di FinanzaWorld staff

Energia libera?

del 2/07/2007 di FinanzaWorld staff
Da ieri è possibile, anche per le famiglie
italiane, cambiare il fornitore dell'energia
elettrica, abbandonando quindi Enel.

Con questa possibilità, già in essere per le
imprese dal 1 luglio 2004, si è calcolato un
potenziale risparmio all'anno di 1,2 miliardi di
euro.

La cessazione di un monopolio di fatto, ha
portato alla gara per i prezzi più bassi e, anche
se solo il 25% delle imprese ha cambiato gestore,
le potenzialità di miglioramento in un settore di
grossi consumatori (circa 2,5 Gwh di energia
elettrica consumata all'anno), sono molto elevate.

Le imprese con consumi annui inferiori ai 300.000
Kwh (il 70% solo a Milano) non scegliendo di
cambiare rinuncia ad un risparmio che si aggira
intorno al 3-4% annui.

Questi numeri, dedotti da una ricerca della
Camera di Commercio di Milano, evidenziano
comunque che il mercato vincolato è ancora il
padrone del settore e le imprese, ma da oggi le
famiglie, non hanno ancora valutato seriamente la
possibilità di cambiare e risparmiare.

"[..] In una economia sempre più internazionale e
tecnologicamente avanzata il costo energetico
rappresenta un fattore importante di
competitività [..]" ha ricordato Carlo Sangalli,
presidente della Camera di commercio di Milano.

Come reagiranno le famiglie quando finora le
imprese non sembrano aver approfittato della
cessazione di un monopolio?




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