di FinanzaWorld staff

Politica giapponese

del 9/08/2007 di FinanzaWorld staff
Il 29 luglio il Partito Liberal Democratico di
Shinzo Abe ha subito una sconfitta storica, dando,
per la prima volta in 50 anni la maggioranza della
Camera Alta e la sua Presidenza ad un
rappresentante del Partito Democratico, Satsuki Eda.

Ichiro Ozawa, leader del Partito Democratico uscito
vincente dalle consultazioni, si trova in una
situazione di empasse, poichè, pur pesantemente
sconfitto, Shinzo Abe non sembra affatto
intenzionato a lasciare la poltrona di premier.

Recenti sondaggi pongono al 22% l'apprezzamento
dell'operato del governo Abe. Un minimo storico che
non meraviglia visto che da Settembre 2006, quando
ha cominciato il suo operato, questo governo è
stato coinvolto in gaffe, più o meno gravi,
scandali che a giorni alterni hanno colpito o
questo o quel ministro.

L'ultimo colpo alla popolarità del governo è stato
inferto dalla recente ammissione dell'ente
pensionistico giapponese che ha dovuto ammettere di
aver perso qualcosa come 50 milioni di
registrazioni di contributi versati dai lavoratori.

La solida maggioranza che lo sostiene alla Camera
Bassa non sembra però risolvere il problema e ogni
disegno di legge avrà sicuramente vita tortuosa e
difficile grazie al partito di opposizione che
domina la Camera Alta.

Già il Partito Democratico si dice contro il
rinnovo dell'impegno nipponico in Iraq ed in
Afghanistan, che dovrà essere discusso a Settembre.

Forse la soluzione sarebbe l'indizione di elezioni
generali per quest'inverno o per la primavera del
prossimo anno, come viene proposto sempre più
insistentemente da più parti.

E' molto strano come la una situazione nipponica
abbia curiose somiglianze con la situazione
politica italiana.




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