di Francesco Carlà

Mai sulla carta di credito

del 10/11/2006 di Francesco Carlà

Sono uno di quelli che usano molto il Web. Da un po'
di mesi continuavo a cercare l'offerta migliore per infilare,
nel mio pc portatile, una di quelle schede
wireless che permettono di collegarsi ad Internet
dovunque ci sia campo per i cellulari.

Finalmente la trovo. Ecco la promozione giusta:
me la cavo con una ventina di euro al mese e qualche
altro euro per la rateizzazione del costo della scheda.
In cambio mi mandano su Internet dappertutto e posso
usare fino a 500 mega di traffico. È tutto compreso.

"In effetti è una bella offerta: la scheda costa
centinaia di euro, ma così invece la paghi a rate
e nemmeno te ne accorgi. In più i 500 mega
di navigazione sono sufficienti per trenta giorni
e il mese dopo ricominciano da zero. Perfetto."

Perfetto? Mica tanto.

Una simpatica caratteristica di questo contratto è
quella di essere, obbligatoriamente, collegato ad una
vostra carta di credito.

"Beh, ma la carta di credito è solo un sistema di pagamento come un altro, no?"

No. È un sistema di pagamento che quasi sempre
non potete bloccare, qualunque cosa succeda. E sentite
un po' cosa può, per esempio, succedere. Mi accaduto,
nei mesi di luglio e di agosto, di usare il mio pc con la
scheda della promozione per dare
un'occhiata alle Borse e alla posta elettronica.

Un piccolo traffico: molto meno di 500 mega in un
mese che comunque controllavo a vista con l'apposito sito
Web del gestore.

A settembre mi è arrivata la bolletta di quel bimestre.
Invece dei sessanta euro che mi aspettavo di
spendere, indovinate cosa c'era scritto in fondo alla fattura?
6.278 euro e 66 centesimi.

"Va bene, ma si saranno sicuramente sbagliati."

Infatti. Ma il problema è che, siccome l'offerta era
collegata alla carta di credito, il 'sistema di pagamento
come un altro', la mia banca era obbligata ad addebitarmi
l'importo e poi stava a me discutermela con il gestore.

Invece, se avessi ricevuto una mazzata simile con un
normale bollettino di pagamento, avrei potuto tenermi
i soldi mentre protestavo. Una differenza mica da poco.

Ho fatto subito due cose: la prima è stata revocare
ogni genere di addebito automatico sulla mia carta
di credito. La seconda, contestare la fattura pazza,
che infatti il gestore prima mi ha addebitato e poche
ore dopo mi ha cancellato.

I soldi danno la felicità, se non ve li tolgono
in automatico dalla vostra carta di credito.





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