di Francesco Carlà

Metodo Carlà

dell' 1/01/2000 di Francesco Carlà
COSA CONTA DAVVERO

Io penso che, stringi stringi, le fasi cruciali di un
investimento siano davvero poche. Riassunto del riassunto:

1 Analisi del rischio personale e diversificazione portafoglio
2 Stock picking (scelta delle societa’)
3 Timing di entrata (quando comprare e quanto)
4 Portfolio management (come gestire le azioni: buy hold sell)

Ai punti 1 e 2 ho dedicato gia’ un sacco di newslettere,
due libri, conferenze, uscite televisive etc etc.
Mentre ho sparso in giro qui e la’ idee sui punti
3 e 4, ma niente di organico e organizzato.

Vorra’ dire che lo faro’ da oggi. Cominciamo.


TIMING DI ENTRATA

Supponiamo che abbiate risolto con successo i punti 1 e 2,
cioe’ sappiate considerare con saggezza ed attenzione
come costruire il vostro portafoglio in base al rischio
che potete permettervi di correre e alle vostre risorse
personali, e che abbiate anche deciso quali societa’
tecnologiche siano entrate nelle vostre grazie.
E’ tempo di decidere quando entrare e come.

Cioe’ quando comprare e in che quantita’.

Puo’ sembrare curioso, ma moltissimi Fwiani
e in generale moltissimi investitori individuali
arretrano e indugiano perplessi quando si tratta
di comprare. Ogni momento sembra quello giusto
e allo stesso tempo nessun momento pare adatto.

Ho conosciuto un grosso manager americano che
aveva una grande competenza sul software fin
dagli anni settanta, e che sapeva perfettamente
quali fossero i vantaggi competitivi di Microsoft
gia’ a meta’ degli anni ottanta.

Non compro’ mai azioni della societa’ di Bill Gates
perche’ ogni volta che si accingeva a farlo gli
sembrava gagliardamente sopravvalutata. Nel 1988!

Negli anni successivi la Microsoft sarebbe diventata
largamente la societa’ con il piu’ rivoltante rialzo
della storia del Nasdaq. E il manager non ne ha mai approfittato.

Per mancanza di regole sul timing.

vi ricordo prima di tutto che stiamo parlando
di investimenti su societa’ tecnologiche ed internettiane.
Societa’ che sono capacissime di avere degli swings
(oscillazioni, nel linguaggio di Wall Street) anche
del 50/60 per cento in pochissimi giorni e perfino in ore.

Quindi il momento di entrata non e’ per niente indifferente.

Anzi, se sbagliate timing, vi puo’ capitare di dovervene
stare alla finestra per mesi, in attesa di rivedere le vostre
azioni ad una quotazione decente. Molti pensano che per ovviare
a questo problema basti mediare in basso (average down)
le azioni che avete gia’ in modo da ottenere un prezzo medio
piu’ confortevole.

Esempio: se avete comprato 100 azioni della societa’
pincopallino ad un prezzo di 100 euro cadauna,
e queste cadono del 50 per cento e valgono 50 euro,
e’ sufficiente comprarne altre 100 a 50 euro per avere
un prezzo medio di ‘soli’ 75 euro.

Io invece penso che sia un’idea sbagliata perche’ e’ come
comprare una seconda casa a 100 milioni uguale a quella
che ci hanno rifilato a 200 per averne due a 150.

Bella storia: e che ce ne facciamo di due case?

Molto meglio comprare bene e non dover comprare ancora
solo per rimediare all’errore di timing originario.
Anche perche’ ogni volta che comprate pagate commissioni.
Vabbeh, direte voi: ‘Ma perche’ non ci dici come si compra bene?’

Arrivo, un attimo di pazienza, smile.

Naturalmente un metodo perfetto per comprare bene
non esiste, anzi sapete che io penso che cercare
di comprare al minimo e vendere al massimo fa combinare guai.

Pero’ si puo’ comprare bene tenendo SEMPRE presenti queste
poche (solo 3) regolette e cercando di usarle tutte assieme:

LE TRE REGOLE DEL TIMING D’INVESTIMENTO

1 Investire SEMPRE a medio/lungo termine per
minimizzare il rischio di errore sul timing di entrata:
se volete tenere le vostre azioni per 1/5 anni,
quanto le pagate oggi conta molto meno che se invece
volete rivenderle fra un mese;

2 Tenete d’occhio la stagionalita’ e la ‘moda’ delle societa’
che avete scelto e cercate di anticiparla di un pochino.
Se volete investire su Electronic Arts, per esempio,
(nasdaq-erts) che e’ leader mondiale nei videogames,
il momento migliore e’ agosto/settembre, cioe’ prima
che parta il boom natalizio; un’occhiata alla situazione
macroeconomica generale e ai movimenti di Greenspan non
vi fara’ male, ma non e’ fondamentale sulla singola societa’
a meno di rivoluzioni;

3 Aspettate che la vostra societa’ abbia un calo (dip nel
gergo del Nasdaq) e piazzate un ordine piu’ o meno del
20 per cento dell’investimento complessivo che avete
in mente su quella company. Perche’ il 20 per cento
e’ presto detto: mai usare subito tutti i soldi che
avete in mente di investire. Meglio essere graduali e
scoprirete perche’ domani quando vi parlero’ della
gestione delle vostre azioni.




