Sulla scia di Wall Street
le principali borse asiatiche
segnano buoni guadagni.

Tokyo + 1,49%
Hong Kong +0,59%
Bombay  + 2,41%

Le borse europee presentano un
avvio all'insegna degli acquisti,
i rialzi per i principali indici
sono tutti superiori al punto percentuale.

Il rally di chiusura di ieri a
Wall Street si è basato sul commento
della Fed che descrive l'economia americana
ancora in crescita, seppur in rallentamento,
e sull'aspettativa degli investitori
su un possibile taglio dei tassi in un
fururo non troppo lontano.

La Fed è stata comunque chiara nel
sottolineare che è necessario
tenere sotto controllo l'inflazione,
che con l'esclusione di componenti più
volatili, quali energia e alimentari, è stata
in gennaio, del 2,3% contro il 2%
giudicato compatibile con la crescita.

La politica monetaria americana,
consapevole dei problemi inerenti
bolla mattonata e mutui subprime,
rimane in merito all'inflazione
data-dependent e confida in una
crescita moderata.

Oltreoceano nel pomeriggio
verranno diffusi i dati settimanli
sui sussidi di disoccupazione.

Di minore importanza sarà la
pubblicazione del
leading indicator di febbraio
Questo superindice è la sintesi di
tutti gli indicatori usciti nel
periodo indicato.
Non fornisce una chiave di lettura e
di previsione dell'economia
molto attendibile.
Storicamente infatti, ha predetto
9 delle 6 recessioni.

Domani un possibile market mover
sarà il dato sulla vendita delle case esistenti
nel mese di febbraio.

Sabato uscirà nella sezione FinanzaWorldNews uno special
che farà un check-up completo sullo stato di
salute dell'economia statunitense
e dei suoi talloni d'Achille: mutui subprime e bolla mattonata.