di FinanzaWorld staff

Software Indiano? Si, grazie!

del 30/04/2007 di FinanzaWorld staff

La produzione di software nella patra
di Gandhi, trova terreno fertile.

Diverse società come la Tata Consultancy,
Infosys, Wipro Ltd., Satyam Computer 
Services Ltd. e HCL Technologies Ltd.,
hanno raggiunto globalmente un
profitto netto di 3 miliardi di dollari,
con un incremento del 47% rispetto
allo stesso periodo dell'anno scorso.

Le vendite sono cresciute del 41,6%,
sempre globalmente, raggiungendo un
valore di 13,6 miliardi di dollari.

Numeri pesanti ed importanti
che sembrano non subire influenze
dal ristagnante mercato USA e
dalla forza che la rupia sta
dimostrando nei confronti
del biglietto verde.

Diverse società occidentali
si rivolgono alla forza lavoro
a basso costo della penisola
indiana per attività anche di
alto livello come call center
specialistici e sviluppo di
soluzioni e progetti software.

La crescita di questa realtà
porta ad effetti curiosi, come quello
che spinge le società come la
Tata a ricorrere a dipendenti
stranieri per circa il 3% della
forza lavoro.

Le tendenze protezionistiche
USA che vorrebbero meno
spostamento di attività in
altri paesi come l'India o la
Cina per rafforzare il mercato
del lavoro interno, per ora
non sembrano spaventare
queste vivacissime realtà.

"In fondo," afferma uno dei
dirigenti "e' il prezzo da pagare
per la globalizzazione".





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