Dieci milioni di italiani hanno un conto corrente on line.
Ma appena un terzo lo usa davvero, un po' piu' di tre
milioni di persone.

Perche' un italiano su sei decide di sottoscrivere
un conto bancario su internet e poi solo il 30%
lo usa tutti i giorni?

A quanto pare i motivi principali sono due: la paura
per la sicurezza e il costo elevato rispetto alla media
europea.

"Ma scusa, vogliamo capire: fanno bene ad avere paura
gli italiani?"

Le minacce ci sono e sono concrete.
Soprattutto il 'phishing', cioe'
il tentativo di rubare i vostri dati on line,
attraverso email che sembrano inviate dalle
banche e invece nascondono guai.
Non apritele e non cliccatele.

"E' vero che i nostri conti bancari on line sono troppo cari?"

Sembra proprio di si'. Da noi il costo medio e' di 31 euro
all'anno, rispetto ai 21 della Spagna e ai 20 euro della Francia.
Addirittura e' tutto gratis nel Regno Unito e in Olanda.
Gli italiani nelle banche sul web fanno soprattutto tre cose:
pagano, ricaricano e operano in Borsa.

In sei mesi hanno eseguito 44 milioni di operazioni,
di cui 15 milioni di pagamenti e bonifici, 8,6 milioni
di ricariche di cellulari e carte pre-pagate, e 20 milioni
di trading, pari al 26% circa dell'attività di
intermediazione di Borsa Italiana.

"Ma conviene avere un conto on line?"

La banca su internet e' uno di quei Premium che
hanno reso cosi' popolare il web. Fa risparmiare
tempo e costi ed elimina file e montagne di carta.

Fanno molto bene gli italiani ad incalzare
gli istituti di credito sui costi e sulla sicurezza.
Ma anche la facilita' dell'uso dei conti correnti
on line e' decisiva.

BancoPosta, Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno il 60%
del mercato. Uno standard comune per la sicurezza e
la navigazione, convincerebbe tanti italiani ad usare
i loro conti correnti on line.


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