di FinanzaWorld staff

Master Azionario America (IBCC) edizione 1 del 19 giugno 2008

del 19/06/2008 di FinanzaWorld staff

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Ogni settimana, per un intero semestre, tratteremo con la
supervisione e la direzione di Francesco Carla', i temi operativi
e strategici che riguardano l'investimento e che permettono
di diventare Investitori Attivi ed Indipendenti.

Per imparare ad investire da zero, ma anche per il perfezionamento.
Buona lettura.

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In questo numero:

**** Scegliere la banca per investire in Borsa
**** Corso Yahoo! Finance: Creare un portafoglio con Yahoo! Finance
**** Il Frullatore di Francesco Carlà: Enterprise Value e Free Cash Flow
**** Watchlist Wall Street: Cos'è e a cosa serve una Watchlist.
**** La società della settimana: BMC Software
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- Scegliere la banca per investire in Borsa

Il Conto Corrente è il servizio attraverso il quale
la banca si incarica di effettuare riscossioni
e pagamenti per conto del contraente, utilizzando
le somme depositate.
I conti correnti in Italia sono tra i più onerosi d'Europa.
Molti correntisti, trader e investitori italiani
hanno cercato di sfuggire dall'alveo dei
"soliti tartassati", passando dai conti correnti
tradizionali ai conti on-line, con i quali
si risparmia circa il 30%.

I conti on line sono conti telematici:
quasi tutte le operazioni si fanno via computer, decisamente
nulla a che fare col vecchio conto corrente bancario.
Questa tipologia di conti fu introdotta da
istituti sviluppatisi con la new economy, successivamente
anche le aziende di credito tradizionali, vista la crescente
domanda, si sono adeguate, creando parallelamente
ai conti correnti classici dei conti "fai da te" on-line.

Quindi sono due le forme principali di conti on line:

- conti correnti aperti in una banca "tradizionale",
che possono essere gestiti anche on line se si
sottoscrive il servizio di home banking;

- conti correnti delle "banche on line", che nascono
per essere usati via Internet, pur conservando la
possibilità di fruire di uno sportello "fisico"
per alcune operazioni.

Dati i minori costi di gestione del personale e delle
strutture, la seconda tipologia di conto, in genere,
offre maggiore convenienza.
Del resto, anche l'uso dell’home banking connesso
ad un conto corrente in una filiale tradizionale
permette di risparmiare, infatti un’operazione disposta
on line, generalmente, ha commissioni inferiori rispetto
alla stessa operazione effettuata allo sportello.

Il conto corrente on-line oltre a permettere un abbattimento
dei costi dà la comodità di avere una banca aperta h24.
Se si vuole dare un'occhiata agli acquisti fatti con il bancomat
o con la carta di credito, non si dovrà aspettare la fine del mese:
un clic del mouse e il gioco è fatto, apparirà una schermata con
gli ultimi movimenti sul conto corrente o con la carta di credito.
Ma non solo, si possono controllare le bollette in scadenza
che stanno per essere addebitate, gli stipendi ricevuti, gli
accrediti e molto altro.
Va ricordato, inoltre, che i conti bancari on-line, in genere
offrono tassi attivi veramente remunerativi, ancorati ai movimenti
dei tassi delle Banche Centrali.

Per aiutare i potenziali clienti nella
scelta del conto corrente, le Banche italiane
aderenti a PattiChiari hanno promosso l’iniziativa
"Conti correnti a confronto".
In questo modo si possono capire e confrontare per
caratteristiche, servizi e condizioni economiche
i diversi conti correnti.
Collegandosi al sito www.pattichiari.it,
si possono effettuare diverse ricerche ed operazioni come
ad esempio monitorare le banche più vicine al luogo preferito,
confrontare direttamente specifiche Banche, trovare e valutare
le banche che offrono conti correnti on line o tramite promotori
finanziari e molto altro.

I giornali spesso riportano notizie di hacker
che violano siti e dati personali.
Ultimamente si parla molto del phishing.
Si tratta di truffe, realizzate da pirati informatici
che "clonano" i siti originali di banche e mandano e-mail
con il link d'accesso alla pagina "clonata" della banca.
Seguendo il questi link si entra nella tana del lupo.
Scrivendo nella pagina clonata i codici personali si
consegna la macchina "chiavi in mano" al furfante di turno.
Se capita di ricevere richieste di codici personali
via posta elettronica non ci si deve far fregare:
le mail vanno cestinate ed eventualmente segnalate
all'istituto di credito.

