di FinanzaWorld staff

Master Azionario America (IBCC) edizione 23 del 20 novembre 2008

del 20/11/2008 di FinanzaWorld staff

Siamo giunti alla parte 23 del Master Azionario America.

Mancano, con questa, 3 sezioni del Master di Finanza World
che come sapete dura 25 puntate e contiene altrettante newslettere
complete di test per scoprire ed approfondire tutti i temi dell'investimento.

Tutti i tantissimi nuovi iscritti possono rileggere e studiare
l'intero Master Azionario usando l'archivio riservato agli abbonati.

Continuerete a trovare anche le Watchlist di Francesco Carla'
e le dettagliate spiegazioni del Metodo e del suo 'Frullatore',
il sistema di screening ed analisi svelato in esclusiva per
i tantissimi iscritti al nostro Master.

Ogni settimana, per 25 settimane appunto, stiamo trattando con la
supervisione e la direzione di Francesco Carla', i temi operativi
e strategici che permettono di diventare Investitori Attivi ed Indipendenti.

Per imparare ad investire da zero,
ma anche per il vostro perfezionamento.

Buona lettura e buon Master Azionario a tutti.

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In questo numero:

**** La psicologia degli investitori
**** Watchlist Wall Street: le 5 societa' sotto i riflettori
**** La società della settimana: Netflix
**** Test settimanale
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- La psicologia degli investitori.

Gli investitori sono prima di tutto esseri umani.
Proprio per questo la loro psicologia e' determinante per
i risultati degli investimenti.

Affrontiamo oggi il tema della psicologia, quindi,
la quale, molto spesso, è più importante delle
conoscenze tecniche nel determinare i risultati.

"La psicologia e' prima di tutto inevitabile".

Nel senso che tutti noi, in tutte le nostre attivita' e
in tutti i nostri comportamenti, ci portiamo inevitabilmente
dietro il nostro carattere e le nostre emozioni.

Anche negli investimenti.

Negli investimenti azionari poi, la psicologia e'
particolarmente importante proprio per la natura
e la struttura delle Borse e per il modo in cui funzionano
questi investimenti.

Adesso vedremo insieme perche'.I titoli azionari, pur
essendo, a medio e lungo termine, gli investimenti che
storicamente hanno reso di piu', a breve termine possono
fluttuare in modo tale da rendere la vita difficile a molti
investitori che non conoscano se stessi psicologicamente
e che non capiscano il perche' di queste fluttuazioni.

Le fluttuazioni ci sono per almeno due motivi principali:

1 Perche' ai mercati azionari partecipano tre generi di
operatori con finalita' diverse e con diversi metodi e tempi
di attivita': i traders che operano spesso a breve e brevissimo
termine, provocando bruschi movimenti dei prezzi delle
azioni; le istituzioni cioe' fondi, banche e assicurazioni che
hanno interessi vari a muovere spesso i mercati; il pubblico
privato anche detto retail che fa muovere il mercato
soprattutto perche' si comporta in modo a volte impulsivo
e irrazionale.

E poi il secondo motivo:

2 Perche' le societa' e quindi le azioni che le rappresentano,
hanno una vita economica e finanziaria che e' fatta, come per
le persone, di alti e bassi.

La psicologia dell'investitore azionario deve essere preparata
ad accettare la natura di queste fluttuazioni e dei movimenti a
breve delle azioni, e costruirsi una maturita' comportamentale
che eviti le reazioni impulsive ed emotive.

I comportamenti piu' irrazionali, ma assai comuni sono:

1 Il 'panic selling' (vendere in preda al panico);
2 Il 'panic buying' (comprare in preda all'impulso).

Il mercato azionario e' l'unico mercato che si conosca dove
la maggior parte degli operatori compra quando i prezzi salgono
e vende quando i prezzi scendono.

Esattamente il contrario del normale.

Prendiamo ad esempio il mercato degli anni dal 1997 ai primi
mesi del 2000. I prezzi di moltissime societa', in particolare
quelle tecnologiche, erano saliti a dismisura in pochi mesi,
eppure la psicologia degli investitori era rivolta all' ottimismo
irrazionale e all'esuberanza.

Fino all'esplosione delle bolle della primavera 2000.

