di FinanzaWorld staff

Sony e le digitali difettose

del 3/08/2007 di FinanzaWorld staff
La Sony (NYSE:SNE) sta richiamando circa 350.000
fotocamere digitali della serie CyberShot DSC-T5
dai mercati USA, Europeo, Cinese e Giapponese.

Il portavoce della compagnia, Ryoko Takagi, ha
riferito anche che il problema, noto da subito
dopo l'uscita sul mercato del modello nel
settembre del 2005, riguarda la possibile
deformazione del case della macchina e che
potrebbe portare alla rottura del bordo con
conseguenti ferite e graffi alle mani degli
utilizzatori.

Dopo la crisi delle batterie per portatili che
esplodevano dell'autunno scorso, adesso il
colosso giapponese si trova a dover affrontare
una nuova campagna di richiamo dei propri prodotti.

Il problema in se non è paragonabile per gravità
e portata, ma è sinonimo di due elementi da non
sottovalutare.
1. Il livello qualitativo della produzione Sony
ha avuto dei problemi consistenti che sono
ricaduti sull'immagine della società, una volta
sinonimo di cura del dettaglio e di buona qualità
dei prodotti.
2. La società non si nasconde di fronte ai
problemi e quando si presentano li affronta anche
con campagne onerose e poco piacevoli, come
quelle del richiamo dei prodotti difettosi.

I maligni sostengono che, una volta evidenziato
il problema, la Sony non aveva altre possibilità
e soluzioni che questa, però bisogna anche
ammettere che l'ammissione di colpa non sempre è
riscontrabile in maniera chiara e netta sui
mercati.

Pagherà questo comportamento?




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