di FinanzaWorld staff

Master Azionario Italia (IBII) edizione 3 del 3 luglio 2008

del 3/07/2008 di FinanzaWorld staff

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Ed eccoci alla terza edizione del Master Azionario Italia.

Il momento e' quanto mai propizio per imparare ad investire
in modo autonomo e Indipendente. Quasi sempre e' proprio
quando 'il sangue corre per le strade' che si creano le
migliori occasioni di investimento.

A patto di saperle cogliere.

Vogliamo intanto continuare a ringraziare i tantissimi abbonati
per l'attenzione e per i graditi complimenti al nostro lavoro.
Cercheremo di continuare a fare come sempre del nostro meglio.

Ogni settimana, per un intero semestre, tratteremo con la
supervisione e la direzione di Francesco Carla', i temi operativi
e strategici che riguardano l'investimento e che permettono
di diventare Investitori Attivi ed Indipendenti.

Per imparare ad investire da zero, ma anche per il perfezionamento.

Intanto in questo numero potrete gia' conoscere le prime
5 societa' della nostra Watchlist di 'In Borsa in Italia'.

Buona lettura.

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In questo numero:

**** Alcuni concetti di base per investire (parte 2).
**** Corso Yahoo! Finance: L'analisi delle società ed alcuni
dei menù più importanti (parte 2).
**** Il Frullatore di Francesco Carlà: Il "market capital".
**** Watchlist Piazza Affari: le 5 società della settimana.
**** La società della settimana: Pininfarina.
**** Test settimanale
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- Alcuni concetti di base per investire (parte 2)

La scorsa settimana abbiamo presentato nove
concetti di base che ogni investitore deve
conoscere e siamo entrati nel dettaglio di
quattro di essi.

Oggi è il momento di trattare gli altri cinque
concetti, non prima però di averli riepilogati:

* Un nemico temibile: l'inflazione
* Il costo del denaro
* Un alleato formidabile: l'interesse composto
* Non investite i soldi che vi servono per vivere
* Investire non e' speculare
* Incominciate dall'Asset Allocation
* Se volete investire in titoli USA fate attenzione al
rischio del cambio
* Assimilate bene il Metodo di gestione del portafoglio
* Osservate prima di investire

- Investire non e' speculare

Secondo Benjamin Graham (padre dell'investimento): "Un'operazione di
investimento e' quella in cui, grazie all'analisi, viene promessa la
salvaguardia del capitale e un ritorno adeguato. Operazioni che non vanno
incontro a questi requisiti sono speculative".

Non sperate quindi che una piccola somma investita in pochi mesi su
titoli rischiosi vi faccia diventare ricchi: questo approccio e' adatto a
chi scommette, e non a chi investe. E chi scommette perde quasi
sempre, come e' ben noto.

- Incominciate dall'Asset Allocation

Definire la propria Asset Allocation significa decidere come
suddividere il proprio patrimonio, scegliendo strumenti di
investimento appropriati. Infatti a seconda del periodo storico
e dell'eta' conviene suddividere il proprio patrimonio in vari
strumenti finanziari, di modo che se anche in un settore ci fosse
una flessione, gli altri investimenti sarebbero tutelati. Ovviamente
piu' si e' giovani, maggiore e' la parte che conviene investire in
azioni, perche' maggiore e' il tempo in cui si riuscirebbero a
recuperare eventuali perdite a breve, e viceversa maggiore e'
il tempo che avete a disposizione per far agire l'interesse
composto.

Se non avete un patrimonio da investire: accumulatelo! E mentre
lo accumulate ripartitelo nei vari settori.
Sono tanti gli strumenti oggi che permettono di mettere da parte
una piccola cifra mensile, che accumulata negli anni, per via
dell'interesse composto, puo' dare una cifra rispettabilissima.
Il risparmio, graduale ma costante, e' fondamentale.

Ecco che cosa succede a un investitore che riesce a mettere
da parte anche soltanto 1.000 euro ogni anno con l'interesse
composto del 10%.
Succede questo:

* Dopo 1 anno: 1.100
* Dopo 2 anni: 2.310
* Dopo 5 anni: 6.716
* Dopo 10 anni: 17.531
* Dopo 15 anni: 34.950
* Dopo 20 anni: 63.002
* Dopo 25 anni: 108.182
* Dopo 30 anni: 180.943
* Dopo 35 anni: 298.127

Ecco perche' risparmiare ed investire e' fondamentale!

