di FinanzaWorld staff

La galassia di Tronchetti Provera

del 19/03/2007 di FinanzaWorld staff

 

Telecom Italia è il leader italiano nel ramo delle telecomunicazioni.

Dopo la privatizzazione del 1997, si successero al suo controllo un gruppo con capofila gli Agnelli, successivamente la Olivetti, fino ad arrivare al 2001, anno in cui venne passato il testimone a  Tronchetti Provera e Benetton.

Allo stato attuale Telecom è l’anello finale di un intreccio azionario assai complesso.

Al vertice vi è Marco Tronchetti Provera che controlla il 52% di Camfin, questa a sua volta deteniene il 25,5% di Pirelli, che ha l’80% di Olimpia, che a sua volta possiede il 18% di Telecom Italia.

Lungo questa catena verticale vi è la partecipazione più o meno consistente di importanti banche italiane.

I vantaggi di un sistema a matrioska, così delineato, sono notevoli.

Infatti, a parità di capitale proprio investito nella holding, più sono i livelli del gruppo, minore è il capitale di rischio necessario a Tronchetti Provera per controllare il tutto.

Vediamo la tabella:

 

Società

Capitale proprio investito da Tronchetti-Provera

Capitale controllato conferito da terzi

CAMFIN

52%

48%

PIRELLI

25,5%  x 52%= 13,3%

86,7%

OLIMPIA

80% x 13,3% = 10,6%

89,4%

TELECOM

18% x 10,6% =   1,9%

98,1%

 

Balza agli occhi il fatto che Tronchetti Provera, rischiando di suo l’1,9%, riesce a controllare di fatto il 18% di Telecom ed il 98% del capitale conferito da terzi, considerando i vari livelli della matrioska.

Demoltiplica il rischio e moltiplica il potere di controllo.

 

Ma vi è anche un’altra considerazione da fare su questo sistema di controllo integrato: il massimo dell’utile per chi ne è al vertice non coincide con la crescita di Telecom, bensì con quella di Camfin. Tutto ciò può realizzarsi solo rendendo massimi i dividendi ai vari livelli fino a Camfin.

Agli azionisti piacciono i dividendi,  mentre i manager vorrebbero sempre tenere tutti gli utili in azienda per autofinanziare la crescita. Puntare a rendere massimi i dividendi, può svuotare un’azienda della linfa vitale necessaria per crescere, internamente o attraverso acquisizioni.  

 

Allo stato attuale la decisione di Tronchetti Provera di cedere il suo controllo del 18% di Telecom è in una fase di stasi.

Non appare ancora chiaro né l’acquirente, né la cifra che verrà sborsata, né quale società trarrà i maggiori benefici da tale operazione. Comunque vadano le cose Camfin ci  guadagnerà.





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