di Francesco Carlà

InvestitoreIntelligente 10

dell' 11/02/2005 di Francesco Carlà

Questo numero di InvestitoreIntelligente contiene:

1 La guida agli investimenti di Francesco Carla';
2 Il portafoglio modello:
+52% +14% +11% +9% +6% +5% +4% +4% -1.70% -4%
3 Il Metodo di gestione portafoglio;
4 La gestione degli investimenti (asset allocation);
5 L'aggiornamento degli interessi;
6 Il corso di Yahoo!Finance;
7 La guida ragionata ai mutui.

-In questo numero state per leggere:

1 InvestireIntelligente oggi: E' il prezzo che conta (1)
2 Attenti al lupo: Tutto sui mutui (3);
3 Il PortafoglioIntelligente: Investitori, Portafogli, Metodi;
4 Capire e' risparmiare: Gli interessi medi (e massimi) da pagare;
5 Istruzioni per l'uso: Seguire gli investimenti con Yahoo! (10)


1 InvestireIntelligente oggi: E' il prezzo che conta (1).

In questa edizione di InvestitoreIntelligente,
Francesco Carla' ci ricorda quanto sia importante
comprare bene e con calma per investire bene.

Buona lettura.

'Comprereste una casa senza confrontare i prezzi?

Una casa, un'auto e spesso anche televisori,
elettrodomestici, oggetti che magari costano
meno di 1000 euro: prima di comprare qualsiasi
cosa che abbia un prezzo, quel prezzo viene
sottoposto a riflessioni, confronti, ricerche,
magari anche su Internet, dove regna Google.

Ed e' giustissimo che sia cosi'.

Ma siete sicuri di fare la stessa cosa prima
di investire sul mercato mobiliare, quindi in
azioni e in obbligazioni?

Nei mercati finanziari accadono cose strane:

1 Spesso si compra senza badare al prezzo;
2 Spesso si compra quando il prezzo e' piu' alto.

Ne volete una prova?

A dicembre del 1999, con le borse e gli
indici ai massimi storici in tutto il mondo
e dopo 10 anni di Toro scatenato, tutti
si affannavano a comprare ancora, d'impulso,
e senza badare al prezzo.

Era solo un momento di follia da mille bolle blu?

No, e' una cosa che succede da sempre
nei mercati finanziari e continua a succedere
anche oggi. Perche' accade? Perche' le persone
investono senza badare al prezzo.

Ne volete una prova?

Poco fa ho citato Google. Bene, le azioni
del motore di ricerca sono vendute a circa
200 dollari l'una, piu' del doppio del valore
a cui sono state quotate al Nasdaq qualche
mese fa (85 dollari) e il prezzo dei titoli
indica un rapporto P/E, cioe' tra prezzo
ed utili della societa' pari a circa 140,
cioe' 10 volte piu' caro della media del
P/E delle 500 societa dell'S&P 500.

Un prezzo davvero caro no?

Dipende, dicono alcuni. Potrebbe non esserlo
troppo se Google riuscisse, come e' successo
a Microsoft, ad eBay e ad altri SuperIperVincitori,
a mantenere per qualche anno il suo mostruoso
attuale tasso di crescita dei ricavi e dei
profitti, rendendo quindi piu' umano il P/E
e gli altri indicatori del valore aziendale.

Ecco, da questo 'dipende', nascono i problemi.

Mi spiego: mentre il prezzo di una casa,
di un'auto, o di un frigorifero e' abbastanza
semplice da valutare e paragonare, quello
di una societa' puo' esserlo molto meno.

Almeno questo e' quello che vogliono farvi
credere. E ovviamente vogliono farvelo credere
per interesse: se valutare il prezzo di una
societa' e' davvero cosi' complicato, allora
avete bisogno di chi lo fa per voi.

Non e' cosi' nemmeno un po'.

Torniamo a Google e guardiamo meglio la sua
etichetta del prezzo. E' piu' che evidente,
come vi raccontavo, che attualmente il motore
di ricerca venga venduto come se fosse matematico
che il suo dominio della pubblicita' on line,
e della ricerca sulla rete e nel Simulmondo, sia
destinato a protrarsi per i prossimi venti anni.

