di Francesco Carlà

Il riepilogo della settimana in Italia del 12 novembre

del 12/11/2007 di Francesco Carlà

Sui mercati torna il brutto tempo. In Italia anche di piu'.

Dai titoli finanziari, travolti dalle cattive notizie
americane (con Citigroup in testa), ai titoli
energetici e industriali: poco o niente si salva.

E l'indice S&P MIB piomba a -9% nel 2007.

Ma come sempre in questi momenti, come lo
scorso agosto o lo scorso febbraio, sono il Metodo
e la pazienza che devono regnare nelle decisioni,
e non il panico, che rischia di far vendere titoli
che magari stanno solo riprendendo fiato.

Gli investimenti azionari sono maratone che
hanno inevitabili momenti di crisi. Lo sapete bene.

Vi raccomando di leggere con attenzione il mio
commento finale dopo le news ...


Ma ora vediamo insieme le notizie piu' importanti
e utili che riguardano le nostre societa':

-NEWS sensibili della settimana da Fw IBII staff

Enel: La societa' elettrica ha mostrato i dati dei primi
nove mesi del 2007, con ricavi a 28,8 miliardi di euro
in linea (+0,5%) con i ricavi dei nove mesi del 2006.
L'ebitda e' a quota 6,7 miliardi di euro, in aumento
soprattutto grazie alla crescita della Divisione Internazionale
(+41,5%), mentre l'ebit e' calato a 4,7 miliardi di euro
a causa del provento lordo generato nel 2006 dallo
scambio azionario del 30,97% del capitale di Wind
contro il 20,9% del capitale di Weather Investments.
Il risultato netto si e' fermato a quota 2,7 miliardi di euro,
in leggero aumento rispetto al 2006.
"Il buon andamento dei primi nove mesi dell'anno
conferma la previsione di risultati operativi per l'intero
2007 in crescita rispetto a quelli del 2006.
Significativo, fra gli altri, l'incremento dei risultati della
Divisione Internazionale che viene ampiamente rafforzata
dal successo dell'OPA su Endesa e dall'espansione in
Russia. Queste due operazioni completano, sostanzialmente,
l'internazionalizzazione di Enel, che ha raggiunto una
dimensione ottimale, diversificando e migliorando il mix
tecnologico e la presenza nei mercati europei e americani"
ha commentato l'amministratore delegato Fulvio Conti.
Buoni risultati ed ottimi dividendi dalla nostra Enel. Bene.

Eni: Il colosso elettrico, nell'ambito della riorganizzazione
del suo (basso) debito, ha lanciato con successo un'emissione
obbligazionaria a tasso fisso del valore nominale di 1 miliardo
di euro collocata sul mercato degli Eurobond.
Il prestito obbligazionario ha una durata di 10 anni e paga
una cedola annua del 4,75%.
Ricordiamo che il rating di Eni (rating) è Aa2 per Moody's e
AA per Standard&Poor's. Quindi molto buono e per questo
paghiamo interessi contenuti.

Emak: La nostra piccola multinazionale segue il mercato,
e di conseguenza perde terreno. Ma non crediamo ci
siano particolari motivazioni, se non un momentaccio dei
mercati.

Banco di Desio e Brianza:  La banca brianzola ha
chiuso i primi nove mesi dell'esercizio con un margine
di interesse pari a 171 milioni di euro, in crescita del
19,1% rispetto al 2006.
Le commissioni nette sono state pari a 62,8 milioni
e il margine di intermediazione si e' attestato a 236
milioni di euro. L'utile netto e' stato di 169 milioni di euro.
Risultati molto buoni e nessun accantonamento per
perdite su crediti.
Semplicemente perche' Banco di Desio non ha i problemi
delle grosse banche internazionali coi mutui subprimes.

Cattol Ass:  Brutta settimana quella passata per la nostra
assicurazione, che perde molto terreno ed entra in una
situazione in cui sara' il Metodo a deciderne le sorti.
Stiamo in guardia.

Danieli: Il nostro SuperTopVincitore non puo' nulla
contro il sentiment dei mercati, e si adegua scendendo
di prezzo. Cosa normale, visto quanto era salito recentemente.

Tenaris:  La multinazionale di Dalmine ha reso noto di
avere chiuso i primi nove mesi del 2007 con ricavi netti
saliti a 7,5 miliardi di dollari. L'Ebitda e' a quota 2,6 miliardi
e il risultato operativo a 2,2 miliardi di dollari.
L'utile netto del gruppo si e' fermato a 1,4 miliardi di dollari.
Nel corso dei primi nove mesi del 2007 l'indebitamento
finanziario netto e' aumentato di quasi un miliardo, in seguito
all'acquisizione di Hydril.
Il consiglio di amministrazione ha inoltre approvato un
acconto sui dividendi di 0,13 dollari per azione.
La cedola verra' staccata il 19 novembre 2007.

Brembo: Unico titolo che cresce in un mercato al ribasso.
Il motivo e' da ricercarsi nell'acquisto della Divisione Freni
di Hayes Lemmerz International. L'importo pagato per la
transazione e' di circa 58 milioni di dollari, senza accollo di debito.
E il mercato giudica positivamente l'affare.

Biesse: Come tutto il mercato, anche su Biesse fioccano le
vendite e il titolo perde quota.
Ma come sempre, calma e gesso quando i ribassi non sono
supportati da concreti peggioramenti del business.

Carraro: Anche il nostro piu' recente TopVincitore
perde colpi; come in agosto, e' il titolo piu' colpito,
ma non dimentichiamo che ci ha abituato a bei colpi
all'insu' e questo potrebbe solo essere un interessante
dip per incrementare. Ma su questo consultate il Metodo.


