di FinanzaWorld staff

Wall Street, ancora ondivaga e nervosa, chiude in calo

del 26/06/2007 di FinanzaWorld staff

Wall Street chiude nuovamente in calo.


Dow Jones -0.11%
Nasdaq -0.22%.

 

Sul Nyse il 61% dei titoli ha
segnato un ribasso, sul
Nasdaq il 47%.

 

Anche oggi ha prevalso la volatilità.
Come ieri, gli Indici hanno rotto
più volte la parità sia in rialzo
che in ribasso.

 

Non si attenuano le ansie e i timori
di analisti e money manager sui futuri
sviluppi del mercato dei subprime,
dopo il collasso dei due hedge funds
gestiti da Bear Stearns.

 

Il Conference Board, nella giornata
di oggi, ha comunicato
che la fiducia dei consumatori,
nel mese di giugno, è scesa
a 103.9 punti, contro i 106
attesi dagli analisti e i
108 di maggio. Il dato
segna così il minimo da
10 mesi.


 

Il Dipartimento del Commercio
ha reso noto che le vendite di
nuove case, il mese scorso,
si sono attestate a
915.000 unita', segnando
un calo dell'1.6% e deludendo
le attese degli operatori di un
valore di 925.000 unita'.
(dati annualizzati e destagionalizzati)
L'invenduto ammonta a 
536.000 unità, in calo dell'1.1%.
L'offerta da smaltire si attesta
ora a 7.1 mesi.

 

 

La Bank for International Settlements,
(la Banca centrale delle Banche Centrali)
nella sua relazione annuale, ha
espresso una visione piuttosto
incoraggiante sulla futura crescita mondiale.
In particolare ha sottolineato che, pur
in rallentamento, la congiuntura continuerà
ad esser positiva.
Tuttavia ha posto l'accento su alcune criticità.
Tra le principali evidenziate, risultano:

 

- il rallentamento più marcato del
  previsto del mercato immobiliare
  statunitense e una solidità ancora non
  completamente certa dei consumi in Europa e in Asia,
  aree che comunque paiono avere, rispetto agli anni
  passati, una crescita più spinta
  da componenti endogene che da fattori esterni.

 

- L'inflazione connessa ai prezzi al consumo
  non del tutto sotto controllo nelle
  maggiori aree economiche.

 

- Una compressione della liquidità
  sui Mercati Finanziari in connessione
  agli eventuali aumenti dei tassi volti a
  contenere le spinte inflazionistiche.


- Le valutazioni degli assets, che attualmente
  stanno scontando unicamente lo scenario più
  ottimista di tutti quelli ipotizzabili.

 


In calo i futures sul greggio.
I contratti di luglio e agosto
segnano rispettivamente
67.84$ e 68.34$ al barile.

 


Domani è atteso il dato sugli ordini di
beni durevoli di maggio.

Valore atteso:-1.0%, precedente:+0.8%





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