Ma e' sicuro che Microsoft e Yahoo! siano d'accordo?

Insomma chi compra oggi Google lo fa senza
badare al prezzo, non compra il business e
le sue prospettive razionali e prevedibili,
con rispetto delle probabilita' statistiche
e dei rischi, ma specula sull'azione supponendo
di trovare qualcuno, in futuro, disposto a
pagare i titoli di Google piu' di quanto li
ha pagati lui.

Se non la trova sono guai per lo speculatore.

Un InvestitoreIntelligente non specula mai.
Per questo combatte, anche dentro se stesso
o forse soprattutto, le due tendenze piu'
pericolose del comportamento umano rispetto
ai mercati finanziari:

1 Comprare senza badare al prezzo;
2 Comprare quando il prezzo e' piu' caro.

Nel prossimo numero di InvestitoreIntelligente
continuero' questo discorso raccontandovi
come si fa a combattere queste tendenze
distruttive e come si capisce quando un
prezzo e' giusto e non e' caro.

Non e' complicato come vi fanno credere.'


2 Attenti al lupo: Tutto sui mutui (3);

Con questo numero di InvestitoreIntelligente
si conclude l'approfondimento sui mutui.
Negli scorsi numeri (qui:
www.finanzaworld.it/NlInvestitoreIntelligente.asp?go=nl&id=3366#AttentiAlLupo
e qui:
www.finanzaworld.it/NlInvestitoreIntelligente.asp?go=nl&id=3397#AttentiAlLupo )
abbiamo visto come si calcolano gli interessi
fissi e variabili sui mutui; e abbiamo imparato
a distinguere il TAN (il tasso nominale annuo)
dai costi reali indicati dall'ISC
(l'indicatore sintetico di costo).


In questa puntata abbiamo chiesto a una banca
di farci una proiezione per la sottoscrizione di un mutuo,
in modo che possiate confrontare i tassi
di interesse con quelli della vostra banca; e dall'altra parte
possiate capire perfettamente come funziono le rate
di un mutuo.

Nel primo scenario abbiamo chiesto alla banca di
finanziarci un importo di 100.000 euro per
acquisto della prima casa con rateizzazione a 20 anni.
Nel secondo scenario abbiamo chiesto di finanziarci
un importo di 250.000 mila euro, sempre a 20 anni.

TASSO FISSO
Il TAN che ci viene proposto in questo caso è del 5,1%
e si calcola cosi':
IRS a 20 anni (4%) + SPREAD (1.10%)

PRIMO SCENARIO - finanziamento di 100.000 euro:
la banca ci propone 240 rate da 665,49 euro.

SECONDO SCENARIO - finanziamento di 250.000 euro:
la banca ci propone 240 rate da 1.663,73 euro


TASSO VARIABILE
Il TAN che ci viene proposto dalla banca è del 3.4%
e si calcola su questi indici:
EURIBOR a 3 mesi (2,20%) + SPREAD (1,20%)

PRIMO SCENARIO - finanziamento di 100.000 euro:
le 240 risultanti sono da 547,83 euro l'una.

SECONDO SCENARIO - finanziamento di 250.000 euro:
ci vengono proposte 240 rate da 1.437,09 euro

Ovviamente il tasso variabile in questo caso conviene;
ma risparmiare significa accollarsi una dose di rischio:
infatti le rate non saranno fisse, ma saranno maggiori
o minori al variare dell'EURIBOR, che su 20 anni potrebbe
modificarsi sensibilmente.

Il metodo di pagamento degli interessi che ci e' stato
proposto e' "alla francese", significa che l'ammontare della rata sara'
costante nel tempo (rate iniziali composte soprattutto da interessi
e rate finali soprattutto di capitale).
Esistono anche, ma sono meno frequenti, formule
che prevedono il pagamento di rate decrescenti.

Il TAN che ci e' stato proposto dalla banca
è solo indicativo: presso altre banche
potete trovare dei tassi migliori, ma - come dicevamo qui:
www.finanzaworld.it/NlInvestitoreIntelligente.asp?go=nl&id=3246#AttentiAlLupo
- dipende da chi siete e che cosa fate.
Tra l'altro online potreste trovare
degli interessi piu' vantaggiosi.

