di FinanzaWorld staff

Quest'estate tutti in camping

del 2/07/2007 di FinanzaWorld staff
Inizia l'estate e sembra aumentare la domanda
per campeggi e villaggi turistici.

Secondo una ricerca condotta da FAITA
FederCamping, le stime si attestano su un
aumento del già positivo bilancio dello scorso
anno (+3%).

Se il maercato confermerà questo dato, a fine
stagione si registreranno 120mila nuovi arrivi
per 2 milioni di ulteriori presenze.

Crescerà così il numero degli amanti della
natura e del verde che nel 2006 avevano
raggiunto gli 8 milioni di turisti per oltre
65 milioni di presenze.

Il dato assume particolare interesse se si
considera l’andamento storico della domanda
nei campeggi e villaggi turistici italiani:
nel ’59 si registravano 4 milioni di presenze
(di cui solo 400.000 italiane), ma, già
vent’anni dopo, nel 1979, gli amanti del verde
facevano registrare 35 milioni di presenze (e
per l’esattezza, 15 milioni stranieri e 20
milioni italiani, con una crescita
esponenziale di questi ultimi).

Trend pienamente confermato nel 2000, quando
si sono registrati 61 milioni di presenze, di
cui più della metà italiani (circa 35 milioni).

La tendenza delle famiglie di vacanzieri "open
air" è quella di cercare camping rispettosi
del verde e sensibili alle tematiche ecologiche.

Sono, infatti, circa 1/3 del totale le aziende
che si stanno dotando di pannelli solari o di
sistemi fotovoltaici e attivano la raccolta
differenziata, la pulizia degli arenili, la
tutela e protezione del territorio.

Caratteristica questa apprezzata in particolar
modo dagli ospiti stranieri i quali
prediligono, ancor più degli italiani, la cura
del verde, il rispetto per la natura e
mostrano profondo interesse e viva curiosità
nei confronti del territorio.

Gli italiani risultano, invece, più attratti
dalle forme di animazione nel senso più ampio
del termine ed è anche per quasto che sono
sempre più numerosi i campeggi che, oltre ai
classici servizi di intrattenimento, offrono
nuovi servizi (piscina, equitazione, mountain
bike, surf, corsi enogastronomici) per
fidelizzare la propria clientela.

La spesa media pro capite dovrebbe attestarsi
a poco meno di 40 euro al giorno poiché i
prezzi sono rimasti sostanzialmente invariati
rispetto al 2006, ma è sempre più sentita
l’esigenza, infatti, di garantire agli ospiti
un buon rapporto qualità/prezzo (grazie anche
al crescente numero di prenotazioni
elettroniche che consente di abbattere i costi).




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