di FinanzaWorld staff

Wall Street pesante per subprime e earnings

del 10/07/2007 di FinanzaWorld staff

Chiusura negativa per Wall Street.
Dow Jones -1.09%
Nasdaq -0.87%.

Sul Nyse il 80% dei titoli ha
segnato un ribasso, sul Nasdaq il 72%.

 

Oggi,il Dipartimento del Commercio
ha comunicato che nel mese di maggio
le scorte di magazzino all'ingrosso
hanno avuto un incremento pari allo 0.5%.
Il dato è stato superiore alle
aspettative degli analisti che si
attendevano un aumento dello 0.4%.

 

Bernanke, in un discorso preparato per
l'Ufficio nazionale di ricerca economica
a Cambridge, nel Massachusetts, ha
espresso un certo ottimismo in merito
all'impatto delle variazioni dei
prezzi di energia ed alimentari
sui prezzi degli altri beni.

 

Ha evidenziato che attualmente l'inflazione
è meno soggetta, rispetto al passato,
alle oscillazioni delle componenti più
volatili quali energia ed alimentari.

 

Bernanke, dunque, conferma la tradizionale
pratica della Fed di tenere maggiormente
in considerazione le cifre dell'inflazione 'core'
( al netto delle componenti più volatili,
quali energia ed alimentari)
nel fissare la politica monetaria.

 

Tuttavia, una parte degli economisti
non concorda con questa pratica,
specie in casi, come quello attuale,
in cui si assiste a persistenti aumenti
dei prezzi di alimentari ed energia.

 

Contrariamente alla Fed, che guarda
principalmente l’inflazione inerziale,
la Bce valuta l'aumento del costo della
vita nel suo insieme ed è sempre pronta ad
intervenire a fronte di aumenti consistenti
del greggio.

 

 


Sono state diverse le componenti che hanno
spinto al ribasso i Listini
americani.

 

Le principali:
Sul fronte retail Home Depot Inc,
Sears Holdings Corp., hanno rivisto
in ribasso le stime degli utili
del secondo trimestre.
Anche il Bilancio Fiscale di Alcoa
ha in parte deluso gli investitori.
A questi outlook piuttosto grigi, si
è aggiunto che l’agenzia S&P sta
valutando la possibilità di
tagliare il rating di oltre 600
categorie di bond del comparto subprime
per un ammontare pari
a 12 miliardi di dollari.

 

La revisione al ribasso degli utili
del retail e il deteriorarsi della
capacità di pagamento dei creditori
meno affidabili, che si riscontra in
un possibile abbassamento del rating di
600 categorie di bond, ha indotto gli
operatori a dubitare della resilienza
dei consumi americani al dissesto
del mercato immobiliare.

 

Tuttavia, i dati macroeconomici usciti fino
ad ora mostrano un buon andamento dei
consumi.
Maggiori informazioni si avranno
venerdì con l'uscita del dato sulle
vendite al dettaglio di giugno.
Il valore atteso è di un incremento
nullo rispetto a quello dell'1.4% del
mese di maggio.

 


In rialzo i futures sul greggio.
I contratti di settembre e
dicembre segnano rispettivamente
73.03$ e 73.31$ al barile.

 

 


 





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