Per risparmiare sostanzialmente
dovete cercare delle banche che vi propongano
uno SPREAD piu' basso. E' infatti lo SPREAD
(la "maggiorazione" della banca) la leva su cui si
puo' agire al ribasso per ottenere il risparmio. Gli indici
invece (EURIBOR e IRS) sono uguali ovunque.

Nel preventivo esaminato abbiamo parlato del solo TAN,
quindi dobbiamo aggiungere ulteriori costi.

Infatti in questo caso la banca ci chiede:
- le spese di istruttoria
- le spese di erogazione
- la polizza sulla vita
- la polizza antincendio
- la perizia
- e l'imposta sostitutiva (0,25%)
questi e altri costi concorrono a formare l'ISC.

Le banche, quando prestano soldi,
chiedono sempre delle garanzie,
non a caso, il mutuo che la banca ci ha proposto
e' di tipo ipotecario: implica cioe' l'ipoteca
sulla casa. E' questa la forma di garanzia maggiormente
utilizzata nei mutui.
Altre forme di garanzia richieste
potrebbero essere la "fideiussione":
significa garantire con il patrimonio
personale (proprio o di altri) il pagamento del debito;
oppure potrebbe essere richiesto un "fido",
cioe' il deposito di un pegno in banca.

Ci sono poi una serie di fattori da considerare
quando si intende sottoscrivere un mutuo:

1) il "risparmio" sulle tasse che si puo' avere
per la sottoscrizione di un mutuo
2) che cosa succede se pagate le rate in ritardo
3) che cosa succede se volete liquidare il mutuo in
anticipo

1) Il "risparmio" sulle tasse per la sottoscrizione di un mutuo

Potete detrarre dall'Imposta sul Reddito (IRE) il 19% degli
interessi passivi pagati in un mutuo ipotecario
stipulato per l'acquisto della prima casa,
fino a un massimo di 686,89 euro
(cioè il 19% di 3.615,20 euro,
importo massimo su cui calcolare la detrazione).

Per contro vi troverete a pagare l'I.C.I:
l'Imposta Comunale sugli Immobili
che per la prima casa va da 4 al 6 per mille
sul valore catastale dell'immobile
(varia da comune a comune).

2) Che cosa succede se pagate le rate in ritardo

Costituisce ritardato pagamento quello effettuato
tra il 30° e il 180° giorno dalla scadenza della rata:
in questo caso la banca puo' chiedervi gli interessi
di mora (in pratica dovrete sommare un interesse
- specificato nel contratto -
che va dal 2 al 4% della rata non pagata) .
Nel caso sia passato il 180 giorno senza che ci sia
stato il pagamento, l'istituto di credito
puo' considerarvi inadempienti
e quindi risolvere il contratto di mutuo.
La risoluzione del contratto puo' avvenire anche
nel caso in cui il ritardo avvenga per sette volte
(anche non consecutive).

3) Che cosa succede se volete liquidare il mutuo in
anticipo

Come dicevamo nella prima puntata dell'approfondimento sui
mutui:
www.finanzaworld.it/NlInvestitoreIntelligente.asp?go=nl&id=3366#AttentiAlLupo
spesso le banche vi faranno pagare una penale
(tra l'1 e il 4%) anche in caso di restituzione anticipata.

Sottoscrivere un mutuo e' dunque un atto impegnativo,
che vi richiedera' uno sforzo economico per
una quantita' notevole di anni.

Quindi:

1) utilizzate i consigli che avete
trovato in questa rubrica di InvestitoreIntelligente
per ottenere le condizioni piu' vantaggiose

2) Chiedete sempre il prospetto informativo, standardizzato a
livello europeo, che dovrebbe chiarirvi i vari obblighi del
mutuo. Si tratta dell'ESIS (European Standardised
Information Sheet). Ne abbiamo parlato qui:
www.finanzaworld.it/NlInvestitoreIntelligente.asp?go=nl&id=3397#AttentiAlLupo
Inoltre esaminate bene le clausole del contratto.

