di FinanzaWorld staff

Almunia e il DPEF

del 2/07/2007 di FinanzaWorld staff
Joaquin Almunia il commissario europeo per gli
Affari economici e monetari, esaminando il
Documento di Programmazione Economica e
Finanziaria made in Italy, prende positivamente
nota del fatto che il Governo intende mantenere
l'impegno perchè il disavanzo si muova
chiaramente sotto il 3% di Pil nel 2007, dal 4.4%
nel 2006.

Questo rappresenta un miglioramento significativo
durante gli ultimi due anni, soprattutto in un
contesto di crescita più dinamica che riflette
anche le misure approvate.

Tuttavia, il commissario Almunia critica ed
esprime una profonda preoccupazione per il
rallentamento della riduzione del livello di
debito pubblico, ancora significativamente sopra
il 100% di Pil.

I pagamenti d´interesse su questo debito,
corrispondenti a 68 miliardi di euro nel 2006,
assorbono quasi 5 punti del prodotto interno
lordo italiano, un importo doppio rispetto alla
quota d'investimento pubblico, bloccando risorse
che altrimenti potrebbero essere utilizzate più
produttivamente.

Un ritmo lento nella riduzione del debito è
inoltre molto negativo per le future generazioni,
che dovranno affrontare una pressione crescente
sui bilanci proveniente dall'invecchiamento della
popolazione.

Insomma poco o niente di nuovo sotto il sole.




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