di FinanzaWorld staff

Master Azionario America (IBCC) edizione 7 del 31 luglio 2008

del 31/07/2008 di FinanzaWorld staff

Ed eccoci alla settima edizione del Master Azionario America.

Il momento e' quanto mai propizio per imparare ad investire
in modo autonomo e Indipendente. Quasi sempre e' proprio
quando 'il sangue corre per le strade' che si creano le
migliori occasioni di investimento.

A patto di saperle cogliere.

Vogliamo intanto continuare a ringraziare i tantissimi abbonati
per l'attenzione e per i graditi complimenti al nostro lavoro.

Cercheremo di continuare a fare come sempre del nostro meglio.

Ogni settimana, per un intero semestre, tratteremo con la
supervisione e la direzione di Francesco Carla', i temi operativi
e strategici che riguardano l'investimento e che permettono
di diventare Investitori Attivi ed Indipendenti.

Per imparare ad investire da zero, ma anche per il perfezionamento.

In questo numero continueremo anche a
presentare le societa' nella Watchlist di
Francesco Carla'.

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In questo numero:

**** Il Metodo di gestione del portafoglio.
**** Corso Yahoo! Finance: le trimestrali delle società americane.
**** Il Frullatore di Francesco Carlà: il management e la sua importanza.
**** Watchlist Wall Street: le 5 società della settimana.
**** Macro Economia USA.
**** Test settimanale
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- Il Metodo di gestione del portafoglio

Dopo aver analizzato le differenze tra azioni ed
obbligazioni, è il momento di addentrarci maggiormente
al'interno del mondo delle azioni, dato che questo è il
fine di questo Master.

Sappiamo cosa sono le azioni e, nel corso di queste
puntate all'interno della sezione dedicata al Frullatore,
stiamo imparando a capire quali sono gli elementi che
distinguono una buona società da una mediocre.

Oggi proviamo invece a risolvere un altro problema, cioè
il metodo di gestione del capitale.

Si tratta di un argomento fondamentale, perché operare
in Borsa senza è un metodo è come prepararsi ad una
battaglia disarmati.

Possiamo anche essere bravissimi ad individuare le società
migliori e continuare a perdere soldi se non definiamo
fin dall'inizio quando entrare, quando uscire, come
accumulare le diverse posizioni.

Ecco quindi il Metodo di gestione del portafoglio
usato all'interno del servizio In Borsa con Carlà
e ben conosciuto come "Il Metodo Carla' "

Iniziamo osservando la classificazione dei titoli
all'interno del portafoglio.

-Composizione del portafoglio

-AspirantiVincitori
Qui ci sono le nuove societa' inserite
volta per volta, e che non hanno ancora
superato il 30% di rialzo.

-TopVincitori
In questa parte del portafoglio ci sono
i titoli che hanno superato, da quando
sono stati acquistati, il 30% di rialzo.

Ecco quindi il Metodo di gestione portafoglio:

1 - Partire sempre con un 25/50% circa della
cifra che vogliamo destinare ad un certo
investimento. La gradualita' paga.

2 - Inserire uno Stop Loss al -7%.
E lo rispettiamo sempre. Mai lasciare correre le perdite.
In altri termini, lo Stop loss e' una mannaia.

3 - Se l'investimento va bene, cioe' cresce con una certa
regolarita', possiamo aumentare l'investimento fino a
raggiungere la somma che volevamo investire.

4 - Quando l'investimento ha superato il 30% di rialzo,
il titolo e' diventato un TopVincitore,. A questo punto,
teniamo pronto un Take profit, cioe' possiamo portarci
a casa i soldi guadagnati, quando e se il mercato si
dovesse rimangiare il 25% dei miei profitti.
Il Take profit e' una bussola, nel senso che possiamo anche
non prendere profitto per evitare di frenare bruscamente
un cavallo vincente.
Questa decisione spetta al singolo investitore, anche in
base alla propria emotività e fiducia in se stesso.