3) non fermatevi alla prima banca; contrariamente a
quanto vogliono farvi credere, le condizioni che
vi propongono sono trattabili. Soprattutto se vi fate mettere
per iscritto le condizioni e andate da un'altra banca facendo
leggere le condizioni (migliori) che vi hanno proposto
altrove. Un TAN di un punto o di mezzo punto inferiore
significa risparmiare. MOLTO.


3 Il PortafoglioIntelligente: Investitori, Metodo, Portafoglio

In questa rubrica trovate:
I) Che tipo di Investitore sei? Psicologia ed eta'
II) Il Metodo di gestione portafoglio di Francesco Carla'
III) Il Portafoglio di InvestitoreIntelligente

I) Molti abbonati ci chiedono come dividere gli investimenti.
Questa operazione si chiama, in complicato linguaggio
finanziario, Asset allocation. In realta' la fanno
difficile per far capire poco. Ecco come la vede Fw.

Che tipo di Investitore sei?

1 psicologia ansiosa oppure eta' oltre i 65 anni:
cash/monetario (20%), obblig/reddito fisso (50%)
azioni e etf/fondi (30%)

2 psicologia tranquilla oppure eta' dai 50
ai 65 anni: cash/monetario (15%), obblig/reddito
fisso (40%) azioni e etf/fondi (45%)

3 psicologia aggressiva oppure eta' dai 20 ai 49
anni: cash/monetario 5%, obblig/reddito fisso 30%
azioni e etf/fondi 65%

Gli investimenti sono una questione di eta' e psicologia.
Le percentuali che avete appena letto possono cambiare.
Quindi controllatele sempre in ogni numero di
InvestitoreIntelligente.

II) Il Metodo di gestione portafoglio di Francesco Carla'

Per investire in azioni ci vuole un metodo di
gestione portafoglio. Sempre. E' necessario per
sapere quando tagliare le perdite e per sapere
quando portare a casa i profitti.

Ecco il Metodo di Francesco Carla':

'1 Parto sempre con un 25/50% circa della
cifra che voglio destinare ad un certo
investimento. La gradualita' paga;

2 Inserisco uno Stop Loss al -3/7%, a seconda della
volatilita' dell'investimento (Wall St di solito 7%).
E lo rispetto sempre. Mai lasciare correre le perdite;

3 Se l'investimento va bene, mantengo lo Stop Loss
al 3/7% e posso tirare su il livello per proteggere
il profitto e questo fino al 30/50% di rialzo.
In questo periodo posso aumentare l'investimento fino
a raggiungere la somma che volevo investire;

4 Quando il mio investimento ha superato il 30/50%
di rialzo, tengo pronto un Take profit, cioe'
mi porto a casa i soldi, quando e se il mercato
si dovesse rimangiare il 25% dei miei profitti;

5 Nel caso 4) posso anche non vendere tutto,
ma solo il capitale investito, in modo da restare
nell'operazione usando solo denaro guadagnato.'

III) Il Portafoglio di InvestitoreIntelligente

Ma ecco il portafoglio di InvInt aggiornato:

ENI(MI:ENI) +6%
VALERO ENERGY(NYSE:VLO) +52%
NASDAQ 100 TRUST(NASDAQ:QQQQ) -1.70%
THE ENERGY SPDR(AMEX:XLE) +14%
ISHARES S&P 500(AMEX:IVV) +9%
ISHRS TRS BD20+(AMEX:TLT) +4%
ISHRES FTSE CHNA(NYSE:FXI) +5%
STREETTRACKS GOLD TR (NYSE:GLD) -4%
HUMANA INC (NYSE:HUM) +11%
BAY MOT WERKE VZ (XETRA:BMWG_p.DE)+4%

Nel portafoglio ci sono alcuni Etf.

Per avere informazioni sugli Etf,
cioe' sui fondi trattati in borsa
come fossero azioni, si vedano i primi due
numeri di InvestitoreIntelligente, nell'
archivio esclusivo riservato agli abbonati.

E' importante ricordare che questi ETF sono americani
e quindi si comprano in dollari, esponendo al
rischio del cambio con l'euro. E si tratta di ETF quotati
in Usa, quindi sono i cosiddetti 'non armonizzati',
soggetti ad un trattamento fiscale specifico per il
quale e' bene che contattiate il vostro commercialista.

