di FinanzaWorld staff

Guerra per il Wall Street Journal

dell' 11/07/2007 di FinanzaWorld staff
Il wall Street Journal non ha pace e la lotta per
la sua conquista prosegue senza tregua.

L'allettante offerta di 5 miliardi di dollari fatta
dal tycoon della comunicazione Rupert Murdoch,
dapprima è stata rifiutata strenuamente dalla
famiglia Bancroft padrona del gruppo Dow Jones
(NYSE:DJ) da oltre 120 anni.

Poi, piano piano, quella cifra a tanti zeri ha
cominciato a fare breccia in un granitico no,
portando ad una contrattazione dapprima reticente
ed ora aperta.

A questo punto i concorrenti di Murdoch si sono
fatti avanti e risulta che a breve Ron Burkle, il
re dei supermercati di Los Angeles e Brad
Greenspan, facente parte del Board di Dow Jones &
Co., proporranno un'offerta in grado di battere
quella del padrone di News Corporation (NYSE:NWS).

Questa battaglia distrae dall'argomento principale:
il controllo delle notizie finanziarie.

Dopo la cessione di Reuters (LONDRA:RTR) al gruppo
canadese Thomson (NYSE:TOC), il WSJ rimane uno dei
pochi concorrenti disponibili, un altro è
Bloomberg, che abbia una voce influente nel mondo
dell'informazione finanziaria mondiale.

Perchè Murdoch vuole arrivare al WSJ?

Le chiavi di lettura possibili sono diverse e
potenzialmente tutte valide.

Certo è che per la diversificazione dell'offerta
dei media Murdoch è carente proprio nel settore
finanziario e il WSJ è forse uno dei pochissimi
protagonisti che offre i propri servizi online
quasi esclusivamente a pagamento con un buon
successo.

E perchè un big degli alimentari come Ronald
Burkle, grande amico dell'ex presidente Clinton,
vuole arrivare nei media?

Le riflessioni sono aperte mentre la guerra
continua.





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