La banca non fa mai richieste via mail di codici segreti.

Nelle tabelle in calce è possibile confrontare
alcune banche sulle condizioni offerte per conti on-line.


Fineco Sella Webank
NOME CONTO Fineco Trader Conto @ Me trading base
TASSO CREDITORE Fino al 3,50% lordo (BCE-0,25% su piu’ di €2000) Standard 0% Massimo 3,25% lordo con 75 operazioni 3,00% nel trimestre Massimo 3,25% 150 3,75% lordo fino €50.000
SPESE TENUTA CONTO €5,95 mensili azzerabili 0 0
MTA AZIONI 0,19% min €2,95 max €19 riducibili 0,17% min€2 max € 19,95 oppure fissa €8 0,22% min€6 max 24 fisso €12
MOT - obbligazioni 9€per eseguito MOT e EUROMOT 8,5 $ per eseguito + bolli MOT banca telefonica0,3% min €4 EUROMOT no commissioni solo imposta di bollo EUROMOT 0,22% min€6 max 24 fisso €12
XETRA 0,19% min €2,95 max €19 + €9 diritti fissi 0,16% min€2+ diritti fissi €9 per eseguito 0,1% min €11+€ 12 diritti fissi DAX 100
EURONEXT 0,19% min €2,95 max €19 + €9 diritti fissi 0,16% min€2+ diritti fissi €12 per eseguito 0,12% min €11+€ 12 diritti fissiCAC 40
NYSE-AMEX-NASDAQ 19$ fisso per eseguito con piano degressivo 0,16% min$12 0,1% min € 11 NASDAQ100 DJ 30
ETF 400 diversi ETF commissione max 19$/€ 0,17% min€2 max € 19,95 oppure fissa €8 ETF italiani 0,22% min€6 max 24 fisso €10
FONDI 1800 fondi di marche diverse- no load max€/$9 ad eseguito 232 disponibili 100 fondi diversi
NUMERO VERDE 800 92 92 92 800 142 142

800 060 070


Directa Intesa Trade IW Bank
NOME CONTO A condizioni fisse Intesa trade T3 fisso IW BASE
TASSO CREDITORE Non è banca 1,5% lordo 0% fino a 4,25% lordo *
SPESE TENUTA CONTO 0 €6,25 trimestrale 0
MTA AZIONI €5 a eseguito €12 commissione base 0,199% min 5 max €8 ad eseguito
MOT €6 ad eseguito Euromot €17Mot €12 0,199% min 5 max €8 ad eseguito
XETRA Exchange fee+clearing fee+ €4 fino a €50000 €20 commissione base 0,199% min 5 max €8 ad eseguito
EURONEXT non vengono trattate €20 commissione base 0,25% min €15
NYSE-AMEX-NASDAQ $9 fissi €20 no Amex commissione base €10 +€0,01 ad azione
ETF €5 o $9 €12 ETF italiani commissione base Commissioni in base al mercato
Fondi Solo BANCA INTESA 1600 fondi
Numero 011 530101 800 77 66 00 800 99 11 88

* soggetto al cambiamento dei tassi BCE

 

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Pillole: come usare Yahoo! Finance.

Per investire bene, è molto importante non solo avere
buone basi, ma anche avere gli strumenti adeguati.

Non è necessario, per questo, avere a disposizione piattaforme
particolarmente complesse e costose, ma è comunque importante
sapere usare almeno uno strumento semplice, il portale
Yahoo! Finance.

Puntata 1 - Creare un portafoglio con Yahoo! Finance

Qual è il miglior sito di finanza del mondo? Dipende dall'uso. Il miglior
sito per informarsi sugli investimenti, seguirli attentamente, e monitorare
i risultati, è certamente Yahoo! Finance.

Per esempio sapete come si crea un portafoglio su Yahoo?