I due Etf che simulano l'indice Nasdaq 100
(nasd-QQQQ) e l'indice S&P 500 (amex-IVV) esistono
anche in versione italiana e quindi espressi in euro.

Chi fosse interessato puo' verificare condizioni
e commissioni andando qui sul sito di BorsaItaliana,
dove ci sono anche altri Etf:

www.borsaitalia.it/servlet/MTFController?target=MtfHome


4 Capire è risparmiare: Gli interessi medi (e massimi) da pagare

InvestitoreIntelligente si propone due obiettivi molto
semplici:

1 Informare gli abbonati in modo indipendente e con
il linguaggio facile e immediato di FinanzaWorld, su
tutto quello che si muove nel mondo finanziario e
che davvero conta per risparmiare denaro e presentarsi
con le carte in regola nei 'dialoghi' con le banche e gli
altri soggetti finanziari e dell'investimento;

2 Analizzare tutti i possibili modi e metodi di Investimento
per estrarne solo il succo , cioe' quello che davvero
serve a far crescere i profitti giorno dopo giorno,
creando cultura di investimentoIntelligente per il
medio e lungo termine e per trasformare il risparmio
e l'investimento di oggi nella ricchezza di domani e dopodomani.

InvestitoreIntelligente serve a InvestireBene e a RisparmiareMolto.

In questa rubrica pubblichiamo regolarmente e in modo
continuamente aggiornato, i cosiddetti 'Tassi di interesse medi',
cosi' come vengono ufficialmente rilevati e monitorati dal
Ministero del Tesoro per ogni operazione finanziaria.

Conoscere i tassi di interesse medi serve a molte cose tra cui:

1 A sapere come venite trattati dalle banche e dai soggetti finanziari;

2 A calcolare i tassi usurari, visto che, secondo la legge, un tasso
di interesse e' considerabile usura se supera del 50% il tasso medio
rilevato dal Ministero del Tesoro (LEGGE 7 marzo 1996, n. 108
art.2).

I tassi medi vengono rilevati trimestralmente e pubblicati sulla
Gazzetta Ufficiale che si riceve in abbonamento.

Quelli che state per leggere si riferiscono all'ultimo rilevamento,
cioe' al periodo di riferimento 1° Luglio - 30 Settembre 2004
con applicazione dal 1° Gennaio fino al 31 Marzo 2005.

Buona consultazione.

Nei dati di seguito, nella prima riga sono riportate le Categorie di operazioni;
nella seconda riga le Classi di riporto in unità di euro e, a fianco,
i Tassi medi (su base annua)

(1)Aperture di credito in conto corrente
fino a 5.000: 12,47
oltre 5.000: 9,51

(2)Anticipi, sconti commerciali e altri
finanziamenti alle imprese
effettuati dalle banche
fino a 5.000: 6,92
oltre 5.000: 5,74

(3)Factoring
fino a 50.000: 6,04
oltre 50.000: 5,17

(4)Crediti personali e altri
finanziamenti alle
famiglie effettuati dalle
banche: 9,95

(5)Anticipi, sconti
commerciali, crediti
personali e altri
finanziamenti effettuati
dagli intermediari non
bancari
fino a 5.000: 17,66
oltre 5.000: 13,62

(6)Prestiti contro cessione
del quinto dello stipendio
fino a 5.000: 21,19
oltre 5.000: 12,09

Leasing
fino a 5.000: 13,21
oltre 5.000 fino a 25.000: 8,71
oltre 25.000 fino a 50.000: 7,42
oltre 50.000: 5,40

(7)Credito finalizzato all'acquisto
rateale e credito
revolving
fino a 1.500: 16,86
oltre 1.500 fino a 5.000: 15,96
oltre 5.000: 10,69

Mutui con garanzia reale
- a tasso fisso: 5,56
- a tasso variabile: 3,86

Legenda delle categorie di operazioni
(Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 18.9.2003;
Istruzioni applicative della Banca d'Italia e dell'Ufficio italiano dei cambi):

