L'Austria e la ricerca
del 5/09/2007
di FinanzaWorld staff
Come fanno i paesi più piccoli a mantenere alti
i livelli di sviluppo in un mondo globalizzato
come il nostro?
L'Austria, non grande ma vivace paese
dell'europa moderna sembra avere la risposta a
questo quesito.
Il ministro della Scienza e Ricerca austriaco,
Johannes Hahn, ha dichiarato, in occasione
della firma del protocollo d´intesa
trilaterale tra l´Austria e i due più recenti
nuovi Stati membri dell´Ue, la Bulgaria e la
Romania che "[..] La cooperazione fra l´Europa
centrale e orientale non sarà mai
abbastanza[..]"
Il documento pone particolare attenzione sulla
collaborazione fra i tre paesi ed invita a una
più ampia collaborazione tra le università.
"[..] Considero la cooperazione con i nuovi
Stati membri dell´Ue una questione importante
e quale sede di attività scientifiche e di
ricerca, abbiamo bisogno di una solida rete
nell´Europa centrale e orientale [..]".
Oltre al suo omologo Bulgaro e Rumeno, il
ministro Hahn ha invitato in Austria i
ministri della Ricerca o segretari di Stato di
Repubblica Ceca, Slovenia, Ungheria,
Slovacchia, Polonia e Svizzera.
Secondo il ministro Hahn, per l´Austria è
importante avere vicini economicamente forti
che dispongano di risorse per la scienza e per
i progetti infrastrutturali.
Che non stia parlando dell'Italia è lampante e
palese e nel corso della riunione tenutasi a
Salisburgo, i ministri hanno inoltre discusso
sulla fuga dei cervelli esprimendo la speranza
che, attraverso l´apertura di importanti
infrastrutture nella regione, un maggior
numero di scienziati decida di trasferirsi
stabilmente in altri paesi.
E' fondamentale, anzi vitale fare in modo che
la ricerca si alimenti e si sviluppi se un
paese non vuole correre il rischio dell'eterna
dipendenza da altri.
Segnala questo articolo ad un amico