di FinanzaWorld staff

Wall Street chiude in rosso

del 30/04/2007 di FinanzaWorld staff

Chiusura negativa per Wall Street.
Dow Jones -0,44%
Nasdaq -1,23%.

 

Sul Nyse il 25% dei titoli
ha segnato un rialzo, sul
Nasdaq il 28%.

 


Ecco i dati macroeconomici usciti in giornata:
  
Reddito personale di marzo
Valore:0.7%, Valore atteso:0.5%, rivisto da 0.6%

Spese al consumo di marzo
Valore:0.3%, Valore atteso:0.5%, rivisto da 0.6%

Indice core dei prezzi al consumo a marzo
Valore:0.0%, , Valore atteso:0.1%

Spese per le costruzioni di marzo
Valore:0.2%, Valore atteso:0.3%, rivisto da 0.3%
 
Chicago PMI di aprile Attuale
Valore:52.9, Valore atteso:55.0

 

Il Dipartimento del Commercio Usa
ha rivisto in aumento allo 0,7% la lettura
di febbraio dei redditi personali, mentre
è risultato inferiore alle attese il livello
delle spese al consumo.
Il tasso di risparmio personale è aumentato
a -0,8% dal -1,2% di febbraio.

 

L'indice dei prezzi al consumo core, cioè
escludendo i beni energetici e alimentari,
dopo il +0,3% in febbraio,
a marzo, è rimasto invariato.
L'indice generale è aumentato dello 0,3%,
rispetto alle attese del +0,5%.
Rispetto a dodici mesi fa, l'indice
generale ha avuto un aumento del 2,4%,
il core del 2,1%.

 

Le spese per le costruzioni a marzo hanno
avuto un progresso dello 0,2%, leggermente
sotto le aspettative.
Il ramo dell'edilizia non residenziale privata
ha avuto un rialzo del 2,4%.

 


Le stime sui prezzi da un lato rassicurano sul
fronte inflazione, dall'altro, se letti
insieme ai redditi personali e alle
spese al consumo, invitano a qualche
riflessione.
Dai dati, sembra che gli americani
abbiano leggermente spostato le proprie
preferenze tra consumo e risparmio, o meglio,
indebitamento.
Tutto ciò si traduce in una minore pressione
sui prezzi dei beni di consumo e quindi
sull'inflazione.
Quindi da un lato la minore spinta inflazionistica
rassicura, dall'altro il lieve spostamento
di preferenze dei consumatori americani
dai consumi al risparmio (leggasi minore
indebitamento),merita d'esser monitorato, poichè i
consumi reggono i due terzi dell'economia Usa.

 

Venerdì, i dati sul Pil indicavano che
le spese per consumi erano aumentate
al tasso annuo del 3,8%, leggermente
in calo dal 4,2% dell'ultimo quarto.
Inoltre, il dato sulla fiducia dei consumatori
dell'Università del Michigan di aprile, è risultato
in rialzo a 87 punti rispetto agli 85,3 attesi.

 

Indebolimento dei consumi e aumento del
risparmio da una parte e fiducia dei
consumatori in rialzo dall'altra, paiono
dati parzialmente in contrasto tra loro.


Un quadro più chiaro sul sentiment e
sul livello dei consumi futuro, si
potrà avere con il dato sulla
produttività del primo trimestre e
del livello della disoccupazione,
che usciranno in settimana.

 

 

I futures sul greggio arretrano,
i contratti di giugno e luglio
segnano rispettivamente
65,62$ e 67,08$ al barile.

 

 


Sabato prossimo uscirà uno special sul Tfr,
se ne parla molto e ovunque, ma alle volte
vengono tralasciati aspetti importanti,
che se non considerati a dovere,
possono lasciare un segno
indelebile sullo standard
di vita futuro.

 





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