di FinanzaWorld staff

Master Azionario America (IBCC) edizione 2 del 26 giugno 2008

del 26/06/2008 di FinanzaWorld staff

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Ed eccoci alla seconda edizione del Master Azionario America.

Il momento e' quanto mai propizio per imparare ad investire
in modo autonomo e Indipendente. Quasi sempre e' proprio
quando 'il sangue corre per le strade' che si creano le
migliori occasioni di investimento.

A patto di saperle cogliere.

Vogliamo intanto ringraziare i tantissimi abbonati per l'attenzione
e per i graditi complimenti al nostro lavoro. Cercheremo di
continuare a fare come sempre del nostro meglio.

Ogni settimana, per un intero semestre, tratteremo con la
supervisione e la direzione di Francesco Carla', i temi operativi
e strategici che riguardano l'investimento e che permettono
di diventare Investitori Attivi ed Indipendenti.

Per imparare ad investire da zero, ma anche per il perfezionamento.
Buona lettura.

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In questo numero:

**** Alcuni concetti di base per investire (parte 1)
**** Corso Yahoo! Finance: L'analisi delle società ed alcuni
dei menù più importanti (parte 1)
**** Il Frullatore di Francesco Carlà: Il PEG.
**** Watchlist Wall Street: Inserire i titoli e seguirli.
**** La società della settimana: Oplink
**** Test settimanale
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- Alcuni concetti di base per investire (parte 1)

Nella prima puntata abbiamo trattato i rapporti con
le banche, visto che è fondamentale avere un conto
per investire.

Oggi invece ci dedichiamo alle basi per investire.

In altre parole, dopo aver aperto un conto prima di
correre a comprare titoli è importante capire quello
che si sta facendo.

Iniziamo a presentare quindi alcuni concetti di base
che ogni investitore deve conoscere. Ecco di cosa
parleremo:

* Un nemico temibile: l'inflazione
* Il costo del denaro
* Un alleato formidabile: l'interesse composto
* Non investite i soldi che vi servono per vivere
* Investire non e' speculare
* Incominciate dall'Asset Allocation
* Se volete investire in titoli USA fate attenzione al rischio del cambio
* Assimilate bene il Metodo di gestione del portafoglio
* Osservate prima di investire

Oggi tratteremo i primi quattro punti. Nella prossima
edizione ci dedicheremo agli altri.

-Un nemico temibile: l'inflazione

Se avete del denaro da parte, ogni anno l'inflazione erode il vostro potere
d'acquisto: di anno in anno dovete spendere piu' soldi per acquistare le
stesse cose. Non siamo certo a livello degli anni '70 con l'inflazione al 25%
annuo; tuttavia l'inflazione misurata dall'ISTAT oggi e' tra il 2 e il
3,5%, mentre l'Unione dei Consumatori sostiene che l'inflazione
reale sia doppia di quella rilevata, la percezione comune vede invece
l'inflazione al 20%. Ovviamente l'inflazione si accumula di anno in anno,
diminuendo ulteriormente il potere di acquisto del capitale.
Quindi tenere i soldi sotto il materasso non serve, anzi e' dannoso.
Molto.

-Il costo del denaro.

il denaro e' una merce come tutte le altre. Anzi e' praticamente la merce
prima delle altre, perche' serve e a finanziare e pagare la circolazione
di tutte le merci.

Quindi chi vende denaro lo fa per un prezzo che, come per tutte le altre
merci, dipende dalla domanda e dall'offerta; se la FED (sta per Federal
Reserve, praticamente la Banca Centrale Usa) alza i tassi e riduce la
circolazione di denaro il suo prezzo aumenta: lo scopo e' diminuire la
quantita' di danaro circolante, per aumentarne il valore.

Al contrario se la FED invece riduce i tassi ne facilita la circolazione, come
avvenne all'indomani dell'esplosione delle Mille bolle blu.

