di FinanzaWorld staff

Enel e il risiko energetico

del 23/03/2007 di FinanzaWorld staff

Enel ha comunicato stamani di essere
in trattativa con la spagnola Acciona per
lanciare un'opa sul 100% di Endesa,
primo operatore spagnolo nel settore dell’elettricità.
L'operazione avverrebbe sotto la guida
del gruppo di costruzioni spagnolo Acciona.

Endesa è già cinta d’assedio da mesi dalla tedesca
E.On, che oltre ad essere una delle più rilevanti
società europee in campo energetico, è anche uno
dei maggiori investitori al mondo nel settore.
La società tedesca negli ultimi anni ha espanso
la propria attività attraverso partecipazioni e fusioni
in Svezia, Regno Unito, USA, Europa centrale e Russia,
dove possiede una partecipazione nella società
monopolista del gas russo Gazprom.

Nella penisola iberica il 25% del capitale di una
società quotata è il limite oltre al quale bisogna
lanciare l’opa.
A seguito del blitz delle scorse settimane,
Enel è divenuta il primo socio di Endesa col 24,99%.
Acciona è il secondo azionista dopo Enel in Endesa con il 21%.

Le leggi spagnole non permettono il lancio di altre
offerte mentre è in corso quella di E.On,
che si chiude il 29 marzo.
L' eventuale Opa Enel-Acciona dovrebbe concretizzarsi
a settembre nel caso in cui all'Opa in corso da 41 miliardi
di euro di E.On non aderisse il 50% del capitale di Endesa.
L'opa italo-spagnola dovrebbe esser migliore
di quella di E.on valutando Endesa
tra i 42,3 e i 44,3 miliardi.

L'azione di  Enel è in linea con la strategia
di espansione del gruppo, peraltro analoga a quella
condotta dal colosso tedesco.
Vi sono consistenti sinergie nelle cordate per
le infrastrutture ed in altre attività caratteristiche
sia con Endesa che Acciona. 
Enel oltre ad aver fatto un’operazione strategicamente
rilevante per il suo business di lungo periodo, reduce
dall’esperienza avuta con Gaz de France, ha anche
operato una mossa tatticamente vincente nel breve
periodo sia per quanto concerne il timing che per
il prezzo della scalata (39 euro).
In quest’operazione, la società italiana,
ha approfittato di una correzione molto forte dei mercati,
inoltre va detto che Mediobanca e Ubs nelle retrovie le
hanno fornito un’ottima assistenza.

Ma E.on non è ancora fuori gioco.   
E.on che ha dimostrato di possedere nel corso
di questi anni una notevole capacità strategica,
studiando a tavolino acquisizioni e fusioni in
tutta Europa e non solo, avrà anche le capacità
tattiche per difendersi dalla rapida ed
inaspettata mossa italiana?
Enel che vuole collaborare con gli spagnoli a progetti
congiunti di sviluppo sia in Europa che in Nord Africa, 
ha vinto numerose battaglie, alcune forse decisive,
ma i tedeschi potrebbero non mollare
la presa e ritirarsi, che armi hanno ancora in serbo
per vincere questa guerra di mercato?


 


Domani uscirà nella sezione FinanzaWorldNews uno special
che farà un check-up completo sullo stato di
salute dell'economia statunitense
e dei suoi talloni d'Achille: mutui subprime e bolla mattonata.





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