- Se volete investire in titoli USA fate attenzione al rischio del cambio.

Molti dei titoli più importanti (come ad esempio quelli di molte
multinazionali) sono quotati a Wall Street: attenzione a considerare
anche la differenza tra il cambio di acquisto e il cambio della vendita.

La cosa migliore e' costituire un conto in valuta in dollari. Per farlo dovrete:
- trovare un momento propizio e cambiare una determinata quantita' di
euro in dollari (e successivamente ripetete questa operazione, scegliendo
i momenti piu' adatti);
- comprate e vendere titoli, utilizzando la valuta presente sul conto
in dollari.

In questo modo il problema del cambio e' separato dal momento di
acquisto e di vendita dei titoli, e potete prendere con serenità le
vostre decisioni.

- Assimilate bene il Metodo di gestione del portafoglio

La Borsa e' volatile: e' ottima norma affrontarla con prudenza.
Ma l'investimento azionario e' necessario. Entrate quindi con
cautela sui titoli e usate sempre un metodo per decidere quando
entrare, uscire, accumulare o alleggerire.

Avremo modo, in futuro, di parlare di questa problematica.

- Osservate prima di investire

Non abbiate fretta di incominciare. Molti portali online (tra cui
Yahoo! Finanza e Yahoo! Finance) vi permettono di seguire
l'andamento degli investimenti, senza investire realmente.
Ci sono strumenti che vi permettono di costituire un portafoglio
virtuale e di tracciare l'andamento dei vostri titoli.
Se non avete ancora incominciato ad investire, un anno di tempo
in piu' o in meno non cambia molto. Prendetevi un po'di tempo
per misurare le vostre capacità.
Prima di investire, simulate!
Stabilite la somma che avete a disposizione, e seguite
l'andamento simulando gli investimenti.

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Pillole: come usare Yahoo! Finance.

Per investire bene, è molto importante non solo avere
buone basi, ma anche avere gli strumenti adeguati.

Non è necessario, per questo, avere a disposizione piattaforme
particolarmente complesse e costose, ma è comunque importante
sapere usare almeno uno strumento semplice, il portale
Yahoo! Finance.

Mentre leggete questa sezione, vi consigliamo di aprire
una pagina web e di collegarvi al sito Yahoo! Finance.

-Puntata 3 - L'analisi delle società e alcuni dei menù
più importanti (parte 2).

Con la pagina di Yahoo! Finance aperta, inserite in alto a
sinistra, nella casella di fianco a "Quotazione", le lettere ENI.MI
così come le abbiamo scritte. Cliccate su "Quotazione e
vi si aprirà una specie di sito ad hoc per la società ENI, il
gigante petrolifero italiano.

Le voci che trovate sulla sinistra rappresentano altrettanti capitoli di
informazioni che possono esserci utili per il nostro investimento:

  • Quotazioni: tutto sulla quotazione e il valore di ENI;
  • Grafici: tutto sui grafici di ENI;
  • Analisi Tecnica : un'analisi piuttosto dettagliata
    sugli indicatori tecnici (medie mobili, trend, ecc...). Da usare
    con parsimonia e non ad occhi chiusi.;
  • Notizie e Forum :tutto sulle notizie che riguardano ENI;
  • Analisi:tutte le opinioni e le stime degli analisti, che
    ovviamente non vanno prese per oro colato;

La scorsa settimana abbiamo iniziato ad osservare i primi
quattro menù, oggi concludiamo osservando la sezione
"Analisi", contenente le stime e le opinionioni degli analisti.

Cliccando sul primo sotto-menù "Opinioni degli
Analisti", possiamo vedere le attese sulla società.

La prima cosa che vediamo è la "Raccomandazione",
che può andare da 1 a 3, dove 1 è un suggerimento a
comprare e 3 a vendere.

Quindi sotto ancora abbiamo i target price degli
analisti e ancora più giù la tendenza dei giudizi. Questo
può aiutarci a capire se nel corso del tempo le attese
sono migliorate o peggiorate. Ad esempio, su ENI
vediamo che due mesi fa erano 17 gli analisti
che suggerivano di comprare, oggi 13. Questo significa
un peggioramento rispetto a due mesi fa, anche se poi,
un mese fa solo 8 suggerivano di comprare contro i 13 di
oggi, segno che il sentiment sulla società è migliorato
negli ultimi 30 giorni.

