Chiusura sostanzialmente
sulla parità per Wall Street.

Dow Jones -0.04%
Nasdaq -0.07%.

Sul Nyse il 56% dei titoli
ha segnato un rialzo, sul
Nasdaq il 51%.

Oggi, il Fomc (Federal Open Market Committee),
con votazione unanime, ha mantenuto il tasso
d'interesse interbarcanrio al 5.25%.

Il documento ufficiale della
Fed prende atto della crescita
molto contenuta del primo trimestre,
causata dal dissesto del mercato immobiliare.

Inoltre, si evidenzia, che
i fondamentali economici rimangono
positivi per i trimestri a venire
e che ci si aspetta una discreta
espansione nei prossimi trimestri.

Sul fronte inflazionistico, il
Fomc, pur constatando che negli ultimi mesi,
l'inflazione "core",
che esclude prodotti alimentari ed energetici,
ha dato cenni di rallentamento, evidenzia che
le pressioni inflative permangono.

Il comunicato si chiude
sottolineando che le
prossime mosse della Fed
si baseranno sulle dinamiche
dell'inflazione e della crescita.

Va notato che nel documento ufficiale,
pur mettendo l'accento sull'inflazione,
in merito alle pressioni inflazionistiche,
non è stato più usato l'aggettivo "elevated".

Il Dipartimento del Commercio, nella
giornata odierna, ha reso noti i
dati definitivi sul Pil statunitense.
La stima precedente aveva indicato una
crescita per il primo trimestre pari
allo 0.6%, il dato definitivo è
stato dello 0.7%, contro le attese
di un valore dello 0.8%.

Si conferma, quindi, la frenata
dell'economia dal 2,5% dell'ultimo
quarto del 2006.

In rialzo i dati sull'inflazione.
L'indice "core" dei prezzi al consumo,
in aumento rispetto al precedente 2.2%,
ha segnato un incremento pari al 2.4%.

Anche il deflatore, dato dal rapporto
tra Pil a prezzi correnti e quello a prezzi
costanti,è stato superiore dello 0.2%
rispetto a quanto stimato ed atteso dagli operatori,
segnando il 4.2%.

Ricordiamo che l'Ipc comprende i beni importati,
mentre il deflatore solo i beni nazionali.
Inoltre l'Ipc è ponderato su un paniere ristretto,
mentre il deflatore ha per pesi tutte le quantità prodotte.

Infine, il Dipartimento del Lavoro ha
comunicato che nella settimana conclusasi
il 23 giugno, si è registrata una diminuzione
delle richieste di sussidi di disoccupazione
rispetto alla settimana precedente.
Il valore odierno è stato pari a
315.000 richieste, contro le 326.000
della settimana precedente.

L'economia a stelle e strisce sta
attraversando mesi molto delicati.
Lo spettro della recessione non
si è affatto smaterializzato e al
contempo l'inflazione è persistente.
I Servizi, i Consumi, il mercato del lavoro
e un trend di risanamento del disavanzo
commerciale costituiscono le
ancore di salvezza per l'economia americana.
Bernanke, nella sua immobilità
(è l'ottava volta consecutiva
che lascia invariato il costo del danaro)
si sta "muovendo" decisamente bene.
Posta la resistenza delle variabili
sopra citate, l'incognita maggiore resta
il mercato immobiliare che da mesi segna
volumi e prezzi in caduta libera
senza trovare un pavimento
su cui rimbalzare e quindi
stabilizzarsi.
Inoltre, il mercato del lavoro,
se da un lato è un'ancora di salvezza,
dall'altro è una delle componenti che lega
e legherà le mani a Bernanke per un taglio dei tassi
insieme alla dinamica dei prezzi delle materie energetiche.

In rialzo i futures sul greggio,
che segnano rispettivamente, per
i mesi di luglio e agosto,
69.64 e 69.92 dollari
al barile.

Ecco i dati economici attesi nella giornata di domani:

Reddito personale Maggio  
valore atteso: 0.6%, precedente: -0.1%
 

Spese al consumo Maggio  
valore atteso:0.7%, precedente: 0.5% 
 

Chicago PMI Giugno  
valore atteso:58.0, precedente: 61.7  

Spese per le costruzioni Maggio  
valore atteso:0.2%, precedente: 0.1%  

Fiducia Michigan-Def. Giugno  
valore atteso:84.0, precedente: 83.7