5 - Nel caso 4) possiamo anche non vendere tutto, ma solo
il capitale investito, in modo da restare nell'operazione usando
solo denaro guadagnato.

E' da segnalare che gli abbonati al servizio In Borsa con
Carlà, ricevono regolarmente degli Alerts tramite e-mail
quando ci sono aggiornamenti in portafoglio, quando scattano
stop-loss, quando si raggiungono i livelli di Take Profit. In
questo modo, molte delle decisioni più difficili possono essere
prese sapendo anche quello che sta facendo e suggerendo
il Prof. Carlà e lo staff di Finanza World.

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Pillole: come usare Yahoo! Finance.

Per investire bene, è molto importante non solo avere
buone basi, ma anche avere gli strumenti adeguati.

Non è necessario, per questo, avere a disposizione piattaforme
particolarmente complesse e costose, ma è comunque importante
sapere usare almeno uno strumento semplice, il portale
Yahoo! Finance.

Mentre leggete questa sezione, vi consigliamo di aprire
una pagina web e di collegarvi al sito Yahoo! Finance.

Puntata 7 - Le trimestrali delle società americane.

Gli earnings ("la trimestrale") sono una scadenza importante nel calendario
di una società, perché a seconda dei risultati possono esserci variazioni
importanti sull'andamento di un titolo.
Dove possiamo trovare allora le date degli earnings su Yahoo Finance?
Ci sono sostanzialmente tre metodi:

1) Se cerchiamo un titolo nella maschera di Yahoo! Finance:
finance.yahoo.com/q?s=vlo nella colonna di sinistra abbiamo il
capitoletto "News & Info", e la voce "Company Events":
finance.yahoo.com/q/ce?s=VLO nel calendario di questa pagina
possiamo facilmente leggere la data della trimestrale, quando
siamo in prossimità di questo evento.

2) Se abbiamo impostato un portafoglio titoli su Yahoo!, man mano
che ci troviamo nel giorno della trimestrale, l'evento ci viene segnalato
nella schermata principale del portafoglio, subito dopo la griglia dei titoli
e viene evidenziato in giallo.

3) è utile sapere poi che esiste un'intera sezione di Yahoo! Finance
dedicata al calendario finanziario, e - in particolare - alle trimestrali delle società.
Possiamo consultare la sezione Today's Markets: finance.yahoo.com/mt?u e
quindi andiamo su Today's Events Earnings. Siamo qui:
biz.yahoo.com/research/earncal/today.html nella schermata che abbiamo di
fronte possiamo comodamente leggere quali sono le società che annunceranno la
trimestrale nel corso della giornata. Tramite il menu in alto possiamo scorrere i
giorni della settimana per vedere quali sono le date importanti (ma possiamo
anche visualizzare le settimane precedenti e successive).Come sempre, una
risorsa importante è la ricerca. Se non troviamo la società che ci interessa,
non abbiamo che da inserire il ticker (il simbolo della società) nella maschera
di inserimento in alto, e verremo immediatamente trasportati alla data che ci
interessa. Così se cerchiamo Valero, dobbiamo inserire VLO:
biz.yahoo.com/research/earncal/v/vlo.html e vediamo che la trimestrale è stata
annunciata in data 31 ottobre.
Il menu in alto contiene una serie di voci particolarmente interessanti: "Conf. Calls"
contiene l'archivio delle conferenze sulla trimestrale delle società; le conferenze
sono disponibili in modalità audio: biz.yahoo.com/cc/
La sezione "Mergers" contiene le date degli accorpamenti societari: biz.yahoo.com/me/
La sezione "Splits" e la sezione "IPO", contengono le date con gli split e
le IPO previsti: biz.yahoo.com/c/s.html, biz.yahoo.com/ipo/

