di Francesco Carlà

La Ferrari, la Fiat e altre storie

del 24/05/2002 di Francesco Carlà

La Fiat non va bene per niente e questo si sa.

Se la Stilo doveva salvare i bilanci, credo che i
problemi non siano destinati a diminuire nei prossimi
mesi. Del resto anche Paolo Fresco, che regola il
traffico, ammette che il semaforo potrebbe diventare
verde solo nel 2004.

Ma Fiat, molto prima del 2004, deve ridurre i debiti.

Quando hai debiti in casa ci sono due possibilita':
1 Farne altri;
2 Vendere qualcosa.
Di fare altri debiti non se ne parla.

Quindi vendere.

La cosa piu' appetibile che hanno a Torino e' la Ferrari;
ma la Fiat, forse su consiglio di Moggi, ha pensato bene
di non venderla tutta e soprattutto di non venderla ai
concorrenti.

Ne vendera' il 40% al mercato con una Ipo.

Torino non possiede tutta la Ferrari: il 10% e' di
Piero Lardi Ferrari, figlio del Drake, il mitico
Enzo Ferrari dei tempi d'oro della casa di Maranello.

Venderanno e incasseranno proporzionalmente.

Deutsche Bank, IntesaBCI and UniCredito Italiano sono
le banche incaricate di gestire l'offerta, nel senso
che materialmente troveranno i clienti, sia quelli
istituzionali che quelli privati (il retail).

La Ferrari e' valutata (da Fiat) 2.3/2.5 miliardi in $$$.

Cioe' piu' di due volte il fatturato. Molto di piu',
quindi, della Porsche, tanto per fare un paragone.
Porsche che fa utili sostanziosi da sette anni.

La Ferrari li fa da meno tempo.

L'idea di Torino e' di vendere un pezzo della Ferrari
usando i riferimenti piu' del settore del lusso che
di quello dell'auto.

L'Ipo del Cavallino dovrebbe partire in ottobre.

La Fiat portera' a casa, se le cose vanno come sperano,
700/800 milioni di euro dalla quotazione della Ferrari,
mentre circa 300 potrebbero andare a Maranello,
soldi che Montezemolo vorrebbe usare per lo sviluppo
del brand Maserati.

La nuova scommessa.

A proposito di scommesse, penso che in casa Ferrari
staranno ben attenti a non deludere ancora i tifosi
della 'Rossa' con manovre tipo quella di far perdere
Barichello, poverino, per dare i punti a Schumi.

I tifosi comprano azioni e spesso non badano al prezzo.

Ps. Ho ricevuto quasi mille (!!!) vostre lettere
a proposito di truffe e truffette: via email, via
fax, per posta, con piccione viaggiatore e in
qualunque altro modo.

Una lettura interessante.

(Ecco le mie newslettere sull'appassionante tema)
www.finanzaworld.it/newsletter.asp?IDNL=585&a=1
www.finanzaworld.it/newsletter.asp?idnl=586&a=1

Pubblico due vostre mail che mi sembra possano
essere utili a tutti. Continuate a segnalarmi
ingiustizie documentate, soprusi, raggiri e truffe:

Finanza World, e me medesimo, siamo 'a disposizione'.

-Nicola Lucchesi
Esimio Prof, Vuoi sapere come va a finire con le truffe?
Bene, senza scendere troppo nei particolari ti posso
dire che la truffa si conclude con una richiesta di
denaro da parte del proponente di qualche milione di
vecchie lire per le spese legali.

Naturalmente partecipa alla parcella anche il proponente
che sfortunatamente in quel momento e' a corto di denaro
a parte l'ingente sommetta sulla quale metter mano ...

Insomma se riescono a sfilarti il malloppo, la truffa
si e' conclusa in quanto NON ESISTE nessun conto segreto.

Esiste una organizzazione che ha sede in Uganda (mi pare)
e questo manipolo di personaggi aspettano solo il
pesciolino nella rete da cuocere in padella.

Chiaro e semplice, no?

Ma non vorrano mica sfidare il mitico Toto' che si
vendeva la Fontana di Trevi?

-Miran Pecenik
Ciao Francesco, in relazione alle net-truffe,
stiamo pubblicandole tutte sul sito Portalino.
Ci sono tantissime persone che ci hanno scritto,
ringraziandoci per aver trovato sui motori di
ricerca il nome del truffatore sulle nostre pagine.

La rubrica che pubblichiamo ormai da un anno si chiama
"Ricco in una notte":

www.portalino.it/banks/editoriale/ricco/index.htm

Su questa pagina abbiamo inserito anche un mucchio di
risorse inerenti all'argomento, dalle false lotterie
fino alla directory di Dmoz sull'argomento.

Ci siamo resi conto che molte mail sono delle copie
di altre, alle quali cambiano solo il nome della
persona che si presenta. Tra l'altro stiamo anche
sommando tutti gli importi delle mail arrivati:
abbiamo superato quota 1,3 miliardi di dollari.

Tutti virtuali, s'intende :-)





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