di FinanzaWorld staff

Movimenti di Borse

del 29/08/2007 di FinanzaWorld staff
I movimenti che caratterizzano le Borse di
questi giorni coinvolgono anche una sorta di
risiko speculativo sulle piattaforme di
contrattazione.

Dopo l'annuncio del Nasdaq di voler cedere la
partecipazione nel London Stock Exchange
(attualmente al 31%) si è creata una fila di
contendenti che vorrebbero mettere le mani
sull'appetitoso pacchetto azionario.

La mossa del Nasdaq, prevista dopo l'accordo
Londra-Milano e conseguente "annaquamento" del
suo potere in consiglio, libererebbe circa 1.6
miliardi di dollari da destinare
all'acquisizione di maggioranza in OMX,
piattaforma che riunisce le borse dei
principali paesi del Nord Europa, per la quale
è stata lanciata un'offerta di 3.7 miliardi di
dollari.

A rompere le uova nel paniere è intervenuta la
Borsa di Dubai che ha controrilanciato con 4
miliardi di dollari in contanti.

Mentre gli svedesi di OMX stanno a guardare le
cifre a 9 zeri che saettano sulle loro teste,
il CEO di Nasdaq, Bob Greifeld, si è trovato
costretto a recuperare liquidità cedendo la
quota in LSE.

Sembra quasi che alla city ci sia una fila di
contendenti tra i quali spiccano
Nyse-Euronext, la superborsa transatlantica
messa in piedi fra Parigi e New York, gli
australiani di Asx che affiancherebbero
Temasek, una finanziaria pubblica di Singapore
e la Deutsche Borse che in passato avevano
tentato la fusione con Euronext finita poi
sotto il controllo del Nyse.

Greifeld ha dichiarato di non volere cedere la
propria quota ad un avversario, o cordata di
avversari, che potrebbe divenire temibile.

Resta da vedere quali sono i proponimenti di
Clara Furse, il CEO di ferro dell'LSE che
finora è riuscita ad evitare la potente morsa
del Nasdaq, a far correre il titolo, a
mantenere l’autonomia di Londra e a farla
crescere con la mossa in territorio italiano.





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