Particolarmente interessante è la sezione "Surprises": biz.yahoo.com/z/extreme.html
che contiene le indicazioni sulle società che sono riuscite a battere il consenso
degli analisti.
Importantissima è la sezione "Economic": biz.yahoo.com/c/e.html che contiene
le date rilevanti dal punto di vista economico.
Cliccando sul link: biz.yahoo.com/c/terms/emp.html possiamo consultare la scheda
che contiene una serie di dati interessanti (come l'importanza dell'evento, la data in
cui è avvenuto l'annuncio, la fonte dei dati, eccetera)

Scorrendo il calendario degli eventi economici, possiamo renderci conto che un
altro dato importantissimo sarà divulgato il prossimo 15 novembre, quando
sarà comunicato l'andamento delle vendite al dettaglio: biz.yahoo.com/c/terms/rtlsls.html
a seconda dell'andamento di quell'indice i titoli "consumers" potrebbero avere
apprezzamenti o deprezzamenti importanti.

Come sempre, sono moltissime le informazioni che - con pochi click -
possiamo ricavare dalla consultazione di Yahoo! Finance.

Con la puntata di oggi si conclude questa sezione dedicata all'utilizzo
di Yahoo! Finance. Il portale fornisce molte altre informazioni,
opzioni e news su diverse forme di investimento, dai fondi alle
obbligazioni fino ad arrivare agli ETF.

Ma questo è un Master azionario e quindi è meglio concentrarsi
sugli utilizzi del portale maggiormente importanti per le azioni
ed evitare di divagare troppo dal tema principale rischiando
di creare confusione.

Ad ogni modo, vi suggeriamo, ora che avete preso mano con
Yahoo! Finance, di esplorarlo per conto vostro analizzando
le cose e le sezioni che maggiormente vi interessano.

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- Un altro strumento fondamentale: Il Frullatore di Francesco Carla' .

Per selezionare le migliori società e stare invece lontani da
quelle meno attraenti, è particolarmente importante avere
un altro strumento fondamentale. Uno strumento capace di
mettere in evidenzia i punti di forza e di debolezza dei
titoli analizzati, in modo da poter scegliere nel modo migliore
e con meno margine di errore possibile.

Questo strumento è il Frullatore che presentiamo qui
di seguito:

-ev/fcf meglio se inferiore a 10

-peg meglio se inferiore a 0.90

-market capital meglio se tra 200 milioni e 3 miliardi (euro)
-market capital meglio se tra 300 milioni e 4 miliardi (dollari)

-rapporto tra market capital e fcflow inferiore al p/e

-insiders meglio se presenti ancora tra il 40 e il 60%

-p/e meglio se sotto il 13-15

-management conosciuto e affidabile e non esoso e durevole

-posizione di leadership su mercato e barriere ingresso concorrenza

-crescita profitti e ricavi 10% anno per prossimi 5 anni

-prodotti di nicchia in rapida espansione con bel margine

-tendenza alla globalita' del mercato e proteggibilita' del medesimo

-debito inferiore al 20% del patrimonio netto e meglio se zero

-bella cassa in grado di finanziare espansioni e ciclicita'

-poca ciclicita' del mercato e dei prodotti

-catalizzatore in vista ma non troppo noto per il timing di partenza

-dividendi e regolarita' dei medesimi negli ultimi 5/10 o piu' anni

-volumi di scambio medi negli ultimi 12 mesi

-Eps ultimi 12 mesi

Quando decidete di "frullare" una società, a fianco di ogni elemento
del Frullatore si scrive il risultato che si ottiene. Alla fine del Frullatore,
si scrive una conclusione tenendo presente i risultati di ogni elemento.

Ma cosa significano questi elementi? Anche qui, settimana per
settimana procederemo ad analizzare i vari punti.

Oggi è il momento di prendere in considerazione il management
e la sua importanza all'interno della società.

