di FinanzaWorld staff

Wall Street, preda dell'emotività, chiude in rosso

del 25/06/2007 di FinanzaWorld staff

Wall Street, dopo una partenza positiva,
chiude in calo.

 

Dow Jones -0.06%
Nasdaq -0.47%.

 

Sul Nyse il 71% dei titoli ha
segnato un ribasso, sul
Nasdaq il 45%.

 

L'andamento altalenante della Borsa è
stato dovuto a una serie di componenti
che hanno aumentato l'incertezza
sull'outlook economico-finanziario.

 

Il Dipartimento del Commercio ha reso
noto il dato sulle vendite di
case esistenti.
A maggio, le vendite hanno toccato
il minimo da quattro anni, registrando un
calo dello 0,3%.

 

Lo stock di case invendute è aumentato del
5% toccando i 4.43 milioni, equivalenti a
un'offerta che necessita di 8.9 mesi per
esse smaltita. Un dato così negativo non
si registrava da circa 15 anni.
Il prezzo medio di vendita ha segnato il
decimo calo consecutivo e si è
attestato a 223.700 dollari, pari
ad un calo su base mensile del 2.1%.

 

Parallelamente a questi dati,
fino a metà seduta, i mercati hanno
messo a segno un progresso significativo,
a causa della momentanea diminuzione
del prezzo del greggio (al di sotto dei 68$)
dovuto alla fine dello sciopero indetto
dai sindacati nigeriani.

 

Il Mercato è avanzato per qualche ora,
poichè il dissesto dell'immobiliare e
il connesso rallentamento generale
dell'economia da una parte
e un ridimensionamento del prezzo
del petrolio e quindi una minore
pressione inflazionistica dall'altra,
rendevano scontato che la decisione della Fed,
che si riunirà mercoledì e giovedì,
sarebbe stata per un mantenimento dei
tassi ai livelli attuali.

 

Poi però, il petrolio ha rialzato la testa,
chiudendo a 69,13 dollari al barile, in calo
di un solo centesimo. Così, è venuto meno uno
dei presupposti degli acquisti precedenti.
Svanita l'idea di un naturale contenimento delle
spinte inflattive e di un mantenimento dei tassi
ai livelli attuali per i mesi a venire, c'è stato
un effetto domino sulle aspettative negative.

 


Infatti, all'incertezza sulla dinamica dell'inflazione
e dei tassi, gli operatori hanno immediatamente
collegato quella sul comparto finanziario,
che già nella scorsa settimana aveva messo
in apprensione i Mercati con la
notizia che due hedge funds gestiti
da Bear Stearns, impantanatisi nei
mutui subprime, erano sull'orlo
del baratro.

 

L'insieme di queste componenti ha
fatto da catalizzatore per un altro
sell-off.

 

I Mercati non amano l'incertezza e
appena questa si presenta, scattano
immediate le prese di beneficio.

 

Nel complesso, i dati sull'immobiliare
confermano che il comparto è ancora
al centro della turbolenza e una sua
stabilizzazione è ancora lontana.
Le pressioni inflazionistiche delle materie
energetiche permangono.
Come detto più volte, al momento
Bernanke ha le mani legate, non
può toccare i tassi. L'esito di
una mossa di questo tipo
sarebbe assai incerto.

 

Le criticità del comparto finanziario,
nonostante l'apprensione di una
parte del Mercato, allo stato attuale,
sono ancora sotto controllo e ben
gestibili con un'opportuna
cooperazione delle Banche d'Affari.

 


I futures sul greggio chiudono in lieve calo.
I contratti di agosto e settembre segnano
rispettivamente 68.95 e 69.56
dollari al barile.

 

 

I dati attesi nella giornata di domani:

Indice manifatturiero di Richmond di giugno
valore atteso: -8,00, precedente: -10,00
 
 
Vendita di nuove case (m/m) a maggio
valore atteso:-5,70%, precedente:+16,20%


Vendita di nuove case (Mln/anno) a maggio
valore atteso: 0,93 Mln,precedente:0,98 Mln


Fiducia dei consumatori a giugno
valore atteso:105,50, precedente:108,00
 

 


 

 

 





Segnala questo articolo ad un amico



Navigazione suppletiva

Per avere i migliori e piu' aggiornati consigli vi invitiamo a visitare le pagine seguenti: