la competizione
di altri operatori che potrebbero essere interessati ad
entrare se vedono buoni margini di profitto. Non è un
caso, quindi, che i settori più protetti da barriere sono
anche quelli più redditizi.

Le barriere all'ingresso sono innanzitutto di tipo legale
(ad esempio settore utility in genere o comunque
business regolati o in concessione), ma possono essere
legati anche all'importanza di un marchio, di un brand
(ad esempio Coca Cola o Microsoft). Mentre entrambe sono
importanti, sicuramente quello che offre maggiore margine
di profitto è la barriera legata al brand.

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- Ed ora iniziamo a parlare di Watchlist

Una Watchlist è un elenco di società che, per caratteristiche
fondamentali si ritengono essere particolarmente interessanti.

Dopo aver visto, nelle prime due edizioni, perché è
utile una Watchlist e come si gestisce, è il momento
di vedere 5 società che attualmente sono nella Watchlist
di In Borsa in Italia. Si tratta di alcuni degli inserimenti
più recenti in Watchlist.

Le società sono:

- Azimut (AZM.MI)
- IMA (IMA.MI)
- Il Sole 24 Ore (S24.MI)
- Esprinet (PRT.MI)
- Finmeccanica (FNC.MI)

Andate su Yahoo! Finance, guardatevi le società,
provate ad usare il Frullatore per "frullare" da
soli i loro dati, anche per le sezioni di cui non
abbiamo ancora parlato (non importa se su
qualcuna avete difficoltà) e cercate di capire
perché Francesco Carlà ritiene queste società
meritevoli di essere osservate. Per comprenderle
meglio, non dimenticate anche di visitare sempre
il loro sito internet.

Alcune società possono rimanere presenti in
Watchlist per più settimane, perché occorre un
po' di tempo per seguirle.

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- L'importanza del vantaggio competitivo di un'azienda.

Se vi dovessimo chiedere qual'e' il miglior indicatore
del futuro successo di un'azienda cosa rispondereste ?

Se alcune misure come il P/E o il ROE sono sicuramente
importanti per valutare un'azienda non ci dicono
tuttavia niente sulla crescita e la redditivita' futura.

Il miglior indicatore del futuro di un'azienda e'
l'avere un vantaggio competitivo che sia sostenibile
nel tempo.

Tra i fattori 'intangibili' che influenzano la scelta
dell'investimento c'e` anche il settore di riferimento
del titolo su cui scegliamo di investire.

Riuscire a determinare le forze competitive all'interno
di un determinato settore e' certamente una delle
considerazioni piu' importanti che possiamo fare.

Se infatti l'azienda opera in un settore gia' con
fatturato sotto pressione, anche i profitti lo saranno.

Ad esempio l'industria alimentare vede numerosi
partecipanti, ma sono relativamente pochi quelli che
dominano il settore, e sono comunque quelli che hanno
dovuto affrontare la guerra dei prezzi negli anni passati.

Un settore a bassa crescita invece determina una feroce
competizione per spartirsi le fette di mercato, come
unica via possibile per la crescita.

Il settore bancario e' uno di questi settori che soffre
di crescita lenta e i tentativi di espansione si basano
fondamentalmente sull'acquisire clienti da una banca
concorrente, fatto tra l'altro evidente dalla costante
introduzione sul mercato di nuovi prodotti piu'
economici, o conti correnti piu' remunerativi.

Consideriamo un altro settore, le compagnie di linea,
afflitto da un'altra problematica, i costi fissi elevati.

Qui il costo di un volo non varia se il volo e' pieno
o solo a meta', e si rendera' quindi necessario
abbassare il prezzo del biglietto se il numero di
biglietti invenduti e' sotto la soglia di break-even.

Con altre compagnie che volano sulla stessa
destinazione e sulla stessa rotta, il business
diventa ancora piu' difficile.