Questi dati sono utili, ma non suggeriamo di focalizzarci
troppo su di essi perché spesso i giudizi e le tendenze
sono contrastanti.

Il secondo sotto-menù è chiamato "Stime analisti" e ci
viene offerta una stima per i prossimi due anni di utili,
utili per azione, fatturato, cash-flow e molti altri dati.

Questi dati possono essere utili per formarsi un'idea
della società, ma anche in questo caso suggeriamo sempre
di condurre le vostre analisi e non fermarsi a quanto
stimato dagli analisti.

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- Un altro strumento fondamentale: Il Frullatore di Francesco Carla' .

Per selezionare le migliori società e stare invece lontani da
quelle meno attraenti, è particolarmente importante avere
un altro strumento fondamentale. Uno strumento capace di
mettere in evidenzia i punti di forza e di debolezza dei
titoli analizzati, in modo da poter scegliere nel modo migliore
e con meno margine di errore possibile.

Questo strumento è il Frullatore che presentiamo qui
di seguito:

-ev/fcf meglio se inferiore a 10

-peg meglio se inferiore a 0.90

-market capital meglio se tra 200 milioni e 3 miliardi (euro)
-market capital meglio se tra 300 milioni e 4 miliardi (dollari)

-rapporto tra market capital e fcflow inferiore al p/e

-insiders meglio se presenti ancora tra il 40 e il 60%

-p/e meglio se sotto il 13-15

-management conosciuto e affidabile e non esoso e durevole

-posizione di leadership su mercato e barriere ingresso concorrenza

-crescita profitti e ricavi 10% anno per prossimi 5 anni

-prodotti di nicchia in rapida espansione con bel margine

-tendenza alla globalita' del mercato e proteggibilita' del medesimo

-debito inferiore al 20% del patrimonio netto e meglio se zero

-bella cassa in grado di finanziare espansioni e ciclicita'

-poca ciclicita' del mercato e dei prodotti

-catalizzatore in vista ma non troppo noto per il timing di partenza

-dividendi e regolarita' dei medesimi negli ultimi 5/10 o piu' anni

-volumi di scambio medi negli ultimi 12 mesi

-Eps ultimi 12 mesi

Quando decidete di "frullare" una società, a fianco di ogni elemento
del Frullatore si scrive il risultato che si ottiene. Alla fine del Frullatore,
si scrive una conclusione tenendo presente i risultati di ogni elemento.

Ma cosa significano questi elementi? Anche qui, settimana per
settimana procederemo ad analizzare i vari punti. Oggi ci
occupiamo del market capital.

Il market capital altro non è che quello che noi traduciamo
in italiano con "capitalizzazione di mercato", cioè quanto
valgono complessivamente le azioni emesse dalla società.

Si tratta di un valore ricavabile moltiplicando il numero delle
azioni emesse dalla società per il prezzo di mercato delle
azioni. Si tratta quindi di un valore "dinamico" che cambia
praticamente ogni minuto.

Perché è importante il market capital? Perché sicuramente
ci da delle informazioni sulle potenzialità delle nostre azioni.

Generalmente, una società con una capitalizzazione medio-piccola
offre maggiori opportunità di apprezzamento di una grande.

Prendiamo ad esempio Microsoft. Se dovesse triplicare,
quadruplicare o quintuplicare, la sua dimensione, in valore
assoluto, sarebbe spaventosa. Viceversa, una società che
capitalizza 1 miliardo di dollari può tranquillamente raddoppiare
o triplicare senza che questo ponga particolari problemi.

Con questo non significa che sia sbagliato tenere large
cap. Queste anzi, possono dare ottimi dividendi, possono
riacquistare le loro azioni e, in generale, possono dare
buona stabilità al portafoglio. Ma qualche piccola capitalizzazione
in portafoglio (ben valutata e ben selezionata) ci può dare
potenzialità ben diverse.

Come sempre, ci vuole il giusto mix.

Un market capital interessante in cui andare a cercare
le migliori società è tra i 300 milioni e i 4 miliardi di $,
oppure tra i 200 milioni e i 3 miliardi di euro.

