di FinanzaWorld staff

Lo studio della Atman Project sullo S&P/Mib

del 23/03/2007 di FinanzaWorld staff

Le aziende sono soggetti che operano
in un ambiente sociale.
Non si limitano solo all'erogazione
di prodotti e servizi.
Attività che possono sembrare non strettamente
legate al loro business, hanno notevoli
ripercussioni sia sociali che aziendali.

Basti pensare alle ricadute socialmente negative
dell'inquinamento, all'uso non ecocompatibile
delle risorse naturali.

Ci sono aziende sensibili a questi problemi e
ad altri ancora, che tengono conto degli aspetti
di carattere sociale ed ambientale connessi
direttamente e indirettamente alla loro attività.

Oggi, aspetti e responsabilità di natura etica si traducono
sempre più spesso in maggiore competitività, qualità
e trasparenza delle imprese.
Un'azienda non veicola solo prodotti,
ma anche valori sociali.

Un recente studio della società di consulenza
Atman Project, svolto osservando i siti internet delle
40 aziende che fanno parte dell'indice S&P/MIB,
ha evidenziato che solo il 50% di esse dà risalto
alle attività di responsabilità sociale.

Il Presidente della Atman, Francesco Zanotti,
fa notare che un atteggiamento di questo tipo
mostra che la metà del campione giudica la
Corporate Social Responsibility (CSR) una
questione secondaria.

Comportamenti poco etici, si
traducono in un'immagine complessivamente
negativa dell'azienda che li pone in essere
e dimostrano la sua scarsa capacità di dialogo
con l'ambiente circostante.

Ma il successo o l'insuccesso nel "fare impresa" dipende
dalla capacità di inviare e percepire i messaggi
di una società sempre più attenta e dinamica.

Una grande ampiezza relazionale,
cioè la percezione e riconoscimento dei vari attori
politici, finanziari ed economici e la
la predisposizione a considerare gli
intersessi ed istanze da loro avanzati,
come risorse e non come problemi è,
in un panorama globalizzato come oggi,
un notevole vantaggio competitivo per un'impresa.

Ad una scarsa etica, il mercato risponde,
sempre più frequentemente negli ultimi anni,
con una penalizzazione del business.

L'indagine, inoltre, rileva che solo il
55% del campione rende disponibile il bilancio
sociale on-line e addirittura nemmeno un'azienda,
rende pubblico il suo piano sociale.
Eppure il web è il modo più semplice, economico
e diretto di comunicare.

Le aziende, oltre ad essere più sensibili ai
problemi sociali si devono attivare per una diffusione
più chiara e ampia dei loro impegni.
Come ha sottolineato Zanotti in una recente intervista:
"una rappresentazione organica e pubblicamente accessibile
delle attività sociali dovrebbe essere il primo
passo per garantirne il successo".

Purtroppo, da quanto emerge dall'indagine
svolta dalla Atman Project,
solo una parte del management italiano ha recepito
l'importanza dei valori sociali e la necessità di
un'adeguata comunicazione di essi.

La Atman Project svolgerà in merito a questo tema, un'analisi
sulle aziende di ben nove borse mondiali.
Sarà interessante seguire gli sviluppi
che avrà quest'indagine nel panorama internazionale.

 

 

 

Domani uscirà nella sezione FinanzaWorldNews uno special
che farà un check-up completo sullo stato di
salute dell'economia statunitense
e dei suoi talloni d'Achille: mutui subprime e bolla mattonata.





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