Il management è quell'insieme di persone che, all'interno
delle società, si occupa di gestire l'impresa e prendere
le decisioni chiave. Il management è quello che noi
italiani definiamo Consiglio di Amministrazione, più
i dirigenti di livello più alto (direttore generale, direttore
finanziario, direttore operations, ecc...). Spesso queste
persone coincidono, nel senso che i dirigenti di livello
più alto siedono nel CdA.

E' intuitivo comprendere che il management è fondamentale.

Se vengono prese decisioni sbagliate, l'impresa nel tempo
ne risentirà e non sarà più competitiva in termini di prodotti
realizzati, costi sostenuti, mercati in in cui è presente,
struttura finanziaria. Il tutto si ripercuoterà sui risultati
economici e quindi borsistici.

Cos'è importante osservare per questo aspetto?

Senza dubbio la durevolezza. Una buona impresa,
che realizza utili e flussi di cassa e cresce bene, ha
sicuramente un management capace (salvo rare
eccezioni). Se poi il management è dentro la società
da molto tempo, allora significa che il successo
dell'impresa dipende proprio dalle scelte di questo
gruppo dirigente, il che è può essere garanzia per
il futuro.

Un aspetto importante è vedere se c'è identità
tra proprietà e management, perché questo
aumenta ancora il carattere di durevolezza e
ci da maggiori garanzie sul fatto che non ci siano
eccessivi contrasti tra obiettivi dei managers e
quelli degli azionisti.

Viceversa, da evitare quei managers che si
autoassegnano elevate stock-options o stipendi
eccessivamente alti e non legati alla performance.

Altro elemento da evitare è la presenza di
dirigenti che tendono a restare poco tempo
all'interno delle società. E' probabile che abbiamo
di fronte persone interessate ai risultati di breve
periodo e al proprio tornaconto, piuttosto che
a quello degli azionisti.

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- Ed ora iniziamo a parlare di Watchlist

Una Watchlist è un elenco di società che, per caratteristiche
fondamentali si ritengono essere particolarmente interessanti.

Dopo aver visto, nelle prime due edizioni, perché è
utile una Watchlist e come si gestisce, è il momento
di vedere 5 società che attualmente sono nella Watchlist
di In Borsa con Carlà. Si tratta di alcuni degli inserimenti
più recenti in Watchlist.

Le società sono:

- Canadian Solar INC (CSIQ)
- Ceradyne INC (CRDN)
- Qlogic CP (QLGC)
- Encana CORP. (ECA)
- Tata Motors INC (TTM)

Andate su Yahoo! Finance, guardatevi le società,
provate ad usare il Frullatore per "frullare" da
soli i loro dati, anche per le sezioni di cui non
abbiamo ancora parlato (non importa se su
qualcuna avete difficoltà) e cercate di capire
perché Francesco Carlà ritiene queste società
meritevoli di essere osservate. Per comprenderle
meglio, non dimenticate anche di visitare sempre
il loro sito internet.

Alcune società possono rimanere presenti in
Watchlist per più settimane, perché occorre un
po' di tempo per seguirle.

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- Macro Economia USA .

Oggi, anziché analizzare una società, ci dedichiamo
ad un breve sommario della situazione macroeconomica
americana e se e quanto essa sia importante per noi
investitori.

Negli ultimi tempi si sente molto parlare per l'economia
americana di temi macro economici quali recessione,
inflazione e stagflazione.

Vediamo di capirne di piu'.

Tecnicamente si parla di recessione quando si verificano
due trimestri consecutivi di crescita negativa del
prodotto interno lordo, si verifica sempre in un ciclo
economico e di solito ha una durata tra i 6 e i 18 mesi.

Una statistica e' particolarmente importante quando
parliamo di recessione. L'indice S&P500 (AMEX: SPY) perde
circa il 28% in caso di recessione.