(1) Aperture di credito in conto corrente con o senza garanzia.
(2) Banche: finanziamenti per anticipi su crediti e documenti
- sconto di portafoglio commerciale; altri finanziamenti a breve
e a medio e lungo termine alle unita' produttive private.
(3) Factoring: anticipi su crediti acquistati e su crediti futuri.
(4) Banche: crediti personali, a breve e a medio e lungo termine;
altri finanziamenti alle famiglie di consumatori, a breve
e a medio e lungo termine.
(5) Intermediari finanziari non bancari: finanziamenti per anticipi
su crediti e documenti - sconto di portafoglio commerciale;
crediti personali, a breve e a medio e lungo termine;
altri finanziamenti alle famiglie di consumatori e a unita'
produttive private, a breve e a medio e lungo termine.
(6) Prestiti contro cessioni del quinto dello stipendio,
i tassi si riferiscono ai finanziamenti erogati ai sensi del D.P.R.
n. 180 del 1950 o secondo schemi contrattuali ad esso assimilabili.
(7) Credito finalizzato all'acquisto rateale di beni di consumo;
credito revolving e con utilizzo di carte di credito.


5 Istruzioni per l'uso: Seguire gli investimenti con Yahoo! (10)

In InvestitoreIntelligente 8:
www.finanzaworld.it/NlInvestitoreIntelligente.asp?go=nl&id=3366#Istruzioni
e in InvestitoreIntelligente 9:
www.finanzaworld.it/NlInvestitoreIntelligente.asp?go=nl&id=3397#Istruzioni
abbiamo approfondito le "Key Statistics",
la sezione di Yahoo! Finance in cui sono presenti
molti dati-chiave importantissimi per analizzare
una societa'.

Abbiamo chiesto a Francesco Carla'
di spiegarci il significato dei vari termini presenti
in quella pagina. Ci troviamo qui
nella colonna di destra, denominata "Trading information'':
finance.yahoo.com/q/ks?s=VLO .


Domanda: il primo blocco "Stock Price History"
riguarda il prezzo delle azioni.

Francesco Carla': Sono infatti immediatamente
evidenti il prezzo minimo e il massimo dell'azione
durante l'ultimo anno
("52-Week Low" e "52-Week High").
Sono poi presenti il tasso di crescita del prezzo
dell'azione nell'ultimo anno ("52-Week Change")
e il tasso di crescita relativo all'indice S&P500.

Domanda: Che cosa e' il "Beta"?

Francesco Carla': Il beta è la volatilita' di una societa'
rispetto all'indice S&P 500.
Quando il Beta è uguale 1 la societa' ha quindi
la stessa volatilita' dell'indice S&P500;
se invece il Beta è inferiore la societa'
e' meno volatile. Quindi fluttua meno.

Domanda: Le voci successive riguardano il prezzo medio del titolo
a 50 giorni e a 200 giorni: che cosa ci dici delle
medie mobili?

Francesco Carla': sono dati molto importanti,
perché molti fondi vendono
quando il prezzo di una societa' va sotto
la sua media mobile.

Domanda: Il blocco successivo "Share Statistics",
contiene i dati relativi agli scambi. Che
cosa possiamo leggere qui?

Francesco Carla': Qui possiamo vedere
il volume medio di scambi relativo agli
ultimi dieci giorni
("Average Volume (10 day)"),
degli ultimi tre mesi
("Average Volume (3 month)"), il
totale delle azioni ("Shares Outstanding")
e il cosiddetto "flottante",
cioe' le azione disponibili sul mercato ("Float").

Domanda: Che cosa indicano le voci
"% Held by Insiders" e "% Held by Institutions"?

Francesco Carla': indicano rispettivamente
le percentuali di azioni possedute dagli "Insiders"
dell'azienda, managers e fondatori,
e le percentuali possedute dalle istituzioni.

Se la percentuale di azioni posseduta dalle
istituzioni è bassa significa che gli investitori istituzionali
devono ancora "scoprire" il titolo, e quindi
l'azione ha ancora un ampio margine di crescita.

Per contro una percentuale alta di azioni
possedute dalle istituzioni da' una certa
stabilita' al titolo, perche' fa si' che il
il prezzo sia meno volatile. Naturalmente
a meno di grosse novita' negative sulla company.

Domanda: Sono poi presenti gli indicatori
Relativi allo "short selling",
che pero' vanno valutati con cautela,
perche' fanno riferimento ai volumi
di un mese prima. Che cosa e'
un'operazione di "short"?

