di Francesco Carlà

La ricetta della felicità

del 30/09/2021 di Francesco Carlà
Sono usciti quasi contemporaneamente due studi americani che dimostrerebbero il rapporto stretto tra il denaro e la felicità, una vecchia diatriba mai del tutto risolta.

Il primo è del National Bureau of Economic Research e i risultati della ricerca sono molto semplici: chi è alto è felice.

Basta essere un po' più alti della media per avere maggiori opportunità di soddisfazione su questa terra. E non servono altezze da pallacanestro.

Bastano 177 centimetri per gli uomini e 162 per le donne.

Il collegamento tra altezza e felicità passa attraverso il denaro e in un modo molto semplice. Per gli studiosi americani, in media, le persone più alte ottengono un miglior livello di istruzione e questo conduce, sempre in media, ad un maggior reddito rispetto a chi è piu' basso e meno fortunato.

A questo punto, però, si passa alla domanda classica e senza tempo: i soldi portano davvero la felicità?

La risposta, scientifica, arriva da un altro studio americano pubblicato questa volta su Psychological Science e riportato da uno dei principali settimanali Usa: Time.

Ed è una risposta inedita e molto, come dire, digitale.

Cosa dice la ricerca in poche parole? Il denaro conquista la felicità se ne avete per le mani ... in contanti.

Secondo gli studiosi americani, basta fare come Paperon de Paperoni per ottenere risultati magnifici sull'umore, anche se, a ben guardare, si tratta di un effetto placebo.

Placebo ma non per questo meno reale ed efficace.

Contate qualche centinaio di euro, meglio se migliaia, un paio di volte al giorno, per scordarvi dei vostri guai psicologici o fisici e aumentare immediatamente la vostra autostima e la condizione generale di wellness.

I risultati della ricerca Usa confermano e misurano tecnicamente, una vecchia abitudine degli italiani degli anni cinquanta, appena usciti dalla seconda guerra mondiale.

Non erano pochi quelli che si infilavano in tasca quasi tutti i soldi di cui disponevano, per poterli avere sempre a portata di mano, e sentire fisicamente, sotto i polpastrelli, che la povertà si stava allontanando.

Consiglio finale: quando avete finito di contarli investiteli bene.




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