di Francesco Carlà

L'importanza della famiglia

dell' 8/11/2001 di Francesco Carlà

Questo matrimonio secondo loro non s'ha da fare.

A quanto pare le grandi famiglie non contano
solo nel vituperato capitalismo all'italiana.
La settimana scorsa il nipote di Ford, un tipo
hi-tech con grandi occhiali da saldatore,
ha affondato Jacques Nasser, il CEO della famosa
fabbrica di automobili.

Per orgoglio della famiglia.

Ma la saga continua: Walter Hewlett, figlio di uno dei due
fondatori della Hewlett Packard (nyse-hwp), ha schierato
i 100 milioni di azioni che controlla, per sparare
sulla megafusione con la Compaq, disperatamente voluta
dalla piu' famosa donna del tech globale: Carly Fiorina.
E a ruota lo ha seguito David Packard, figlio dell'altro
pezzo della sigla HP, e altrettanto ben fornito di azioni.

Per amore della famiglia.

La signora Fiorina, che pure e' di origine italiana e di
famiglie dovrebbe intendersene, aveva sempre detto
che tutti erano con lei e che la fusione si sarebbe fatta.
Non sembrano d'accordo quelli di casa Hewlett & Packard e
non e' d'accordo nemmeno il mercato, che ha fatto salti di
gioia, quasi il 20 per cento di rimbalzo, alla notizia della
faida che sembra mettere seriamente in crisi la superfusion.

Per i soldi della famiglia.

Ma chi ha ragione in questa faccenda? Davvero la
fusione con la Compaq non e' idea buona e giusta?
Una cosa e' sicura: HP e' in grave crisi di fiducia.
Il marchio storico della tecnologia a stellestrisce,
membro del club esclusivissimo, 30 aziende, del
Dow Jones, ha oscillato molto violentemente nell'
ultimo anno a Wall St: tra i 48 dollari e i 12,
e dopo il rimbalzone ha chiuso poco sotto i 20 dollarucci.

Per il disonore della famiglia.

Vergogna ancora piu' grave perche' l'odiata nemica
di sempre, IBM, pure quella saldamente nel Dow Jones,
viaggia col vento piu' che mai in poppa: veleggia
nell'ultimo anno tra gli 80 dollari e i 120 e ieri
era a quota 115, orgogliosamente vicino ai massimi.
Secondo le famiglie Hewlett & Packard la colpa e'
tutta di Carly Fiorina e della sua determinazione
a fondersi con Compaq. Troppo diverse le storie delle
due aziende, sostengono, niente vantaggi dal matrimonio.
E a quanto pare non vogliono solo lo stop al progetto,
ma anche la testa della famosissima manager.

Per il bene della famiglia.

Ps. Da oggi c'e' una novita': tutti i giorni
la lettera piu' significativa o con il tema
piu' frequente. E la mia risposta e' a
portata di un solo clic.


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*UNA LETTERA AL GIORNO*
-Tommaso Cordellini
Caro Prof,
E' il momento di rimettersi a comprare?
Il fondo e' stato toccato? Cosa ne pensa?

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