di Francesco Carlà

Campioni in fallimento. Ci riguarda?

dell' 1/07/2019 di Francesco Carlà
C'è un studio dell'Università di Phoenix dedicato alle fallimentari decisioni finanziarie degli atleti professionisti americani.

Si scoprono alcune cose molto interessanti.

Il 60% dei giocatori della NBA si trova in stato di dissesto finanziario dopo soli 5 anni dal ritiro. Addirittura il 78% di quelli della NFL (football americano) dichiara bancarotta personale, sempre nel giro di 5 anni.

Il 25% è già nei guai dopo un anno.

Vi chiederete come sia possibile che professionisti ben pagati (stipendio minimo annuale NFL 270000 euro, medio 720000, le stelle guadagnano milioni ...) finiscano così male e così rapidamente ...

Le ragioni sono molte, spesso anche da codice penale come la truffa che ha coinvolto 78 giocatori NFL cui sono stati sottratti 32 milioni di euro.

Ma il motivo principale è uno solo: mancanza totale di educazione finanziaria.

Le scelte che gli atleti fanno durante la carriera si rivelano poi catastrofiche appena gli stipendi non arrivano più.

Sempre secondo la ricerca Usa, e anche per il sottoscritto, le decisioni peggiori sono quattro.

La prima: sopravvalutare la propria capacità di guadagno nel tempo. Immaginare che le cose possano andare bene quasi per sempre, proiettando nel futuro l’opulenza del presente. Senza fondamento.

La seconda: sottovalutare l'entità delle spese in proporzione ai guadagni. Anche per un campione una Lamborghini è una Lamborghini.
La confusione tra costi necessari e lusso sfrenato è letale.
Per esempio, non mettono in conto il divorzio. Eppure arriva per una grande percentuale di atleti.

La terza: sottovalutare l'importanza dei giusti investimenti per mantenere nel tempo il tenore di vita del presente.

La quarta: delegare la gestione del proprio denaro ad un 'esperto' senza avere gli elementi sufficienti per sceglierlo bene.

E per monitorarlo a dovere.

Ci trovate molte cose che non riguardano solo i campioni dello sport? Avete ragione da vendere!

Ps. C'è almeno un'eccezione lodevolissima: LeBron James. Il supercampione del basket NBA è conosciuto per la sua intelligenza economica.

Nonostante guadagni quasi 100 milioni di $ all'anno da un bel pezzo (ha 34 anni), LeBron ha preso strada facendo una decisione finanziaria migliore dell'altra.

Ecco i suoi due supercanestri:

Nel 2008, invece di accettare un compenso per la pubblicità alle cuffie Beats, chiese ed ottenne di essere pagato in azioni (l'1%) dell'azienda.

Quando Beats fu comprata da Apple per 3 miliardi lui passò alla cassa:

30 milioni di $ per qualche ora di lavoro.

Ma il canestro da 3 punti sulla sirena James l'ha fatto quando aveva appena 18 anni e il boss della Reebok voleva metterlo sotto contratto, in esclusiva, per 10 milioni di $ a patto però che non parlasse con Adidas e Nike.

La tentazione di prendersi l'assegno era forte, (a quei tempi faceva le superiori e viveva con i suoi genitori ad Akron in Ohio in un appartamento da 17 dollari al mese di affitto).

Ma LeBron ebbe l'intelligenza e la pazienza di aspettare.

Risultato: Nike lo mise sotto contratto per 90 milioni e 10 anni dopo James ha firmato con la company Usa un contratto a vita da un miliardo di $ in totale.


Un caro saluto a tutti,

Vs. Francesco Carlà
f.carla@finanzaworld.it


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