Francesco Carla': Consiste nel prendere a prestito
da un broker azioni di una societa' un dato giorno,
e venderle immediatamente.
Bisogna poi sperare nel calo del prezzo di quell'azione
in modo da poterle ricomprare a un prezzo piu' basso
al momento di restituirle al legittimo proprietario
e intascare la differenza.
Ovviamente si tratta di un'operazione molto
rischiosa perché:
1) Puo' portare a perdite potenzialmente
illimitate, perché non c'è tetto all'eventuale
apprezzamento di una societa';
2) Normalmente il broker fa pagare cara questa
possibilita', commissioni molto piu' alte
dell'investimento long.

Domanda: Che cosa ci dicono gli indicatori
relativi allo "short selling"?

Francesco Carla': Gli indicatori sulle azioni shortate
possono dirci due cose:
1) Piu' alto e' il numero di azioni shortate
piu' alto e' il grado di fragilita' potenziale dell'azione
dell'azienda, perche' piu' alto e' il numero di investitori
che le remano contro;
2) Ma piu' e' alto lo short ratio (di solito il 20-30% del flottante)
piu' diventa possibile che, nel caso di notizie positive,
gli shorters debbano trasformarsi in "long" (rematori a favore)
e quindi, per ironia della sorte, diventare vantaggiosi
per il prezzo delle azioni di quella societa'. Un effetto
del genere si chiama "short squeezing"

Domanda: L'ultimo blocco contiene le informazioni
relative ai dividendi e agli split.

Francesco Carla': sono qui presenti i dati relativi
ai dividendi annuali, alla percentuale del dividendo
rispetto all'azione, e alla data in cui i dividendi
sono stati rilasciati.

Domanda: Che cosa e' l' "Ex-Dividend date"?

Francesco Carla': "Ex-Dividend date" significa
"data senza dividendo".
Per essere nei registri degli azionisti a cui viene rilasciato
il dividendo devi avere comprato l'azione almeno
tre giorni lavorativi prima dell'ex-dividend date
(come si puo' leggere nel glossario del NYSE:
www.nyse.com/glossary/1042235996282.html );
infatti è necessario qualche giorno perche' l'operazione
di acquisto sia registrata.

Che cosa e' uno split?

Francesco Carla': lo split è solo un'operazione contabile,
per cui una societa' divide il prezzo unitario
delle proprie azioni moltiplicandone proporzionalmente
il numero. Ad esempio uno split di 2:1 indica che
ti troverai il doppio delle azioni a meta' prezzo.

In realta' per gli azionisti non cambia nulla.

Alcune aziende sono convinte che sia necessario
splittare quando il prezzo di un'azione è troppo alto,
per rendere piu' appetibile il prezzo di una societa'.

Alcuni grandi investitori sono convinti del contrario:
Warren Buffett per esempio non ha mai splittato le
azioni della sua societa', la Berkshire Hathaway
(nyse:brk-A), che hanno un prezzo molto elevato.


FinanzaWorld: ringraziamo Francesco Carla'
per le spiegazioni relative alle "Key Statistics"
e continuiamo la nostra panoramica di Yahoo! Finance.

Prima di passare a un'altra sezione riportiamo di
seguito il glossario delle abbreviazioni presenti
nelle "Key Statistics".

K = "Thousands" (migliaia);
M = "Milions" (milioni);
B = "Billions" (miliardi);
mrq = "Most Recent Quarter" è l'ultimo trimestre fiscale
ttm = "Trailing Twelve Months" è la proiezione sui dodici mesi successivi
lfy = "Last Fiscal Year" è l'ultimo anno fiscale
fye = "Fiscal Year Ending" è la fine dell'anno fiscale

Inoltre se si hanno dubbi sui termini
della sezione "Key statistics" si puo'
consultare il glossario dei termini (in inglese):
help.yahoo.com/help/us/fin/research/research-12.html


A rileggerci fra quindici giorni,
Vs. FinanzaWorld & Francesco Carla'.

Ps. Ogni volta che avremo qualcosa
di importante ed urgente da dirvi,
invieremo immediatamente un Alert
alla vostra email.





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