di Francesco Carlà

Quando arriverà l'Orso nelle Borse?

del 12/06/2017 di Francesco Carlà
I numeri sono chiari: le Borse, perfino quella
italiana di recente, crescono senza sosta dal 2009.


Risultato: i principali Indici del mondo hanno
ritoccato i massimi storici e non sembrano
particolarmente intenzionati a rallentare.

In casi come questi, gli investitori e i traders
si fanno due domande con una certa ansia:

La prima: le Borse sono sopravvalutate? Se sì: quanto?
La seconda: cosa potrebbe far tornare l'Orso?

Che ne dite se proviamo a rispondere?


Come si fa a sapere se le Borse sono sopravvalutate?

Il metodo più universalmente noto ed apprezzato,
perfino da Warren Buffett, è paragonare la Capitalizzazione
totale di una certa Borsa (Total Market Cap) al
PIL (GDP come lo chiamano in Usa) cioè Gross Domestic
Product anche detto GNP, cioè Gross National Product,
due indicatori simili anche se non uguali.

E come vanno le cose, da questo punto di vista,
a Wall Street che rimane il cuore del sistema
finanziario globale?

Male. Il Total Market Cap ha toccato il 133% del
GDP e, secondo questi indicatori, è Parecchio
Sopravvalutato (Significantly Overvalued).

Quindi, con questo modello, Wall Street produrrebbe
(mediamente) un rendimento negativo nei prossimi anni:
-1,1% all'anno, dividendi inclusi.

Ma stanno davvero così le cose? Questo indicatore
(Total Market Cap/GDP) è ancora valido nel 2017?


Prima di dirvi cosa ne penso, passiamo alla seconda
domanda: cosa potrebbe far tornare l'Orso?

Di solito, Tori ed Orsi di una certa dimensione
entrano in scena quando arrivano Catalizzatori
che creano l'ambiente ideale per la loro azione.

La crisi dei Mutui Subprimes per il Grande Orso
del 2007 e 2008. Il crollo dei tassi d'interesse
per il Toro Scatenato dal 2009 ad oggi ...

Un Catalizzatore degno di questo nome si scopre
quasi sempre a posteriori. E provare a prevederlo
è spesso un esercizio divinatorio più che finanziario.

Potrebbe essere qualsiasi cosa, un cigno nero
geopolitico, macroeconomico, una crisi degli
utili di grandi aziende che tirano le volate
in Borsa, una nuova recessione economica ...

Oppure, cosa assai più probabile, una crescita
decisa dei tassi d'interesse.


Ma, prima di chiudere, vi avevo promesso di
rispondere alle due domande. Lo farò rispolverando
alcune valutazioni che i veterani di FinanzaWorld
ricorderanno. Idee del 2000 e seguenti confermate
dalla realtà di oggi:

1 Alcune aziende della New Economy hanno vantaggi
  competitivi enormi e non possono essere considerate
  allo stesso modo di quelle della Old Economy.

2 I tassi d'interesse sono bassi (anche) perchè l'economia
  globale del Simulmondo ha sempre meno bisogno di
  capitali finanziari e sempre più fame di idee.

Quindi: non so quando arriverà l'Orso e cosa lo farà
scatenare. Ma so che tante cose sono cambiate dal 2000
ad oggi nel nostro Pianeta Terra.

E tante altre continueranno a cambiare. Wall Street lo sa.


Un caro saluto a tutti,

Vs. Francesco Carlà
f.carla@finanzaworld.it

 

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