Siccome il denaro ha un costo, gli interessi attivi e passivi che la vostra
banca vi rilascia sono direttamente collegati all'andamento dei tassi di
interesse, e si scostano di poco da questo dato. I tassi di interesse bassi
consentono di sottoscrivere debiti (mutui, prestiti, eccetera) a condizioni
interessanti, perche' il denaro costa poco: e' per questo che ora c'e' il
boom di degli strumenti finanziari.

Per lo stesso motivo le obbligazioni (che sono a tutti gli effetti dei debiti)
danno una cedola bassa.

-Un alleato formidabile: l'interesse composto

L'interesse composto e' il modo in cui il denaro si moltiplica; ed e' il modo
in cui i grandi investitori (come Benjamin Graham, Warren Buffett, Peter Lynch)
sono diventati ultra-miliardari e hanno moltiplicato i denari dei loro seguaci.

Per questa volta non anticipiamo nulla: l'argomento è talmente
importante che gli dedicheremo una puntata intera.

-Non investite i soldi che vi servono per vivere

Pensare di investire sul breve termine e avere dei rendimenti elevati
significa scommettere e non investire. Se volete investire mettetevi
nell'ottica di avere il capitale"bloccato" per 5 o 10 anni. Quindi, se
avete una somma da parte, ma prevedete di doverla riutilizzare
entro l'anno non la investite: al massimo cercate di metterla in un
conto-corrente con un interesse decente, o in strumenti finanziari
che diano un rendimento minimo, ma la possibilita' di uscire
dall'investimento senza perdere e in fretta.

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Pillole: come usare Yahoo! Finance.

Per investire bene, è molto importante non solo avere
buone basi, ma anche avere gli strumenti adeguati.

Non è necessario, per questo, avere a disposizione piattaforme
particolarmente complesse e costose, ma è comunque importante
sapere usare almeno uno strumento semplice, il portale
Yahoo! Finance.

Mentre leggete questa sezione, vi consigliamo di aprire
una pagina web e di collegarvi al sito Yahoo! Finance.

-Puntata 2 - L'analisi delle società e alcuni dei menù
più importanti (parte 1).

Con la pagina di Yahoo! Finance aperta, inserite in alto a
sinistra, nella casella di fianco a "Get Quotes", le lettere VLO
così come le abbiamo scritte. Cliccate su "Get Quotes e
vi si aprirà una specie di sito ad hoc per la società VLO, cioè
Valero Energy. Sulla sinistra c'è la colonnina More on VLO.

Le voci che trovate lì rappresentano altrettanti capitoli di
informazioni che possono esserci utili per il nostro investimento:

* Quotes: tutto sulla quotazione e il valore di VLO;
* Charts: tutto sui grafici di VLO;
* News & Info: tutto sulle notizie che riguardano VLO;
* Company: tutti i dati e le informazioni su VLO;
* Analyst Coverage: tutte le opinioni degli analisti, che ovviamente
non vanno prese per oro colato;
* Ownership: tutto sui maggiori azionisti di VLO;
* Financials: tutto sui bilanci di VLO.

Naturalmente questo vale per qualunque società.

La pagina aperta che avete di fronte è il primo dei capitoli
di informazione che abbiamo, cioè il capitolo "Summary".

È appunto un sommario, un riepilogo immediato e leggibile in
pochi minuti, di tutto quello che conta e succede a VLO:
quotazione, grafico, news, numeri principali...

Avrete già notato una particolarità davvero strepitosa e
risparmiosa in tempo e denaro, di Yahoo!: tutte le notizie che
riguardano la nostra società, sono raggruppate per data e ora,
e dovunque VLO sia citata, tra le tantissime fonti di Yahoo!,
possiamo subito trovarle e leggerle senza perdere tempo.

E il tempo negli investimenti è più che mai denaro.

Adesso clicchiamo sul link successivo: Options. Quelli che
leggete nella pagina che si apre, sono i contratti di opzione del nostro
titolo. Possono darci un'idea su come è visto il futuro di VLO, in
questo caso, nel gioco dei Put e Call.

Non consigliamo di starci molto a perdere tempo.

Invece quello che clicchiamo adesso è un link molto
importante: Historical prices.