-Commento settimanale al portafoglio modello di IBII:
(by Francesco Carla')

Il 2007 rischia di passare alla storia finanziaria come un anno
davvero brutto per Piazza Affari e per il suo indice piu'
rappresentativo, cioe' l'S&P MIB.

Di sicuro quella appena trascorsa e' stata una
settimana pessima per la Borsa di Milano
e molto cattiva anche per IBII.

L'indice S&P MIB piomba davvero sotto zero,
a temperature sempre piu' rigide. Invece IBII
vede ridimensionarsi il suo fin qui ottimo 2007,
anche se il vantaggio sull'indice, cosa decisiva
sul breve, e ancora di piu' sul medio e lungo termine,
resta invariato e sensibile:

-2007
-IBII: +7%
-S&P MIB: -9%

-Totale dal 2 gennaio 2006 ad oggi:
IBII: +24%
S&P MIB: +7%

A questi risultati in meno di due anni,
vanno aggiunti i tanti dividendi portati
a casa e che potete leggere nella colonna
finale, sempre aggiornati.

Ma adesso vorrei riproporvi, e proporre
ai tantissimi nuovi abbonati di IBII,
un testo che ho scritto il 20 agosto scorso,
cioe' nel pieno della bufera mutui-subprimes.

Credo che sia utile anche oggi.

"Come sapete gia', e come continuero' a ripetervi instancabilmente
per anni e anni, (i Fwiani piu' fedeli sanno che lo faccio dal 1998
senza sosta), ragionare sul breve termine (giorni, settimane)
quando si investe, procura sempre una visione distorta
degli avvenimenti.

Distorta, inutile e pericolosa.

Per questo e' bene mettere subito le cose in una prospettiva
piu' seria e professionale:

IBII, anche dopo queste settimane di correzione, sta facendo,
nel 2007, molto molto meglio dell'indice S&P MIB della Borsa di Milano:


-2007
-IBII: +5%
-S&P MIB: -7%
(dati al 20 agosto 2007, nel frattempo IBII ha guadagnato
altri due punti positivi, e l'indice ne ha perso due in negativo ...)

Chi avesse investito sulla Borsa italiana usando per
esempio un ETF che replica l'indice, adesso sarebbe
sotto del 7% dall'inizio dell'anno, senza contare le commissioni.

Se invece avesse usato un fondo d'investimento,
sempre collegato all'indice S&P MIB, sarebbe
probabilmente sotto di oltre il 9%.

Le commissioni dei fondi sono molto piu' alte di quelle degli ETF.

Quindi IBII sta battendo l'indice di Milano 12 a 0.
(dopo meno di tre mesi, quindi il 12.11.2007, oggi,
il risultato del 2007 e' di 16 a 0 sempre per noi. Ecco
cosa intendo quando raccomando di mettere le cose
in prospettiva ... )

Un risultato davvero buono, visto che basta battere
l'indice, durante la maratona quindi in prospettiva
ventennale o trentennale, di uno o due
punti l'anno in media, per avere dei rendimenti del
proprio denaro di gran lunga maggiori di quelli che
gia' procurano gli indici azionari a lungo termine.

Non e' una speranza, e' una certezza.

Volete un esempio pratico? Di esempi del genere
ne ho fatti tantissimi in questi anni e gli abbonati
piu' recenti ad IBII sono caldamente invitati a leggerli,
se ne hanno il desiderio, nell'archivio esclusivo a
loro riservato sul sito di www.finanzaworld.it nella
zona premium di IBII.

Ma eccone un altro:

Un indice come l'S&P MIB porta a casa, in 30
anni, tra l'8 e il 10% medio annuale. Usiamo il 9%.

-100.000 euro investiti per 30 anni al 9% diventano: 1.326.767.

Dal gennaio 2006 IBII sta facendo circa il 15% su
base media annuale.

-100.000 euro investiti per 30 anni al 15% diventano: 6.621.177.

Oltre 5 milioni di euro in piu'. Capite la differenza enorme che fa?

Per questo basta battere l'indice di molti meno punti per ottenere
gia' un risultato eccellente.

-100.000 euro investiti per 30 anni all'12% diventano: 2.995.992.

Tre milioni di euro invece di un milione e trecentoventimila
da cui dovete dedurre la fortissima incidenza a lungo termine
dei costi del fondo indice che dovreste usare.

Vi prego di riflettere bene su queste considerazioni:
e' tutta qui la differenza tra un InvestitoreIntelligente
e chi invece finisce regolarmente nelle mani della finanza
barbara di questi tempi. E di sempre."


Ma intanto ecco il nostro portafoglio aggiornato:

-AspirantiVincitori
ENEL +21% ENI +8%
CATTOLICA -1%

-TopVincitori
DANIELI +300% BREMBO +42% BIESSE +71% EMAK +8%
TENARIS +3% BANCO DESIO +23% CARRARO +36%


-DIVIDENDI gia' pagati:
Enel: 2,8% + 6,3% +2,6%+3,5%+3%
Eni: 3% + 2,5%+2,4%+3%+2,5%
Emak: 3%
Finmeccanica: 1,5%
Vittoria Ass: 1,3%
Banco Desio: 1,43% + 1,3%+2%
Cattolica Ass: 3% +3,3%
Danieli: 1%
Recordati: 2,2%
Vianini Lavori: 1,5%
Benetton: 3%
Geox: 1%
Biesse: 1%+1%
Brembo: 2%



Arrivederci a lunedi' prossimo per
i commenti, i dati e le notizie sensibili,
e non perdete i nostri Alert.

Vs. Francesco Carla' & Finanza World.





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