di Francesco Carlà

Tutto e' relativo, incluse le borse

del 10/03/2003 di Francesco Carlà

Dopo tre anni di crolli, le azioni sono sottovalutate?

Dipende. Gia' perche' la teoria della relativita' si
adatta perfettamente anche alle borse. Ed e' sempre
difficile mettere tutti d'accordo, anzi impossibile.

Io, per esempio, credo pochissimo negli indici.

Gli indici servono per dare un'idea di come vanno i
mercati. In media. E per questo sono come la famosa
storia dei polli. Sapete, quella storiella che dice
che se siamo in due e uno mangia due polli e l'altro
zero, in media abbiamo mangiato un pollo per uno.

Solo che quello che ne ha mangiati zero muore di fame.

Insomma, gli indici sono una gran bella cosa per sapere
come vanno i mercati nel loro insieme. Ma quello che davvero
interessa alle gente e' come va il proprio portafoglio.
Non gliene frega granche' di come vanno le cose in media.

Di nuovo: le azioni sono finalmente, in media, sottovalutate?

Per quello che riguarda Wall Street, e sappiamo quanto
quanto conti la borsa americana per i mercati finanziari,
i punti di vista sono tutt'altro che concordi.
E questo nonostante che l'indice Wilshire 5000
denunci una perdita del 46% della sua capitalizzazione,
negli ultimi 3 anni.

Mancano all'appello 7.9 trilioni di dollari.

Eppure secondo altri esperti di indici, quelli dell'S&P500,
i prezzi delle azioni (in media) non sono per niente
'cheap', convenienti. Anzi sono ancora 'expensive', cioe'
cari. Non oltraggiosamente cari, precisano, ma cari.

Ma come fanno a dire che le azioni, in media, sono care?

Si basano sulla storia di un indicatore tra tutti: il P/E.
Mi avete letto migliaia di volte parlare del P/E, sarebbe
il rapporto tra Prezzo e Utili. Il P/E delle 500 societa'
dell'indice S&P500, dal 1935 ad oggi, e' stato, in media,
di 15.36. Cioe' le societa' che stanno in quell'indice,
hanno avuto in media un valore, in tutti questi anni, di
15.36 volte gli utili.

E oggi valgono, giusto in media, circa 15 volte gli utili.

Una media che e' pero', lo dicono gli stessi esperti
dell'indice S&P, calcolata malino, per via di un sacco
di questioni tecniche su cui non vi annoio. E quindi il
P/E medio dovrebbe essere piu' basso: 10 o 12.
Per questo le societa' e le loro azioni non sono poi cosi'
a buon mercato.

Morale: tutto e' relativo e, in media, non fidatevi degli indici.





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