Qui possiamo indagare, con pochi click, tutta la storia del prezzo
e del volume di scambio del nostro titolo, dalla sua quotazione ad
oggi. E con questo link abbiamo terminato la colonnina Quotes.

Il menù Charts: cioè la zona di Yahoo! Finance dedicata ai grafici.
Questo qui è il Basic Chart, cioè il grafico generale. In un solo
sguardo potete vedere tutto l'andamento di VLO nell'ultimo anno.

Dove c'è scritto Range potete cambiare il periodo:

Range: 1d 5d 3m 6m 1y 2y 5y max.

1d 5d stanno per un Day o 5 Day, ovvero un giorno o 5 giorni,
diciamo un grafico di breve termine. Invece, 3m 6m e 1y stanno
per 3 mesi, 6 mesi e un anno. Un grafico di medio termine.
2y 5y e max ci aprono i grafici di 2 anni, 5 anni e il massimo
dalla data di Ipo, di prima quotazione, di VLO.
I triangoli neri che compaiono sono gli splits: sono le occasioni
in cui una società ha ripartito le sue azioni, cosa che VLO ha fatto
l'8 ottobre del 2004, dividendo il prezzo di borsa per due e
raddoppiando il numero di azioni.

Sotto Basic Chart trovate Technical Analysis: finance.yahoo.com/q/ta?s=VLO

Come avete appena visto avete a disposizione una grande quantità
di strumenti per analizzare i prezzi di VLO e i suoi volumi di scambio.
Esattamente la materia di cui si occupa l'Analisi Tecnica. Provate a cliccare
i vari links e ad usare i vari tools disponibili per prendere un po' di
dimestichezza con questi temi. Le cose più utili sono le medie
mobili: Moving Avg: 5 | 10 | 20 | 50 | 100 | 200, vi raccontano come si
muove il prezzo di VLO.

Andando oltre, arriviamo al menù News & Info, composto di quattro
sotto-voci: Headlines, Financial Blogs, Company Events and Message Board.

Headline.
Contiene le notizie giornalistiche (aggiornamenti e commenti) relativi al
nostro titolo. In pratica si tratta degli articoli forniti dalle
testate finanziare
e dai siti web che hanno una partnership con Yahoo! Qui troviamo
gli articoli di Reuters, Associated Press, Forbes, TheStreet.com, Motley Fool.
In Yahoo! Finanza Italia troveremo anche gli articoli di FinanzaWorld:
it.biz.yahoo.com/newslet/free/index.html

In realtà non abbiamo bisogno di andare nella sezione Headlines
per leggere gli articoli su VLO: se digitiamo VLO nella maschera
di ricerca, Yahoo!, in modo molto intelligente, ci propone tutte le
notizie relative al titolo nella seconda metà della pagina.
Inoltre, se visualizziamo il nostro portafoglio (cliccando sul link in
alto a destra) nella seconda metà delle pagina viene proposta una
selezione di notizie che contiene i riferimenti a tutti i titoli del portafoglio
stesso. Si tratta di una caratteristica utilissima, che ci consente di non
perdere mai nessuna notizia importante e di risparmiare tempo.
Le notizie giornalistiche presenti in questa sezione sono estremamente
importanti, perché ci consentono di essere informati in tempo reale
sugli upgrade e sui downgrade degli analisti, sulle operazioni finanziare
delle società che seguiamo e sui rumors di borsa. E spesso una notizia
vale molto più di un dato concreto, non a caso esiste l'adagio
borsistico "Buy the rumors and sell the news" ("compra le voci e
vendi le notizie").

Financial Blogs
Come Headlines contiene le notizie giornalistiche, così Financial Blogs
contiene invece i riferimenti ai piu' interessanti blog di finanza.