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- Ed ora iniziamo a parlare di Watchlist

Una Watchlist è un elenco di società che, per caratteristiche
fondamentali si ritengono essere particolarmente interessanti.

Dopo aver visto, nelle scorse due edizioni, perché è
utile una Watchlist e come si gestisce, è il momento
di vedere 5 società che attualmente sono nella Watchlist
di In Borsa in Italia. Si tratta di alcuni degli inserimenti
più recenti in Watchlist.

Le società sono:

- SNAI (SNA.MI)
- Pirelli & C. Real Estate (PRS.MI)
- Luxottica (LUX.MI)
- Buzzi Unicem (BZU.MI)
- Recordati (REC.MI)

Andate su Yahoo! Finanza, guardatevi le società,
provate ad usare il Frullatore per "frullare" da
soli i loro dati, anche per le sezioni di cui non
abbiamo ancora parlato (non importa se su
qualcuna avete difficoltà) e cercate di capire
perché Francesco Carlà ritiene queste società
meritevoli di essere osservate. Per comprenderle
meglio e per reperire i bilanci e i dati relativi alle
società, non dimenticate anche di visitare sempre
il loro sito internet.

Usate anche il sito di Borsa Italiana:
www.borsaitaliana.it
Li' troverete molti dati ed informazioni
finanziarie ed economiche sulle societa' quotate.

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La società della settimana: Pininfarina.

Uno dei marchi storici dell'industria dell'auto
è senza dubbio Pininfarina, una società la
cui storia risale al 1930 e che ha messo la
firma in alcuni dei modelli automobilistici
più famosi in Italia e all'estero, dalla storica
Ferrari Testarossa fino a famosissimi modelli
dell'Alfa Romeo, Lancia, della stessa Ferrari,
ma anche Peugeut, Volvo, Ford.

Attualmente, la società Pininfarina offre diversi
servizi alle case costruttrici, dal desingn fino
all'engineering del prodotto, oltre che la cosrtruzione
di modelli di nicchia (ad esempio, Alfa Spider e
Brera e Ford Focus Coupè).

La società fa sempre capo alla famiglia
Pininfarina, con Andrea e Paolo Pininfarina
rispettivamente Presidente e Vice Presidente.

Nonostante il forte marchio e l'indubbia
fama della casa di design, la società ha
avuto risultati piuttosto deludenti negli
ultimi anni. Nonostante una buona crescita
del fatturato, sono ormai alcuni anni che
la società chiude l'esercizio in perdita e
negli ultimi anni la situazione è addirittura
peggiorata.

Pininfarina, poi, ha anche un debito piuttosto
elevato, pari al capitale netto della società.
Il livello non è ancora patologico, ma i margini
di manovra non sono elevatissimi.

Nonostante tutto questo, al momento stiamo
tenendo la società sotto controllo. Questo in
ottica di possibile "turn around", cioè di possibile
ristrutturazione dell'impresa e miglioramento
dei risultati economici.

Molto spesso, titoli come Pininfarina sono
piuttosto penalizzati dal mercato e se, successivamente,
migliorano la situazione, è possibile realizzare ottimi
guadagni.

Nel caso di Pininfarina, sicuramente gioca a
suo favore il marchio, che è noto e molto forte
a livello nazionale ed internazionale. Tale marchio
garantisce alla società un certo volume di fatturato
e di commesse. Ciò che occorre migliorare,
invece, sono i margini.

Pininfarina al momento non può sicuramente
entrare nel nostro portafoglio, ma se riusciremo
ad intravedere alcuni miglioramenti dalle prossime
trimestrali, potrebbe meritare sicuramente attenzione.

Gli analisti si attendono un ritorno all'utile dal
2008. Vedremo se le attese saranno mantenute.

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- Test settimanale


La scorsa settimana abbiamo iniziato a
porre 5 domande a cui vi abbiamo invitato
a rispondere. Continuiamo a fare lo stesso
anche questa settimana, ma prima vediamo
alcune possibili risposte alle domande della
scorsa settimana

1 - Perché nell'analizzare una società il P/E,
pur importante, non dovrebbe essere preso
da solo come elemento discriminante e
cosa può significare un alto P/E?

