di FinanzaWorld staff

L'energia? Le suore la coltivano

del 2/04/2007 di FinanzaWorld staff

All'Equatore il giorno è lungo quanto
la notte.

"Non sussiste l'energia elettrica nazionale
e nelle città qui intorno, i quotidiani
blackout posso durare anche otto ore.
Ma non nel nostro convento. Noi, l'energia
ce la coltiviamo nel nostro giardino"
spiega la sorella Kaja.

Ebbene sì, il convento delle sorelle
Vicenziane a Mbinga, un villaggio
nella foresta tropicale nel lontano
Mozambico, possiede qualche ettaro
di terra coltivata.

Jatropha Curcas è il nome della pianta
che le sorelle coltivano e che potrebbe
mutare la difficile situazione dell'Africa.

La chiesa, inoltre, è dotata di un gigantesco
pannello solare che fornisce energia
durante il giorno, mentre, per ottenere
l'energia quando il sole tramonta, ci pensa
un generatore diesel che dal prossimo anno
dovrebbe andare a Jatropha.

"Gli esperimenti li abbiamo già fatti: basta
spremere i semi della pianta per ottenere
un olio che, semplicemente filtrato, mette
in moto il generatore di elettricità a
meraviglia. E pure rispettando l'ambiente"
spiega Kaja.

La Jatropha, inoltre, ha bisogno di pochissima
acqua, le sue foglie proteggono il terreno
dalla desertificazione e inoltre, se piantata
a poca distanza l'una dall'altra, crea una protezione
dal passaggio degli animali.

L'Energiebau, azienda tedesca, Livinius
Manyanga, esperto di meccanica, e le
sorelle Vicenziane hanno contribuito
notevolmente a questo progetto e, fra poco
più di un mese, si incontreranno a Harvard
dove è convocata la cerimonia Roy Family
Award for Environmental Partnership, premio
destinato a chi si distingue nei progetti
di energia alternativa.

Naturalmente il premio per il miglior
protagonista sarà destinato alla Jatropha che
potrebbe salvare quei Paesi da una situazione
che fino a poco tempo fa sembrava una
"mission impossible".





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