Il primo vero Etf per data di nascita (1993) ha un nome da 007 e si chiama SPY. Segue l'andamento di uno degli indici di Borsa più importanti a Wall Street: l'S&P 500.
E' tuttora uno degli Etf più scambiati.
Etf sta per Exchange-Traded Fund, in pratica fondi trattati in Borsa come fossero azioni.
Questo strumento d'investimento ha portato una vera rivoluzione sui mercati finanziari, entrando in concorrenza diretta con i fondi d'investimento tradizionali.
L'esempio di Spy è stato seguito da centinaia (migliaia) di Etf diversi. Etf indice collegati ai più svariati indici di Borsa in tutto il mondo, generali e settoriali.
Etf obbligazionari agganciati ai titoli di Stato, oppure agli indici obbligazionari corporate.
Etf commodities che seguono le performance dei metalli preziosi e delle materie prime. Il più famoso è GLD collegato all'oro di cui vi ho scritto in questa rubrica negli anni scorsi.
Infine esistono Etf collegati alle valute, Etf Currency. Questi ultimi due si chiamano ETC.
Quali sono le differenze principali tra gli Etf e i fondi tradizionali? I minori costi di commissione e di gestione, la possibilità di trading in tempo reale come titoli azionari, anche per piccole quantità.
Trasparenza, strategia e liquidità sono spesso citate come qualità degli Etf.
Vero in generale.
Ma è sempre ottima abitudine verificare la qualità dell'emittente, il contenuto dell'Etf e i suoi volumi di scambio.
Un'altra cosa: controllate che si tratti di Etf armonizzati per evitare spiacevoli sorprese fiscali.
Esistono anche gli Etf a leva, leveraged Etf.
Sono strumenti piuttosto rischiosi che accentuano di due o più volte l'andamento dei mercati.
Esempio: se l'indice Nasdaq guadagna il 3% e voi avete uno di questi Etf long 2x, guadagnate il 6%.
Naturalmente se il Nasdaq cede il 3% perdete il doppio.
Questo genere di Etf viene spesso usato per muovere con una certa violenza i mercati in condizioni di shock.
Il mio consiglio è di tenervene lontani.
Un caro saluto a tutti,
Vs. Francesco Carlà
f.carla@finanzaworld.it