C'è una sensazione di movimento e di voglia di
cambiare che anche le banche, idealmente
raffigurate come istituzioni granitiche e ancorate
al passato, stanno subendo.

La fidelizzazione dei clienti passa anche dal web
e la crescita online di una banca prevede diversi
modi di presentarsi.

Ultimamente sono molto numerosi gli spot
pubblicitari di banche che fanno capolino su
YouTube, e alcuni istituti, come Saxo Bank, banca
danese specializzata nel trading online, ha creato
su YouTube un canale in cui inserire i propri
video e raccogliere i migliori tra quelli caricati
dagli altri abbonati.

Il settore sembra dover ancora migliorare la
comprensione di come sfruttare le potenzialità di
questa forma di marketing digitale, e altre banche
internazionali non ancora organizzate con un loro
canale specifico, sono però presenti con una buona
selezione della propria pubblicità televisiva,
come ad per esempio, Barclay's, Ing Direct, La
Caixa.

Secondo Nielsen Online (uno dei maggiori istituti
di statistica relativa al web), YouTube
costituisce un'importante innovazione in termini
di presenza online per gli istituti finanziari.

La diffusione "virale" dei video ad opera degli
abbonati rappresenta sia un banco di prova per la
verifica di bontà degli spot, che un'opportunità
per rafforzare il brand.
 
Un'analisi particolare dei dati conferma che non
solo l'utenza digitalmente più evoluta accede a
YouTube, ma anche tra coloro che preferiscono i
brand tradizionali; YouTube si conferma ben
posizionato con circa un 30-40% dell'utenza dei
diversi siti delle principali banche italiane che  
visita il sito di video di Google.

Tra questi risultano essere gli abbonati di
UniCredit Banca (39% contro una media italiana del
24%), Intesa (33%) e Sanpaolo (30%).

Uno degli spot più visti è quello di Banca
Antonveneta dello scorso autunno che ad oggi è
stato visto circa 7.000 volte.

Riusciranno le banche a cogliere quest'occasione e
a "svecchiare" l'approccio al Simulmondo anche nei
fatti?