Company Events:
La seconda voce contiene informazioni altrettanto importanti, si tratta
delle comunicazioni ufficiali da parte della società.
Qui troviamo le date relative alla pubblicazioni degli earnings, la data
della chiusura dell'anno fiscale, le conferenze relative all'andamento
finanziario della società, i documenti della SEC (Security Exchange
Commission: l'istituzione che vigila sulle società quotate in borsa e che
ha molto più potere della nostra Consob). Company Events è
ulteriormente divisa in due parti:

* Upcoming events: sono le date importanti nel prossimo futuro
* Recent events :sono gli eventi importanti appena trascorsi

Nel caso in cui sia presente un Upcoming event (per VLO in questo
momento non ce ne sono), ad esempio un Earnings announcement,
potete anche impostare Yahoo! Finance perché vi invii in automatico
un'e-mail per rammentarvelo. In questo caso sarà presente un bottone
set a reminder che vi permette di creare un'agenda.
Attenzione perché agli eventi societari (pubblicazione del bilancio,
dividendi, conferenze) sono spesso collegati a dei movimenti
sostanziali del titolo.

Message Board:
Dal momento che Internet è il più democratico e interattivo dei mezzi
di comunicazione, e Yahoo! è il portale Internet per eccellenza, all'interno
diYahoo! Finance potete anche dire la vostra e ascoltare cosa pensano
le altre persone del titolo che state esaminando.
E' sufficiente cliccare su Message Board per entrare nella bacheca di
VLO. Si tratta di un forum pubblico in cui potete leggere le opinioni di
chi conosce bene il titolo, oppure chiedere maggiori informazioni.
In quest'ultimo caso attenzione però a non prendete tutto quello che
leggete per oro colato: Internet è piena di furboni che disseminano ad arte
false notizie per speculare al rialzo o al ribasso sui titoli. Questa tecnica
si chiama Pump and Dump e negli Stati Uniti è punita severamente.

Le quattro sezioni che abbiamo appena esaminato Headlines (le notizie
giornalistiche), Financial Blogs, Company Events (i comunicati ufficiali) e
Message Board (il parere del pubblico) ci forniscono un quadro informativo
completo sui nostri titoli, perché raccolgono le voci di tre tipologie di fonti
molto differenti tra di loro.

Un InvestitoreIntelligente tuttavia non utilizza le informazioni come unica
guida per i propri investimenti: un InvestitoreIntelligente fa le
proprie analisi
basate sui dati finanziari della società, tiene conto delle condizioni
globali del
mercato, controlla i concorrenti dello stesso segmento di mercato e soprattutto
utilizza un Metodo di gestione del portafoglio, che consenta di limitare le
perdite (magari dovute a cattive news) e massimizzare i profitti.

Nella prossima puntata continueremo ad analizzare il menù
sulla sinistra ed inizieremo a trattare il più importante tra
questi menù, quello denominato Company.

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- Un altro strumento fondamentale: Il Frullatore di Francesco Carla' .

Per selezionare le migliori società e stare invece lontani da
quelle meno attraenti, è particolarmente importante avere
un altro strumento fondamentale. Uno strumento capace di
mettere in evidenzia i punti di forza e di debolezza dei
titoli analizzati, in modo da poter scegliere nel modo migliore
e con meno margine di errore possibile.

Questo strumento è il Frullatore che presentiamo qui
di seguito:

-ev/fcf meglio se inferiore a 10

-peg meglio se inferiore a 0.90

-market capital meglio se tra 200 milioni e 3 miliardi (euro)
-market capital meglio se tra 300 milioni e 4 miliardi (dollari)

-rapporto tra market capital e fcflow inferiore al p/e

-insiders meglio se presenti ancora tra il 40 e il 60%

-p/e meglio se sotto il 13-15

-management conosciuto e affidabile e non esoso e durevole

-posizione di leadership su mercato e barriere ingresso concorrenza

-crescita profitti e ricavi 10% anno per prossimi 5 anni

-prodotti di nicchia in rapida espansione con bel margine

-tendenza alla globalita' del mercato e proteggibilita' del medesimo

-debito inferiore al 20% del patrimonio netto e meglio se zero

-bella cassa in grado di finanziare espansioni e ciclicita'

-poca ciclicita' del mercato e dei prodotti

-catalizzatore in vista ma non troppo noto per il timing di partenza

-dividendi e regolarita' dei medesimi negli ultimi 5/10 o piu' anni

-volumi di scambio medi negli ultimi 12 mesi

-Eps ultimi 12 mesi

Quando decidete di "frullare" una società, a fianco di ogni elemento
del Frullatore si scrive il risultato che si ottiene. Alla fine del Frullatore,
si scrive una conclusione tenendo presente i risultati di ogni elemento.

