di FinanzaWorld staff

Alitalia, AirOne si ritira

del 18/07/2007 di FinanzaWorld staff
Nessun margine di negoziato, ma anche resistenze 
politiche al progetto: così Carlo Toto, patron di 
AirOne, motiva la rinuncia alla gara per la 
privatizzazione della compagnia di bandiera. 

Una decisione presa dopo aver ricevuto dal Ministero 
dell’Economia la versione finale del contratto 
d’acquisto, nel quale l’imprenditore abruzzese 
non avrebbe trovato adeguato riscontro alle sue 
osservazioni riguardanti tra l’altro esuberi, 
ristrutturazione di AZ Servizi e l’accordo delle 
sigle sindacali sul nuovo piano industriale. 

La presentazione delle offerte vincolanti è prevista 
per l’ormai prossimo 23 Luglio, ma ormai, salvo 
sorprese dell’ultima ora, nessuna offerta perverrà al 
Ministero in quanto uno dopo l’altro tutti i (pochi) 
soggetti rimasti in gara hanno abbandonato: prima la 
cordata TGP-Matlin Patterson-Mediobanca, poi 
Aeroflot-Unicredit ed infine, AirOne con IntesaSanPaolo 
come partner finanziario. 

Toto ha riferito ieri sera ai sindacati di una decisione 
presa a malincuore e non ha nascosto di aver percepito 
"resistenze" politiche al suo progetto, sia all’interno 
della maggioranza che dell’opposizione. 

La notizia ha immediatamente provocato reazioni politiche 
e sindacali: per Fini (AN) e Lupi di Forza Italia adesso 
Alitalia rischia di andare dritta verso il fallimento, 
mentre i sindacati parlano di scarsa flessibilità del 
Governo, imputando all’esecutivo Prodi la grave situazione 
di stallo in cui è finita la gara. 

Ancora nessun commento da Palazzo Chigi, al momento in cui 
scriviamo.




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