di FinanzaWorld staff

Cambiamo mutuo?

del 7/11/2007 di FinanzaWorld staff
Gli effetti sui mutui italiani dello "sboom"
made in USA dei subprime comincia a farsi
sentire.

Trasmissioni televisive come "AnnoZero" hanno
affrontato di recente le traversie di una
coppia che non è in grado, anche a causa della
mancanza di un lavoro stabile e ben retribuito,
di mantener fede all'impegno della rata mensile
del mutuo a tasso variabile, divenuta troppo
onerosa.

La sirena ed il fascino dei mutui variabili con
rate iniziali spesso ridicolmente basse hanno
fatto presa su un numero altissimo di abbonati e,
potenza del marketing e del bombardamento
pubblicitario, acquistare casa è sembrato
sempre più facile negli anni scorsi.

Questo malgrado i prezzi elevati degli immobili
ed un sostanziale stallo negli stipendi dei
dipendenti.

Oggi, dopo un periodo di avvio con rate basse,
le rate dei mutui a tasso variabile cominciano
a lievitare incidendo non poco sulla "salute
economica" di famiglie intere.

Come aggiustare il tiro? Come correre ai ripari
per ovviare a questo problema?

Innanzitutto bisogna ricordare che il mutuo,
così come l'investimento od ogni altro aspetto
importante della nostra vita, va valutato ed
analizzato bene e a fondo, prima di ogni
decisione.

Farsi consigliare da esperti indipendenti ed
autonomi è importante, così come lo è esaminare
di persona tutte le varie possibili conseguenze.

In ogni caso c'è un vero e proprio boom di
richieste di sostituzione mutui da parte degli
italiani.

A settembre 2007 le sostituzioni
rappresentavano circa il 15% del mercato
totale, con un aumento, rispetto alla fine del
2006 (6%), di oltre il doppio.

Gli istituti bancari tendono ad accaparrarsi i
clienti di altre banche che oggi hanno
difficoltà facendo balenar loro la possibilità
di ridurre la rata mensile agendo sullo spread
(il differenziale rispetto al tasso Euribor,
che permette un guadagno alla banca)
diminuendolo drasticamente.

L'olandese ING DIRECT, pioniera nell'offerta di
mutui sostitutivi, studiati appositamente per
cambiare un prestito oggi non più conveniente e
poco competitivo, fa sapere che "[..] nel 2007
è stato registrato un vero e proprio boom di
richieste di sostituzione, che hanno raggiunto
complessivamente quota 50.000 in poco più di un
anno di vita del prodotto. E' proprio
dall'inizio di quest'anno infatti che si
concentrano circa il 74% delle richieste totali
di "rottamazione", che arrivano anche ai 2/3
delle richieste giornaliere, superando spesso
quelle di acquisto [..]".

Una direttiva comunitaria, non ancora applicata
in Italia, prevede la possibilità di cambiare
l'istituto bancario con la "portabilità del
mutuo" così come avviene con la portabilità del
numero di cellulare in caso di cambio
operatore: cambiano le condizioni economiche di
contratto, ma il numero è sempre lo stesso.

E' una prassi consolidata all'estero dove il
cambio della banca e la rinegoziazione del
mutuo non è un fatto eccezionale.

Avviene anche due o tre volte in una ventina
d'anni, favorendo il mercato e le migliori
offerte.

Attenzione però a non cadere dalla padella
alla brace.

In caso di cambio mutuo ci sono ostacoli e
spese che vanno valutati attentamente.

Ne elenchiamo solo alcuni:
- Penale di estinzione anticipata (dovuta
perchè si estingue anticipatamente il
contratto di mutuo);
- Spese notarili di sottoscrizione nuovo mutuo
(per effetto della mancata applicazione della
direttiva su citata è necessario infatti
ristipulare un nuovo contratto di mutuo
davanti ad un notaio);
- Spese di pratica e di perizia (a volte le
Banche applicano spese di questo tipo che
vanno chiarite anzi tempo).

Proprio per ovviare ad alcuni di questi
inconvenienti, ING Direct si offre di
rimborsare la penale di anticipata estinzione
in caso di mutuo sostitutivo.

Mancano comunque alcune caratteristiche
convenienti nei mutui italiani:
- Possibilità di pagamento rata con cadenza
quindicinale che farebbe "sentire molto meno"
il peso della rata e accorcerebbe il periodo
totale;
- calcolo del piano di ammortamento non con
"piano alla francese" che prevede nelle rate
di pagamento del mutuo una quota capitale
molto bassa nelle rate iniziali per poi
aumentare man mano che trascorre il tempo,
favorendo in questo modo il lievitare degli
interessi.

In ogni caso il cambio di un mutuo non è un
passo da fare alla leggera e va ponderato con
profonda attenzione.




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