Ma cosa significano questi elementi? Anche qui, settimana per
settimana procederemo ad analizzare i vari punti.

La scorsa puntata abbiamo parlato del rapporto EV/Fcf. Oggi
è il momento di focalizzarsi sul PEG.

PEG: si tratta del Price/Earnings Growth, cioè del rapporto
P/E (Prezzo diviso utili) diviso, a sua volta, per il tasso di crescita
atteso. Se ad esempio il rapporto P/E di un titolo è 15 e il
tasso di crescita atteso è del 20%, il PEG è pari a 0,75
(il tasso di crescita in questo rapporto viene preso come
numero pieno, cioè senza considerare che si tratta di una
percentuale).

Si tratta di un rapporto che mette in relazione da un lato
il rapporto P/E che ci dice quanto ci costa comprare un titolo
sulla base degli utili attuali, dall'altro il tasso di crescita,
cioè quanto gli utili cresceranno in futuro.

Infatti, quando prendiamo il rapporto P/E in se, possiamo
avere valori molto diversi perché un'azienda che ci si
aspetta cresca molto avrà un P/E molto alto, mentre invece
un'impresa i cui utili sono poco dinamici, stabili o addirittura
in diminuzione avrà un basso P/E.

Il PEG cerca di superare questo problema tenendo conto
sia del P/E attuale, sia della crescita attesa.

Sul P/E non ci sono problemi, il valore è pubblicato
da Yahoo! ma anche dai vari quotidiani finanziari e
da altri siti.

Un po' più difficile è reperire il tasso di crescita atteso,
che comunque anche quando è disponibile andrebbe
sempre verificato e nonostante questo resterebbe un
dato solo previsionale.

Yahoo! Finanza, nella sezione "Analyst estimates" che vedremo
nella prossima puntata del Master nella parte dedicata a
come usare Yahoo! Finanza, pubblica anche la crescita
attesa per i prossimi 5 anni, oltre a quella storica degli
ultimi 5 anni. Un investitore intelligente e prudente
dovrebbe selezionare, salvo casi particolari, la
minore tra le due valutazioni.

Più il PEG è basso, più è positivo per la società analizzata.

L'ideale sarebbe avere un PEG inferiore a 0,90.

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- Ed ora iniziamo a parlare di Watchlist

Una Watchlist è un elenco di società che, per caratteristiche
fondamentali si ritengono essere particolarmente interessanti.

Nella puntata precedente abbiamo descritto brevemente
cos'è e perché è utile una watchlist. Oggi vediamo
come gestirla.

Il primo passo è quello di inserire i titoli. Ogni volta
che avete trovato una società che, dopo la vostra analisi,
vi è risultata interessante, la inserite nella vostra watchlist
con il prezzo della giornata.

Una volata inserita, seguite la società per vedere se
nel tempo maturerà le caratteristiche in termini di
prezzo e andamento che vi aspettate da essa.

Ad esempio, è una splendida società che però costa
troppo? Mettendola in Watchlist potrete vedere se cala.
E' una società che vi sembra interessante ma nell'ultimo
anno è crollata e state aspettando di vedere se la
caduta si ferma e il titolo riparte? Con la Watchlist
potete farlo. E così via.

Dalla prossima settimana, inizieremo a
stilare una vera e completa Watchlist con tutti
i titoli sotto osservazione da parte di Francesco
Carla' per il nostro Premium "In Borsa con Carlà"
dedicato a Wall Street.

Una Watchlist che aggiorneremo
settimana dopo settimana.

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La società della settimana: Oplink

Analizziamo oggi una una small cap, Oplink
Communications (NASDAQ:OPLK).

