di FinanzaWorld staff

Murdoch lo squalo azzanna la carta..

del 4/05/2007 di FinanzaWorld staff

L'integrazione fra media tradizionali 

ed il digitale sta diventando un must e 

di questo si è accorto anche Rupert 

Murdoch che si è lanciato all'assalto  

del prestigioso Wall Street Journal. 


A suon di miliardi di dollari il magnate

australiano sta cercando di scalare

la vetta del mitico giornale

finanziario.


La famiglia proprietaria ha per ora

opposto un netto rifiuto, ma è 

palese che non siano sufficienti

un marchio prestigioso e 2 milioni

di copie vendute al giorno per 

sopravvivere agli eventi e ai 

nuovi media che pressano sempre

più per un cambiamento ed

un ammodernamento di pensiero,

rispetto al tradizionale giornale

cartaceo.


Malgrado la recente acquisizione

di MarketWatch, un sito Internet

leader in valutazione economiche,

per la "modica" spesa di 500

milioni di dollari, il WSJ si è accorto

che la sfida oggi è un'altra:

riuscire a monetizzare in 

pubblicità mirata lo straordinario

potenziale di un content d'eccezione,

e che non basta comprare un sito

per diventare un digital media.


Adesso, dopo aver gettato un masso

enorme nelle acque stagnanti dell'editoria, 

Murdoch sta a vedere, sperando che

non intervengano fattori esterni come

temibili concorrenti (Google o Microsoft

in testa), che hanno conoscenza e 

tecnica adatta per poter utilizzare 

gli enormi contenuti del WSJ, oltre

ad una liquidità invidiabile.

 



Domani uscirà uno special sul Tfr,
se ne parla molto e ovunque, ma alle volte
vengono tralasciati aspetti importanti,
che se non considerati a dovere,
possono lasciare un segno
indelebile sullo standard
di vita futuro. 





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