Giornata negativa per le Borse mondiali.

Ecco le chiusure delle principali Borse:

In Asia:
Nikkei -1.11%
Hang Seng -0.93%
BSE invariato.

In Europa:
DAX30 -1.80%
CAC40 -1.69%

In Italia:
SP/MIB -0.83%
MIBTEL -0.76%
AllSTAR -0.75%
MIDEX -0.74%

In America:
S&P 500 -0.86%
Il Dow Jones -0.83%
Nasdaq -1.30%
 
Rispettivamente,
sul Nyse e sul Nasdaq,
il 69% e il 66% dei titoli
hanno segnato un ribasso.

Ecco i dati economici attesi nella giornata di oggi:

Il rapporto semestrale di Bernanke
al Comitato Servizi Finanziari.

Licenze di costruzione Giugno  
valore atteso:1,490, valore precedente: Mln 1,520 Mln
 
Nuovi cantieri edili  Giugno  
valore atteso:1,450Mln,valore precedente:1,474 Mln 
Core CPI - defin. Giugno  
valore atteso:0.2%,valore precedente:0.1%
 
Prezzi al consumo (CPI)-Def. Giugno  
valore atteso:0.1%,valore precedente:0.7%

I dati trimestrali di:
Abbott Lab, IBM, JP Morgan, Pfizer,
Altria, eBay. 

Oggi, Bernanke ha presentato al Congresso
il rapporto del primo semestre
sulla politica monetaria.
Sostanzialmente non ha apportato
novità a quanto espresso
nei mesi precedenti.
E' stato stimato che nella seconda
metà dell'anno l'economia statunitense
dovrebbe procedere ad un passo più
sostenuto di quello del primo semestre.
Parallelamente ha ribadito che
l'inflazione resta la variabile
monitorata più attentamente.
Ha sottolineato la presenza di due
rischi prevalenti per l'economia.
Il primo è direttamente inerente
all'inflazione ed è connesso al
rincaro delle materie energetiche
e delle altre commodity che traslano
il loro aumento di prezzo su altri beni
e servizi, creando pressioni per una mossa
monetaria restrittiva da parte della Fed.
Il secondo rischio è legato alla bolla
immobiliare. Bernanke ha evidenziato
che la zavorra del settore edilizio
è più consistente di quanto fosse stato
precedentemente stimato e questa appesantirà
il sistema economico più del previsto.
Gli altri rischi, connessi alla diminuzione
degli inventari, la scarsa spesa del
settore difesa e l'emorragia della
bilancia commerciale stanno dando
segni di miglioramento.

Nel trimestre appena conclusosi
la Fed stima che l'economia
dovrebbe crescere del 3%.

Le proiezioni della Fed stimano una
crescita dell'economia tra il 2.25%
ed il 2.5% quest'anno.

Da notare che le precedenti proiezioni
erano orientate su un range del
2.5%-3%.

Per il prossimo anno, la crescita dovrebbe
attestarsi tra il 2.5% ed il 2.75%.

Anche in questo caso le stime sono
state riviste al ribasso.

L'inflazione "core" dovrebbe avere un
incremento annuo tra il 2% ed il 2.25%.

Qui va aperta una parentesi. Infatti,
se da un lato la Fed, come abbiamo detto
più volte, a differenza della BCE, usa
come principale indicatore l'inflazione
al netto delle componenti più volatili
quali energia ed alimentari, dall'altro
Bernanke ha evidenziato che i costi
energetici e delle commodity sono
un rischio per l'economia, proprio
alla luce della loro consistente
traslazione sui prezzi di molti
beni e servizi.
Come accennato in passato il
rincaro energetico può vanificare
la politica monetaria più restrittiva
ed intransigente, figuriamoci gli
effetti devastanti che avrebbe
su una politica monetaria miope,
che tende a monitorare solo
l'inflazione "core" in periodi
in cui i prezzi dell'energia
sono al galoppo.
Quindi, la politica monetaria
della Fed, ufficialmente,
con un occhio, baderà ai dati "core",
con l'altro sarà molto attenta al
dato assoluto dell'inflazione.

Infine, in merito al tasso di
disoccupazione, che attualmente
si è attestato al 4.5%, non
ci sono state variazioni
nella posizione della Fed,
che la stima in aumento al 4.75%.

Sul fronte dei dati macro,
in giornata, il Dipartimento
del Commercio ha reso noto che
nel mese di giugno i nuovi cantieri
edili hanno mostrato un rimbalzo dal
-2.1% del mese precedente, segnando un
aumento del 2.3%.
Le licenze di costruzione, che
sono un indicatore più attendibile
del precedente per il mercato immobiliare,
in quanto mostrano la dinamica dell'attività
futura, si sono attestate a 1,406 milioni,
dato inferiore alle stime di 1,480 milioni.

Il Dipartimento del Lavoro
ha comunicato che l'indice dei prezzi
al consumo (CPI), relativamente
al mese di giugno, ha avuto un
incremento dello  0.2%, maggiore
delle stime dello 0.1% e molto
al di sotto dell'aumento dello
0.7% del mese precedente.
Il dato "core" è stato
perfettamente in linea con
le attese degli analisti,
segnando un avanzamento dello 0.2%
portando il tasso annuale al 2.2%.

Ora, un'occhiata al fronte societario.
Gli earnings trimestrali.

IBM: +12%.
 
JP Morgan batte le stime degli analisti
segnando profitti in ascesa grazie
all'attività dell'investment banking.

Pfizer, la più grande casa farmaceutica
mondiale, ha avuto un calo degli utili
causato dalla competizione sui
farmaci generici, ha inoltre
comunicato l'intenzione di
effettuare un ulteriore
buyback per altri
5 miliardi di dollari.

Altria utili sono risultati
in calo per il costo straordinario
della chiusura di un impianto.
 
eBay:+50%

Sullo sfondo hanno tenuto banco
le preoccupazioni sul
mercato dei mutui immobiliari. 
Bear Stearns ha informato i propri clienti
che i due suoi hedge funds rimasti impantanati
nelle obbligazioni collegate ai mutui subprime
hanno polverizzato quasi tutte le risorse
che avevano investito.
In merito a questo tema, abbiamo
accennato più volte che uno scossone
non significa affatto crisi.

In netto rialzo i futures sul greggio.
I contratti di settembre e dicembre
segnano rispettivamente 75.36 e
74.6 dollari al barile.

I dati economici attesi nella giornata
di domani:

Sussidi di disoccupazione al 14/07  
valore atteso:310.000, valore precedente:308.000

  
Superindice Giugno  
valore atteso:-0.1%, valore precedente: 0.3%

  
Philadelphia Fed Luglio  
valore atteso:14.0, valore precedente: 18.0

Trimestrali Bank of America, Google,
Microsoft,Motorola e Honeywell.

Bernanke parlerà al Senato.