Prima di tutto dovete registrarvi e creare una ID Yahoo. Se avete già
qualunque servizio del famoso portale, allora questa incombenza vi
viene risparmiata.
Altrimenti in pochi minuti potete registrarvi direttamente sulla home
page di Yahoo! Finance oppure, se volete farlo in italiano, su
quella di Yahoo! Finanza.

A questo punto cliccate create nella zona My portfolios > new portfolio.

Usate la prima delle 3 opzioni: Track a symbol Watchlist. Nello
spazio che si apre inserite i tickers, cioè i simboli con cui le società
sono riconosciute in borsa (per esempio VLO è il ticker di Valero
Energy, YHOO quello di Yahoo etc etc) e date un nome al vostro
portafoglio. Vero o virtuale che sia.

A questo punto cliccate finished. Il vostro portafoglio di base è
bello e creato.
Pochissimi minuti. Ma se volete metterci dentro altre informazioni, per esempio
i prezzi d'acquisto delle vostre azioni, cliccate sul nome del
portafoglio di nuovo
e poi cliccate edit.
Inserite quantità e prezzi et voilà: il gioco è fatto.

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- Un altro strumento fondamentale: Il Frullatore di Francesco Carlà.

Per selezionare le migliori società e stare invece lontani da
quelle meno attraenti, è particolarmente importante avere
un altro strumento fondamentale. Uno strumento capace di
mettere in evidenzia i punti di forza e di debolezza dei
titoli analizzati, in modo da poter scegliere nel modo migliore
e con meno margine di errore possibile.

Questo strumento è il Frullatore che presentiamo qui
di seguito:

-ev/fcf meglio se inferiore a 10

-peg meglio se inferiore a 0.90

-market capital meglio se tra 200k e 3 mb (euro)
-market capital meglio se tra 300k e 4 mb (dollari)

-rapporto tra market capital e fcflow inferiore al p/e

-insiders meglio se presenti ancora tra il 40 e il 60%

-p/e meglio se sotto il 13-15

-management conosciuto e affidabile e non esoso e durevole

-posizione di leadership su mercato e barriere ingresso concorrenza

-crescita profitti e ricavi 10% anno per prossimi 5 anni

-prodotti di nicchia in rapida espansione con bel margine

-tendenza alla globalita' del mercato e proteggibilita' del medesimo

-debito inferiore al 20% del patrimonio netto e meglio se zero

-bella cassa in grado di finanziare espansioni e ciclicita'

-poca ciclicita' del mercato e dei prodotti

-catalizzatore in vista ma non troppo noto per il timing di partenza

-dividendi e regolarita' dei medesimi negli ultimi 5/10 o piu' anni

-volumi di scambio medi negli ultimi 12 mesi

-Eps ultimi 12 mesi

Quando decidete di "frullare" una società, a fianco di ogni elemento
del Frullatore si scrive il risultato che si ottiene. Alla fine del Frullatore,
si scrive una conclusione tenendo presente i risultati di ogni elemento.

Ma cosa significano questi elementi? Anche qui, settimana per
settimana procederemo ad analizzare i vari punti. Iniziando dal primo.

EV/Fcf: si tratta del rapporto tra "Enterprise Value" e Free Cash Flow.
L'Enterprise Value è dato dalla somma tra il debito netto (debito
finanziario - cassa) più la capitalizzazione del mercato (prezzo delle
azioni x numero di azioni emesse). Questo valore simboleggia,
sostanzialmente, quanto dovrei pagare per acquistare l'intera
società e liberarla immediatamente dai debiti finanziari.

Il Free Cash Flow è invece la generazione di risorse finanziarie
che la società è in grado di realizzare, al netto delle risorse che
escono per effettuare gli investimenti necessari al mantenimento
ed espansione dell'attività (spesa capitale). Ciò che resta, cioè il
free cash flow, sono le risorse che sono disponibili per gli azionisti,
che possono quindi prelevarle o destinarle ad ulteriore espansione
(ad esempio acquisizioni di altre società).

Un valore inferiore a 10 è un valore molto positivo.

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- Ed ora iniziamo a parlare di Watchlist

Una Watchlist è un elenco di società che, per caratteristiche
fondamentali si ritengono essere particolarmente interessanti.

Come dice Warren Buffett, la differenza tra quella che è
semplicemente una buona società e quello che è invece un
buon investimento sta nel prezzo che si paga.