Risposta: prendere il P/E da solo rischia
di essere fuorviante perché tale multiplo
incorpora anche le attese di crescita. Ad esempio,
è normale che una società la cui crescita attesa
è del 20% per i prossimi 5 anni abbia un P/E
maggiore di una società la cui crescita attesa
è zero e nonostante questo maggiore P/E
il rendimento che è possibile ottenere può
essere potenzialmente maggiore. A tal proposito,
il rapporto PEG dato dal P/E diviso la crescita
attesa è un buon indicatore per mettere in relazione
la valutazione pure e semplice (P/E) con le
attese sulla società.

2 - Qual è uno degli elementi più importanti
che ha permesso ai grandi investitori (Graham,
Buffett, ecc...) di accumulare grandi ricchezze?

Risposta: l'elemento che ha consentito a questi
grandi investitori di accumulare enormi ricchezze
è l'interesse composto. Nel lungo termine, reinveestire
i dividendi e capitalizzare ulteriormente i guadagni
annuali consente di accumulare capitali inimmaginabili.
Ad esempio, 10.000 euro che rendono il 10%
l'anno e che non vengono mai prelevati, dopo
20 anni diventano oltre 67.000 euro. Ovviamente
il capitale di partenza è importante e anche se
nessuno di noi diventerà ricco come Buffett, anche
piccole cifre nel tempo diventano grandi capitali.

3 - Perchè non si deve investire il denaro
che vi serve per vivere?

Risposta: perché l'investimento, soprattutto
azionario, richiede tempo. Se ci servono
soldi proprio nel mezzo di un mercato Orso,
rischiamo di essere costretti a liquidare i
nostri titoli a prezzi molto bassi, mentre se
questi soldi non ci servono possiamo attendere
che il tempo e la crescita degli utili facciano
nuovamente riemergere il titolo dopo il ribasso.

4 - Nel calcolo del PEG, quale tasso di
crescita andrebbe preso, quello storico
o quello prospettico?

Risposta: questa domanda era un po'
un "trabocchetto", nel senso che non esiste
una risposta univoca. Sarà l'esperienza
dell'investitore, la sua conoscenza della
società e del settore e il suo grado di prudenza
a far propendere per un tasso piuttosto che
per un altro o addirittura una media dei due.
Un atteggiamento prudente, ma non sempre
del tutto corretto, può essere di prendere il
tasso più basso.

In una società come Zignago Vetro e,
più in generale, in qualsiasi società, è
negativo il fatto che possa essere "delistata"
dalla Borsa e se sì, perché secondo voi?

Risposta: sì, in linea di massima è un aspetto
negativo. Questo perché il delisting, pur avvenendo
a prezzi maggiori rispetto alla quotazione attuale
di Borsa, può essere comunque fatto ad un prezzo
inferiore rispetto al vostro prezzo di carico. Un
investitore di lungo termine, se ha analizzato bene
la società ed ha pazienza, può attendere che i
miglioramenti operativi e la crescita degli utili
porti nuovamente il prezzo verso l'alto. Un
delisting, lo obbliga invece a portare a casa
una perdita o comunque un guadagno che
può anche essere inferiore (e di molto) a quello
potenziale.

Bene, confrontate ora queste risposte con quelle
che avevate dato e osservate quante ne avete
indovinate.

Ora invece passiamo alle domande della
settimana.

1 - Come si calcola il "market capital" e una
volta calcolato, esso rimane fisso per un certo
periodo o si modifica continuamente?

2 - E' buona cosa iniziare subito e comunque
ad investire, per sfruttare al massimo l'interesse
composto?

3 - In una società come Pininfarina, i cui
risultati non sono soddisfacenti, quale può
essere l'asset principale per il rilancio?

4 - Visto che l'interesse composto è nostro
alleato, è corretto investire in operazioni
speculative e di breve periodo per cercare
rendimenti elevati che consentano al nostro
capitale di moltiplicarsi più in fretta?

5 - Quando si inizia ad investire, qual è
l'aspetto che bisogna iniziare a considerare
per primo?

Come sempre, provate a rispondere alle
domande e segnatevi le risposte su un
foglio di carta o su un file di testo per
confrontarle poi con le nostre possibili
risposte la prossima settimana.

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Un caro saluto a tutti,

Vs. Finanza World & Francesco Carla'






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