Ad oggi l'indice ha perso circa il 18% dal massimo
raggiunto lo scorso Ottobre 2007 e questo vuol dire che se il
mercato USA fosse davvero in una recessione potremmo
trovarci davanti ad un altro 10% di calo dei listini (va
aggiunto, peraltro, che nei giorni scorsi avevamo raggiunto
anche il -22% dai massimi di ottobre).

Anche il tema dell'inflazione e' molto attuale.

L'inflazione e' il tasso percentuale di crescita di merci
e servizi e quindi indica anche il calo del potere di
acquisto.

Gli investitori di solito sanno come comportarsi nei
momenti ad inflazione alta perche' e' comunque un
fenomeno abbastanza frequente in un ciclo economico.

Ma cosa accadrebbe se invece il mercato americano dovesse
seguire quello giapponese nello scoppio delle sue bolle,
dapprima quella del mercato immobiliare, quindi dei
mercati finanziari e quindi una decade di deflazione ?

La deflazione e' un generale calo dei prezzi, di solito
causata da una riduzione nelle disponibilita' del credito.

L'economia statunitense e' stata finanziata dal credito
al consumo per anni opposta all'inflazione, la deflazione
porta ad una minore domanda economica e quindi ad una
spirale negativa di profitti in calo, aziende in crisi,
aumento della disoccupazione e minore disponibilita'
finanziaria.

La deflazione e' decisamente peggiore di una lenta e
costante inflazione.

E' una possibilita' reale per il mercato americano oppure
la deflazione e' semplicemente improbabile visto
l'aumento dei prezzi nel settore energetico e delle
commodities ?

Da notare che l'attuale capo della FED, Bernanke, divento'
piuttosto noto nel 2003 per una serie di articoli proprio
sulla deflazione e la sua gestione.

Ci sara' un recupero nella seconda parte dell'anno come i
politici americani affermano negli ultimi giorni o siamo
davanti ad una crisi che durera' a lungo ?

La correzione nel mercato immobiliare e' probabile sara'
ancora lunga e nel frattempo il prezzo del petrolio
continua a salire, in gran parte perche' il dollaro
continua a perdere terreno.

Il petrolio infatti viene ancora pagato in dollari e se il
dollaro perde valore, i venditori di petrolio hanno
bisogno di piu' dollari per ogni barile, e quindi il
prezzo sale.

Con il petrolio piu' alto, ogni aspetto della vita diventa
piu' costoso, dal cibo alle spedizioni, tuttavia, ancora
niente e' stato fatto per migliorare il valore del
dollaro a breve, anzi sembra che sia in arrivo un altro
taglio dei tassi di interesse e la stampa di nuova carta
moneta, in parte in modo da svalutare l'enorme debito che
il governo deve all'estero.

E' come se il governo sapesse che essendo il debito cosi
grande, il male minore sia la svalutazione del dollaro,
con un circolo vizioso che colpisce ogni fattore
economico.

C'e' poi il pericolo stagflazione, che e' la vera paura
dell'economia americana.

La stagflazione e' una condizione di crescita economica
lenta, con un alto tasso di disoccupazione, accompagnata
da un'inflazione alta.

Si e' gia' avuta stagflazione negli anni 70 quando il
prezzo del petrolio aumento' molto rapidamente.

Che ruolo ha avuto la FED in questo scenario ?

Nel recente passato la politica della FED e' stata di
favorire la crescita ad ogni costo, rendendo il dollaro
il piu' economico possibile e il credito facile da
ottenere (causando il boom immobiliare).

Quindi l'obiettivo e' stato di mantenere la crescita
del prodotto interno lordo.

Il tributo pagato e' stato un dollaro in rapida
svalutazione e la piu' alta inflazione degli ultimi anni,
forse troppo per l'americano medio per poter continuare a
spendere come ha fatto finora.

Ecco perche' c'e' la possibilita' che si stia entrando
in un periodo di recessione e allo stesso tempo ad alta
inflazione.