Questo significa che una società con buoni fondamentali
potrebbe "costare troppo" in un certo momento.

Una Watchlist ci permette di tenere traccia delle
società che in un dato momento ci sembrano particolarmente
buone, in modo da seguirne l'andamento, individuare
rapidamente i momenti di debolezza, che spesso,
se i fondamentali sono davvero buoni, rappresentano
importanti opportunità di acquisto.

Dopo questa breve introduzione, la prossima
settimana parleremo di come creare e gestire una
Watchlist e quindi, dal terzo numero, inizieremo a
stilare una vera e completa Watchlist con tutti
i titoli sotto osservazione da parte di Francesco
Carla' per il nostro Premium "In Borsa con Carlà"
dedicato a Wall Street.

Una Watchlist che aggiorneremo
settimana dopo settimana.

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La società della settimana: BMC Software

Dopo molta teoria, un po' di pratica.

Ogni settimana, daremo uno sguardo ad
alcune società che in passato sono state
analizzate dal team di Finanza World,
in modo da vedere come procedere
operativamente oppure per avere alcuni
spunti interessanti su singole società da
approfondire poi in seguito. L'Analisi
in questione fu realizzata a gennaio 2008.

Per l'analisi, abbiamo usato i parametri di screening
indicati in questa newsletter:
Come analizzare una societa' quotata in America.

Cliccando questo link avremo accesso alle Key Statistics di BMC:
http://finance.yahoo.com/q/ks?s=BMC

Iniziamo la valutazione con il calcolo del parametro
enterprise value to free cash flow, tenuto conto che i
valori citati sono riferiti al 18 dicembre scorso.

Leggiamo che la capitalizzazione di mercato e' di 6.80
miliardi di dollari mentre l'enterprise value (ossia
capitalizzazione + debiti - cassa) e' di 5.68 miliardi.

Primo dato, BMC e' una medium cap.

Di fatto non esiste una definizione univoca per micro,
small, medium e large cap, tuttavia la piu' accettata in
letteratura parla di micro cap per capitalizzazioni inferiori
ai 200 milioni, small cap per quelle tra 200 milioni e 1
miliardo di dollari, medium cap fino a 10 miliardi e oltre per
le large cap.

La valutazione di small, medium e large cap ha comunque
molto in comune, con alcune differenze che evidenzieremo nel
seguito della nostra analisi.

Per il valore del free cash flow, useremo il levered free cash
flow mostrato da Yahoo Finance, 309.41 milioni di dollari.

Calcoliamo quindi il valore di EV / FCF = 18.4 e che rappresenta
quanti anni sarebbero necessari per essere ripagati dell'investimento
nel titolo, se l'azienda continuasse ad accumulare flusso di cassa
allo stesso ritmo attuale.

Adesso verifichiamo le stime di crescita del fatturato e la
crescita passata e per farlo, clicchiamo sul link "Analyst
Estimates", sul lato sinistro della pagina.

Le ultime informazioni riportate "Growth Est" sono quelle che ci
interessano, in particolare i dati relativi ai prossimi 5 anni e
ai 5 anni precedenti.
I valori sono rispettivamente di 13.7% e 41.861%.

Ossia l'azienda ha incrementato i profitti degli ultimi 5 anni,
in media di quasi il 42% l'anno, mentre i dodici analisti che
seguono l'azienda prevedono una crescita del 13.7% del fatturato,
ogni anno per i prossimi 5 anni.

Ci aspettiamo comunque che l'azienda cresca e per valutare questo
potenziale di crescita usiamo il rapporto EV/FCF/G,
ossia il valore EV/FCF calcolato predentemente diviso per la
crescita stimata.

In realta' per calcolare l'ultimo rapporto potremmo usare sia la
crescita storica che la crescita stimata, tuttavia non essendo
possibile prevedere il futuro con certezza, un investitore cauto
userebbe il minore dei due valori.

Nel nostro caso abbiamo 18.4/13.7 = 1.3

Un valore minore di 0.60 indica un titolo sottovalutato ma non
rappresenta di per se un segnale di acquisto, poichè potrebbero
comunque esserci motivi validi alla base della scarsa valutazione
data al titolo.

