di Francesco Carlà

G8: c'e' stato davvero?

del 23/07/2001 di Francesco Carlà

Se non fosse per il morto, i feriti e le distruzioni:
potreste giurare che davvero sia esistito il G8 di Genova?

Il virtuale e' il reale-Tv. Il Simulmondo non e' virtuale.

Il virtuale e' il mondo rifatto in Tv, ripreso,
solo da guardare, da contemplare senza intervento.
Un mondo che non significa niente, come un telequiz.
Quella Tv non e' attiva.

Quella Tv e' il virtuale.

Il Simulmondo invece e' interattivo, comunica.
Se non partecipate non succede niente, non va
avanti, come una conversazione al telefono dove
parla sempre solo uno dei due.

Quella Tv e' virtuale, il Simulmondo e' reale.

Nel week end ho ricevuto centinaia di lettere
che chiedevano quasi tutte le stesse cose:
'Cosa pensi di questi incontri dei potenti?'

Ne penso che se non li riprendesse la Tv esisterebbero.

Infatti quello che si dicevano, a porte chiuse
e telecamere spente, gli 8otto nella zona rossa
non lo sa nessuno e nessuno lo ha visto.

Quindi e' successo qualcosa.

Invece le botte da orbi nelle strade di Genova, quelle
le hanno viste tutti. Eccome. In diretta, su tutti
i canali, da varie angolazioni, montate e smontate,
con tutti i tipi di telecamere, al ralenty e al replay...

Come un campionato mondiale di calcio.

Le devastazioni e la violenza sono vere,
ma in realta' non e' successo niente.
Nel senso che quelle botte non avevano senso,
erano violenza come quella dei telefilm.
E i danni dovrebbero pagarli le Tv come costi
di produzione delle immagini. Scenografia.

La violenza in Tv funziona bene.

Cosi' i ragazzi che combattono la Globalizzazione
e odiano i media e la pubblicita', hanno fatto,
creando e creandosi fin troppo male vero,
le comparse di un gigantesco reality show di 48 ore.

Su tutte le reti Tv di tutto il mondo. E gratis.

Ps. poi ho ricevuto anche questa lettera di
un Fwiano sulla liberta'. A me sembra che
c'entri anche con il G8 e con tutto il resto.
Voi che ne dite?

-Stefano Chirico
Ci chiedi: ma cosa ci piacerebbe davvero essere liberi
di FARE? Io vorrei essere libero di non fare un lavoro
che non mi piace per comprare cose che non mi servono.
Vorrei essere libero di non fare un lavoro per fare soldi
da investire per fare soldi da investire per fare soldi ...

Per fare che cosa?

Per essere libero non bisogna essere liberi di fare,
ma di NON FARE. Ma in realta' non e' cosi':
vorrei essere libero di amare e andare al mare,
di giocare e di cantare, di suonare e di ballare.

Se ci penso bene, sono tutte cose che si possono fare,
volendo, senza bancomat, debit card, borse e banche.
Senza lire, euro, dollari o yen. Ma allora perche'
continuo a lavorare, a comprar cose e a investire in borsa?

Vorrei essere libero di essere libero. Ma non ci riesco. E voi?

f.carla@simul.it

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