Oplink realizza reti a fibre ottiche per il mercato
telefonico e ha i suoi maggiori concorrenti
in JDS Uniphase (NASDAQ:JDSU), Bookham
(NASDAQ:BKHM), Ciena (NASDAQ:CIEN), Avanex
(NASDAQ:AVNX).

Creata nel 1995 e diventata pubblica nel 2000,
Oplink era parte di una miriade di aziende tutte
create allo scopo, ossia fornire i componenti ottici
per creare le reti telefoniche a clienti come Alcatel
Lucent (NYSE:ALU) e Nortel (NYSE:NT).

Con cosi' tante aziende tutte nello stesso settore
la competizione sui prezzi e' stata feroce, cosi' i
prezzi sono crollati e a seguire i titoli e molte di
queste aziende sono andate in bancarotta.

Anche Oplink non ha vissuto bei momenti.
Il fatturato era triplicato dal 2000 al 2001, per poi
calare dell'80% nel 2002 quando cerco' una fusione
con Avanex, che venne pero' negata dagli stessi
azionisti che decisero di rimuovere il vecchio CEO
e riportare in sella l'attuale Joe Liu.

L'azienda si e' da questo momento stabilizzata, poiche'
malgrado il calo del fatturato di un altro 60% nel 2003,
e' infatti stata in grado di mantenere free cash flow
positivo, unica nel suo settore, e per nove trimestri il fatturato
e' cresciuto a doppia cifra mentre le spese sono rimaste fisse.

Negli ultimi nove trimestri era riuscita a far crescere
il fatturato ad un ritmo oltre il 50% per trimestre.

Al momento il titolo e' stato colpito dalle vendite
dopo l'acquisione di OCPI, altra azienda nel settore
delle fibre ottiche, che il mercato ha considerato
effettuata a prezzi troppo elevati.

OCPI infatti non sembrava essere un buon business al
momento dell'acquisto, perche' sia il fatturato che
i profitti erano in netto calo negli ultimi trimestri.

Abbiamo gia' scritto piu' volte come acquisizioni
in ambito industriale non sempre portino ai
risultati attesi ed inoltre in un settore cosi' competitivo,
e in cosi' rapido cambiamento, le acquisizioni sono molto
rischiose.

Si deve comprare la giusta tecnologia al momento
giusto.

Da questa fusione il management di Oplink si attende di
migliorare i margini della societa' acquisita, entro la fine
del 2008 e per farlo il management ha individuato 15
milioni di dollari in spese operative da poter
ridurre, con riduzioni di personale e completando
lo spostamento della manifattura in Cina con
iniziative che saranno completate entro Marzo 2008,
e che quindi vedranno risultati tangibili sul
trimestre che termina a Giugno 2008.

Acquisizione quindi che di sicuro andra' ad impattare
sui profitti nel breve periodo, anche se non sempre le
promesse sono state mantenute.

Nel 2004, il management annunciava di voler raggiungere
un margine lordo del 50% e fatturato annuale di almeno
80 milioni di dollari.

Il gross margin al 50% non e' stato mai raggiunto,
attestandosi "solo" intorno al 30%, tuttavia in tre anni
l'azienda e' stata in grado di superare il fatturato previsto
del 25%.

Ancora piu' interessante il fatto che l'incremento
delle vendite abbia portato ad un incremento ancora
maggiore di cash flow. Le spese operative si
sono infatti mantenute stabili, tra i 4.1 e 5.5
milioni, per quattro anni di fila, mentre, nello stesso
periodo il fatturato e' quadruplicato.

Malgrado il titolo sia piuttosto depresso l'azienda
sta migliorando i margini e ha un rapporto
enterprise value/free cash flow intorno a 8.

Questi multipli, inferiori a 10, si trovano di solito
solo in un mercato Orso e sono molto favorevoli
per l'Investitore quando il business sottostante
e' forte e in crescita, anche se parliamo di un titolo
con un enterprise value piuttosto basso, solo vicino a
80 milioni di dollari, e quindi decisamente volatile.