Inoltre alcuni settori, come quello finanziario, sono storicamente
valutati a multipli bassi.

Un valore maggiore di 1.30 indica invece un titolo sopravvalutato
rispetto alle prospettive di crescita.

Come abbiamo gia' detto ogni investitore dovrebbe valutare
un'azienda in basa al flusso di cassa che riesce a generare
piuttosto che in base ai profitti.

Un buon modo per verificare la qualita' dei profitti generati e'
dividere il flusso di cassa operativo (operating cash flow)
per il profitto netto (net income). Il rapporto dovrebbe essere
almeno uguale ad 1, preferibilmente maggiore.

I valori per BMC sono: 656.1/262.1 milioni = 2.5

La crescita del fatturato e' l'indicatore piu' importante di un
business in crescita.

Tenete in considerazione che i profitti sono certamente importanti,
ma possono anche essere il risultato di tagli sulle spese piuttosto
che di aumento delle vendite.

Verifichiamo quindi la crescita del fatturato annuale di BMC e
per farlo clicchiamo sul link 'Income Statement' e qui scopriamo che
il fatturato e' indicato dal valore delle 'Total Revenue'.

La variazione in percentuale e' semplice da calcolare, dividiamo le
vendite dell'anno in corso per quelle dell'anno precedente e
sottraiamo uno.

Quindi, variazione 2007/2006 = 5.47%
variazione 2006/2005 = 2.42%

La crescita del fatturato e' quindi sicuramente contenuta, anche
se abbiamo visto in miglioramento nell'ultimo trimestre (+8%).

La crescita del fatturato e' importante soprattutto quando
ogni dollaro di fatturato si trasforma in profitto.

Probabilmente questo e' un passo che ha minor senso per
nuove aziende o small cap, ma essendo BMC un'azienda ormai matura
vogliamo verificare che sia abbastanza profittevole e quindi guardiamo
al margine lordo, sempre nella pagina 'Income Statement'.

Il margine lordo (gross margin) e' definito come il profitto
lordo (gross profit) diviso per il fatturato ed in questo caso
abbiamo:
gross profit = 1210.1 milioni
total revenue = 1580.4 milioni
gross margin = 76.6%

Cio' vuol dire che poco piu' del 23% del fatturato di BMC e' necessario
in spese per la realizzazione dei suoi prodotti o servizi.

Un gross margin oltre il 50% e' un dato sicuramente buono, ma di poca
importanza se l'azienda spende poi tutto in marketing, altre spese
operative e tasse.

Quindi il nostro prossimo obiettivo e' calcolare il margine netto
(net margin).

Possiamo ottenere direttamente il dato dalla pagina principale
delle Key Statistics, ma visto che siamo ancora su 'Income Statement'
andiamo a calcolarlo.

Il margine netto e' definito come il profitto netto diviso per il
fatturato che si traduce quindi in:
net income = 215.9 milioni
net margin = 13.7%

Il valore ottenuto andrebbe quindi verificato con quello medio del
settore in cui opera l'azienda, ma potrebbe essere utile anche
calcolare la variazione del net margin rispetto agli anni precedenti,
anche se generalmente un net margin superiore al 7% e' da considerare
positivo.

Tornando alla pagine delle 'Key Statistics' verifichiamo ora se
l'azienda ha debiti, tenendo presente che le aziende migliori hanno
pochi debiti e generano molta cassa ed in particolare il rapporto
Total Cash/Total Debt dovrebbe sempre essere maggiore di 1.5.

BMC non ha praticamente debiti e il rapporto cassa/debiti e' infatti
135.

Per concludere diamo un'occhiata al valore dell'Insider Ownership,
della cui importanza avevamo gia' discusso in una newslettera di
qualche tempo fa:
https://www.finanzaworld.it/content/read/8533/small-cap-assicurativa

Nel caso di BMC solo lo 0.5% delle azioni sul mercato e' posseduto
dai dirigenti dell'azienda.

Un dato di certo non ottimale ma abbastanza comune.

Riassumendo, abbiamo un titolo di certo non sottovalutato in base
al free cash flow, ma se l'azienda continuera' a migliorare i margini
a questi ritmi, anche la valutazione potra' diventare accettabile.

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