di FinanzaWorld staff

Wall Street, Bernanke e miraggi

del 5/06/2007 di FinanzaWorld staff

Chiusura in rosso per Wall Street.
Dow Jones -0.59%
Nasdaq -0.07%.

 

 

Sul Nyse il 74% dei titoli
ha segnato un ribasso, sul
Nasdaq il 63%.

 

 

Stamane è stato emblematico l'andamento
contrastato della Borsa cinese.
All'apertura delle Borse europee, in Cina gli
Indici riservati agli investitori
stranieri(tipo B) mettevano a segno un
rialzo superiore al 2%, mentre gli Indici
riservati agli investitori domestici (tipo A)
segnavano un calo del 3%.
Le valutazioni aziendali da parte
degli investitori domestici e stranieri
sono state per molti mesi contrastanti e
continuano ad esserlo tutt'ora. Gli Indici
riservati ai residenti, negli scorsi mesi,
hanno corso molto di più di quelli, sostanzialmente
speculari, riservati ai non residenti.
Questo, come già detto, è stato dovuto alla
alla scarsità di forme d'investimento e allocazione
dei risparmi in Cina.

 

 

Le ripercussioni economiche di una eventuale
"drammatica correzione" delle Borse cinesi sono
al momento trascurabili. Infatti, l'eventuale ribasso non inciderà
su un'economia che vive di esportazioni e ha
una scarsa domanda interna. Semmai, problemi
economici in Cina si avrebbero nel caso di
una drastica frenata dei consumi degli U.S.A.
e di altri paesi importatori dei prodotti
del Celeste Impero.

 


 
Negli U.S.A. l'Institute for Supply Management ha
comunicato che nel mese di maggio l'indice Ism non
manifatturiero ha registrato un rialzo
pari a 59,7, dato che ha battuto le
aspettative di 55,8.
Si ricorda che un valore superiore a 50 indica espansione,
mentre inferiore una contrazione.
I servizi, che rappresentano più di tre quarti
dell'economia a stelle e strisce, sono una delle
due ancore di salvezza degli U.S.A., e
stanno resistendo al rallentamento
generale dell'economia.

 

 

Il presidente della Fed
ha affermato che l'economia Usa,
nei prossimi mesi, crescerà
ad un ritmo moderato.
Tuttavia ha sottolineato che l'inflazione "core",
cioè depurata dalle componenti alimentari ed energetiche,
è tutt'altro che domata, anzi potrebbe non rallentare affatto.
Infine, Bernanke ha evidenziato che il dissesto del
mercato immobiliare, che zavorra l'economia,
durerà più a lungo di quanto fosse
stato valutato precedentemente.

 

 

Sostanzialmente Bernanke non ha
detto nulla di nuovo. La reazione
di Wall Street è principalmente
dovuta al fatto che una parte degli
operatori internalizzavano già
nei corsi azionari un taglio dei tassi.
Si ribadisce, come detto più volte,
che vedevano un miraggio.
Ancora sono troppe le variabili
disallineate per una mossa  di
politica monetaria espansiva.

 

 

In ribasso i futures sul greggio.
I contratti di luglio e agosto
segnano rispettivamente
65.6$ e 66.72$ al barile.

 

 

Domani è atteso il dato definitivo sulla produttività.
Valore atteso:1.0%, dato della valutazione "avanzata":1.7%.
Il dato sarà rilevante per comprendere
le dinamiche future dell'inflazione "core".





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