Infatti il titolo si e' quasi dimezzato in un anno, passando
da un massimo di 21.06 $ ai poco piu' dei 10$ attuali.

L'azienda ha in cassa 6,4 dollari per azione e nessun debito.

Quindi il titolo quota 1.5 volte il valore in cassa e 40
milioni sono stati spesi in un buyback, ossia acquisto di
azioni proprie.

I risultati dell'ultimo trimestre non sono tuttavia
stati eccellenti. Il fatturato e' stato minore del
previsto, causa l'incremento della competizione.

Il margine lordo e' stato del 23%, con un incremento
previsto nel prossimo trimestre di 2-3 punti, che
dovrebbe compensare la perdita nel fatturato.
Insomma il management si aspetta un miglioramento
nei profitti rispetto all'anno precedente.

Cio' indica, come abbiamo gia' detto, una maggiore
efficienza nelle operazioni.

Malgrado le pressioni della concorrenza, i margini
lordi sono comunque tra i migliori in tutto il settore.

Infatti il margine lordo sui dati annuali e' al 30%,
e con Avanex al 18% , Bookham al 14%,
Oplink perde solo rispetto a Ciena che vanta un gross
margin intorno al 45%, ma quando si tratta di operating
cash flow e free cash flow, il vincitore indiscusso e' Oplink.

Intanto il mese passato, un altro concorrente, JDS Uniphase
ha riportato il quarto trimestre consecutivo con free cash flow
positivo, mentre Oplink vanta free cash flow positivo da
12 trimestri consecutivi.

Questo puo' essere un segnale di come l'intero
mercato delle reti ottiche sia in trend positivo.

La stessa JDS, essendo l'unica public company
del settore con un bilancio in salute (con
1.2 miliardi di dollari in cassa) potrebbe
essere un potenziale acquirente di Oplink.

Uno dei rischi di un investimento in Oplink
e' la dipendenza del fatturato da alcuni grandi
clienti, Nortel, Huawei ed Ericsson (NASDAQ:ERIC), che
insieme costituiscono circa il 30% del fatturato, diviso
in parti uguali.

Inoltre, chiaramente le fortune del titolo sono
legate a quelle del settore e un altro rischio e' che
la strategia di crescita della societa', attualmente
finanziata dai soldi in cassa, vada proprio a diminuire
il cash totale e rendere quindi la crescita dell'azienda
dipendente quasi esclusivamente dalla crescita
del fatturato.

Riassumendo, la chiave nella corretta valutazione
sta nell'assumere che l'integrazione di OCPI avvenga
correttamente o meno.

Quindi potenzialmente il titolo potrebbe essere
sulle montagne russe almeno fino ai risultati
di Giugno 2008.

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- Test settimanale


Da questa seconda puntata, iniziamo anche a
presentare 5 domande, per lo più inerenti
all'edizione odierna (ma in futuro magari anche
inerenti ad edizioni passate), a cui voi iscritti
dovreste provare a rispondere. Scrivete le
vostre risposte su carta e su un foglio Word.
La prossima puntata, oltre a 5 nuove domande,
pubblicheremo delle possibili risposte alle
domande di oggi.

1 - Perché nell'analizzare una società il P/E,
pur importante, non dovrebbe essere preso
da solo come elemento discriminante e
cosa può significare un alto P/E?

2 - Quale è uno degli elementi più importanti
che ha permesso ai grandi investitori (Graham,
Buffett, ecc...) di accumulare grandi ricchezze?

3 - Perchè non si deve investire il denaro
che vi serve per vivere?

4 - Nel calcolo del PEG, quale tasso di
crescita andrebbe preso, quello storico
o quello prospettico?

5 - In una società come Optlink, è
positivo il fatto che il fatto venga,
per una porzione rilevante, da alcuni
grossi clienti?

Provate a rispondere a queste domande. La
prossima settimana pubblicheremo le risposte.

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Un caro saluto a tutti,

Vs. Finanza World & Francesco Carla'






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