Come abbiamo gia' detto questo e' lo scenario peggiore:
l'offerta lavorativa diminuisce, i salari non aumentanto,
la crescita rallenta e i prezzi continuano a salire,
mentre il dollaro diventa sempre piu' debole.

Deve l'investitore preoccuparsi di questi scenari macro
economici?

Normalmente e' meglio concentrarsi sulla situazione
finanziaria delle singole aziende e le prospettive del
business.

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- Test settimanale

Ecco ora alcune possibili risposte alle
domande del test della scorsa settimana.

1 - Le obbligazioni sono sempre sicure?

Risposta: no. Le obbligazioni rappresentano
un prestito verso una società (o uno stato o un
ente) e quindi in caso di difficoltà della società
emittente gli obbligazionisti hanno diritto di
essere soddisfatti prima degli azionisti. Tuttavia,
se la società fallisce, anche gli obbligazionisti
perderanno gran parte del loro capitale, come
successo nei casi Cirio, Parmalat, Argentina.

2 - Quali sono i principali rischi di mercato
di una società come Mastercard?

Risposta: i rischi di mercato (che si aggiungono
ai rischi derivante dalle azioni legali contro la
società) riguardano essenzialmente le nuove
forme di moneta elettronica (Paypal e simili)
che rappresentano forti concorrenti nell'ambito
del commercio elettronico e delle transazioni
on line, settore che fin dalla sua nascita è
stato un importante area di sviluppo del business
delle carte di credito.

3 - Società con elevati P/E sono sempre
sopravvalutate? Perché?

Risposta: no, non è detto. Il rapporto
P/E può anticipare la forte crescita
futura degli utili, la quale se poi si verifica
concretamente permette di ottenere un buon
rendimento anche pagando molte volte gli
utili. Il rischio è quando i tassi previsti dal
mercato non sono verificati poi nella realtà
o quando una società a forte crescita inizia
a rallentare la sua crescita divenendo
progressivamente un value.

4 - Perché anche se le azioni storicamente
battono le obbligazioni è sempre avere un
portafoglio diversificato?

Risposta: perché le azioni sono più
volatili. Mentre nel lungo termine esse hanno
sempre battuto le obbligazioni, in periodi più
brevi esse possono andare incontro a perdite
sostanziose e magari proprio in quel periodo
avete bisogno dei vostri soldi.

5 - Quale è il diverso tipo di rischio
tra azioni ed obbligazioni?

Risposta: le azioni fanno partecipare al
patrimonio della società e ai suoi risultati
economici (tramite i dividendi e l'apprezzamento
dell'azione grazie ai buoni rendimenti ottenuti
sul patrimonio stesso e sugli utili reinvestiti). Il
rischio, in questo caso, è che i risultati economici
siano scarsi o addirittura negativi e progressivamente
il patrimonio si deprezzi. Viceversa, le obbligazioni
sono un prestito verso la società. Anche se i
risultati economici sono scarsi, fino a che la
società è in grado di rimborsare i suoi debiti e
pagarci gli interessi siamo sostanzialmente
tranquilli. Solo il fallimento mette a rischio gli
obbligazionisti.

Ora passiamo alle domande della settimana.

1 - Quale è stata la politica della
FED negli ultimi anni?

2 - Cosa significa dire che lo Stop-Loss
è una mannaia mentre il Take Profit una bussola?

3 - In base alle statistiche che mettono in relazione
la recessione con i cali dei mercati, che discesa
dovremo ancora attenderci nel caso fosse verificata
la recessione americana?

4 - Relativamente al management di una
società , quali sono i due elementi da analizzare
attentamente?

5 - Quando scatta il Take Profit su una
società in portafoglio secondo il Metodo
Carla'?

Come sempre, provate a rispondere alle
domande e segnatevi le risposte su un
foglio di carta o su un file di testo per
confrontarle poi con le nostre possibili
risposte la prossima settimana.

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Un caro saluto a tutti,

Vs. Finanza World & Francesco Carla'





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