Ci sono poi dei prodotti o servizi che vengono
percepiti come tutti uguali, per cui la scelta del
consumatore si basa solo sul prezzo e quindi la
competizione sui prezzi e' ancora piu' alta.

Uno o piu' vantaggi competitivi permettono di generare
un fatturato piu' alto o di avere margini migliori.
Ci possono essere diversi vantaggi: dall'offerta
sul prodotto, alla struttura di costo, la rete
distributiva o il supporto al cliente.

Piu' sostenibile e' il vantaggio, piu' difficile e'
per le aziende concorrenti neutralizzarlo.

In letteratura di distinguono due tipi di vantaggi
competitivi.

Il primo, detto differenziale, si ha quando i prodotti
o i servizi di un'azienda differiscono qualitativamente
(o sono visti come migliori) da quelli dei concorrenti.
Il vantaggio comparativo e' invece la capacita' di
un'azienda di produrre merci o servizi ad un prezzo
piu' basso dei concorrenti, e di poter quindi generare
margini piu' alti.

La difficolta' per l'investitore sta nel fatto che
trovare un vantaggio competitivo puo' non essere
immediato, non puo' essere espresso da una formula
o un rapporto come il P/E, inoltre la distinzione tra
vantaggio competitivo ed efficienza operativa e'
spesso sottile.

E' anche per questo che diventa importante affidarsi
a fonti informative indipendenti come FinanzaWorld,
grazie alla quale potete fare valutazioni piu' attente
e obiettive.

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- Test settimanale

Ecco ora alcune possibili risposte alle
domande del test della scorsa settimana.

1 - Quale è stata la politica della
FED negli ultimi anni?

Risposta: la FED negli ultimi ultimi anni
ha cercato di favorire la crescita ad ogni
costo, tramite credito facile ed un dollaro
debole contro le altre valute, in particolare
contro l'euro.

2 - Cosa significa dire che lo Stop-Loss
è una mannaia mentre il Take Profit una bussola?

Risposta: significa che mentre il Take Profit va valutato
e si può anche decidere di non farlo scattare, lo Stop
Loss va sempre rigorosamente applicata.

3 - In base alle statistiche che mettono in relazione
la recessione con i cali dei mercati, che discesa
dovremo ancora attenderci nel caso fosse verificata
la recessione americana?

Risposta: mediamente, in una recessione l'indice
S&P 500 perde circa il 28% del suo valore. Attualmente,
siamo a circa -18% dal massimo dello scorso ottobre
2007, dopo aver raggiunto, alcune settimane fa, un
-22% circa. Se ci sarà recessione, dovremo attenderci
una possibile perdita del 10% circa dai valori attuali
o del 6% circa dai recenti minimi.

4 - Relativamente al management di una
società , quali sono i due elementi da analizzare
attentamente?

Risposta: in primo luogo la durevolezza, perché se
il management è dentro la società da molto tempo
e la società ha successo, significa che i managers
sono capaci. Un altro aspetto è la scarsa avidità
dei managers stessi, che non prosciugano le casse
societarie con stock options folli e stipendi eccessivi.

5 - Quando puo' scattare il Take Profit su una
società in portafoglio secondo il Metodo
Carla'?

Risposta: il take profit puo' scattare quando un titolo
in profitto di oltre il 30% (Top Vincitore) si
rimangia il 25% dei guadagni.

Ora passiamo alle domande della settimana.

1 - Quali sono le diverse tipologie di
vantaggio competitivo?

2 - Quali sono i diversi tipi di barriere all'ingresso
in un settore?

3 - Qual è la differenza tra Top Vincitore
ed Aspirante Vincitore?

4 - Quando si vuole entrare su un titolo, è
bene investire subito tutto il capitale che si
vuole allocare su quel titolo?

Come sempre, provate a rispondere alle
domande e segnatevi le risposte su un
foglio di carta o su un file di testo per
confrontarle poi con le nostre possibili
risposte la prossima settimana.

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Un caro saluto a tutti,

Vs. Finanza World & Francesco Carla'





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