PORTFOLIO MANAGEMENT

Mettiamo che adesso abbiate comprato e magari anche bene.
Il piu’ e’ fatto? Manco per niente a giudicare dalle
vostre e-lettere. Comprarne altre? Tenere? Vendere?

Quello che segue e’ il metodo che uso io.
Non e’ assolutamente detto che faccia al caso
vostro, come e’ ovvio. Quello che posso dirvi
e’ che io lo uso da anni con le tech e net-stocks,
e funziona bene. Naturalmente le dosi, come nei
cocktails sono molto importanti e devono essere
calibrate a dovere. In piu’ devo ammettere che
il tocco di shaker del barman conta parecchio.

Insomma rifletteteci sopra e studiate.

Voglio dire che io adesso posso darvi la ricetta,
ma poi i cuochi dovete farli voi. E attenti a non
bruciare tutto...smile. Naturalmente non scordatevi
MAI dico MAI e ripeto MAI di tenere conto dei miei
consigli generali e non fate mosse avventate e
rischiose. I consigli sono sul sito di FW e non
vi sto a ripetere dove: li trovate sulla home page.

BUY/ACCUMULATE (COMPRA E ACCUMULA) HOLD (TIENI) SELL (VENDI)

Come vi dicevo ieri, la prima cosa da farsi e’ MAI
entrare con violenza su un titolo. Se avete deciso
di comprare 1000 azioni della societa’ pincopallino
partite con 200. Poi seguite il titolo per un periodo,
diciamo un mese, e regolatevi in funzione di quello
che accade. Il periodo puo’ essere piu’ corto o piu’
lungo in funzione del tipo di societa’ e del momento
del mercato in generale. Mai essere troppo rigidi.
Tranne che sul rischio. Sul controllo del rischio
SEMPRE essere rigidi. Rigidissimi.

Mettiamo che dopo un mese la vostra societa’ abbia
risposto bene e dato ragione alle vostre teorie.
Diciamo che a questo punto siate su del 20 per cento.
Che si fa? Qui di solito cominciano i dubbi amletici
e gli errori.

La maggior parte degli investitori pensa che davanti
ad una societa’ che fa il 20 per cento di rialzo in
un mese ci sia una sola cosa da fare: vendere.
Ed eventualmente pentirsi in seguito.


In generale sarebbe giusto, dopo aver fatto le
dovute ricerche ed aver tenuto presente le regole
generali sull’investimento in societa’ speculative
come quelle tecnologiche, fare cosi’:



LE 3 REGOLE PER GESTIRE IL PORTAFOGLIO CHE SALE

1 Chiedersi se si pensa che la societa’ abbia
sempre la stoffa per puntare in alto;
2 Se la risposta e’ si, comprarne un altro
20 per cento rispetto alla quantita’ iniziale;
3 Dopo un altro mese, se la vostra societa’ continua
a dare segnali positivi (in media sale), investite
un altro 20 per cento e continuate cosi’ fino
al 100 per cento dell’investimento che avevate
immaginato all’inizio e magari oltre. Accumulate.

Insomma se le vostre azioni salgono, compratene ancora.

Esattamente il contrario di quello che di solito si pensa.
E’ usando queste strategie che gli investitori, per esempio,
di Microsoft sono riusciti a capitalizzare a dovere
la crescita delle azioni della societa’ di Gates.

LE 3 REGOLE PER GESTIRE IL PORTAFOGLIO CHE SCENDE

Ma siccome il mondo (anche il Simulmondo) non sono
affatto perfetti, capita assai spesso che le nostre
azioni invece di salire scendano. E allora che si fa?

1 Mettiamo che dopo 5 mesi di salita continua le vostre
azioni si mettano improvvisamente a scendere in un mese
del 20 per cento. Ecco voi dovete venderne il 20 per cento;
2 Il mese dopo la discesa prosegue e avete perso un altro
20 per cento. Vendete senza indugio un altro 20 per cento.
3 La maledizione continua ed anche la discesa libera.
Fate fuori un altro 20 per cento di queste azioni e cosi’
via fino all’uscita. Scalate in basso senza pieta’.

Esattamente il contrario di quello che di solito
vi dicono di fare. Cioe’ di comprare altre azioni
se le vostre scendono. Le famose mediazioni in basso
che mi stanno tanto antipatiche. Smile.

Questo metodo e’ molto meno precipitoso ed automatico
dello stop loss. Evita di tagliare le gambe ad un cavallo
veloce che vuole solo rifiatare e vi fa ragionare
di piu’ sui vostri investimenti.

Naturalmente uno scenario cosi’ preciso si verifichera’
molto raramente, e quindi avrete salite e discese alternate
e percentuali molto meno ordinate. Ma sono sicuro
che avete capito il principio.

Tra l’altro Internet vi permette finalmente di seguire
un metodo come questo anche da casa e senza problemi,
sia per la parte informativa che per quella operativa.

Una gran bella cosa per la nostra Finanza Democratica no?




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