Nel periodo successivo, tra il 2000 e il 2003, nonostante molti
indici fossero scesi del 40% e piu', e molte societa' avessero un
valore di borsa a sconto dell'80% rispetto a quello del 2000, nessuno
voleva acquistare le azioni di quelle stesse societa' che pochi mesi
prima andavano a ruba.

Nemmeno quando i soldi che queste societa' avevano in cassa erano
il doppio del valore di borsa e il debito era zero. Cioe' le azioni
di queste aziende erano piu' che regalate.

Anzi in pratica ti pagavano per comprarle.

Ma come mai sono cosi' comuni il 'panic selling' (vendere
in preda al panico) e il 'panic buying' (comprare in preda all'impulso)?

Per due ragioni molto semplici:

1 La maggior parte degli investitori azionari hanno spesso
comportamenti psicologicamente gregari e inconsciamente
speculativi e da scommettitori. Cioe' fanno quello che fanno
gli altri, quindi comprano quando comprano tutti e vendono
quando tutti vendono. In piu' vedono i mercati finanziari come
un casino' dove si 'gioca in Borsa' e si specula per arricchirsi in fretta.

2 La maggior parte degli investitori azionari non hanno capacita'
di valutazione delle societa' di cui acquistano titoli e non hanno
metodi di gestione dei propri portafogli.Cioe' non sanno quanto
vale davvero la societa' di cui possiedono azioni e non hanno un
sistema, un metodo che li aiuti, automatizzando certe operazioni,
a difendersi dai condizionamenti psicologici che li spingono
sempre a comportamenti autolesionistici.
Con danni enormi agli investimenti.

Ecco perche', in tutti questi anni, abbiamo sempre insistito
sulla necessita', per i veri investitori intelligenti, di imparare
a valutare le societa' e di usare sempre un Metodo di gestione
del portafoglio.

Per diventare piu' ricchi psicologicamente. E non solo.

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- Ed ora continuiamo a parlare di Watchlist

Una Watchlist e' un elenco di societa' che, per caratteristiche
fondamentali si ritengono esasere particolarmente interessanti.

Dopo aver visto, nelle precedenti edizioni, perche' e'
utile una Watchlist e come si gestisce, e' il momento
di vedere 5 societa' che attualmente sono nella Watchlist
di 'In Borsa con Carla' '. Si tratta di alcuni degli inserimenti
piu' recenti in Watchlist.

Le societa' sono:

- The9 Limited (NCTY)
- QLogic Corp. (QLGC)
- Energy Conversion Device (ENER)
- Compania CERV. (CCU)
- Mercadolibre INC (MELI)

Andate su Yahoo! Finance, guardatevi le societa',
provate ad usare il Frullatore per "frullare" da
soli i loro dati, anche per le sezioni di cui non
abbiamo ancora parlato (non importa se su
qualcuna avete difficolta') e cercate di capire
perche' Francesco Carla' ritiene queste societa'
meritevoli di essere osservate. Per comprenderle
meglio, non dimenticate anche di visitare sempre
il loro sito internet.

Alcune societa' possono rimanere presenti in
Watchlist per piu' settimane, perche' occorre un
po' di tempo per seguirle.

Per sapere quali di queste societa' sono eventualmente
entrate nei pfoli premium di Francesco Carla' e di
Finanza World, potete provare GRATIS i nostri servizi
cliccando qui:

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- La società della settimana: Netflix

Netflix (NASDAQ:NFLX) e' un'azienda attiva nel
settore cosiddetto movie-by-mail, ossia la spedizione
gratuita tramite uffici postali di un film scelto dal
cliente online.

Gia' presente nel portafoglio di In Borsa Con
Carla' nel 2004, questa azienda ha un
modello di business differente da quello
del rivale storico BlockBuster (NYSE:BBI)
essenzialmente per due motivi: il canale
distributivo e le modalita' di utilizzo,
che per Netflix hanno sempre previsto un
abbonamento.

Il catalogo offerto e' di oltre 100000 titoli
e continuamente in crescita.

Ora il core business si sta spostando sempre
piu' verso il Video On Demand ed il web streaming,
ossia il download di contenuti cinematografici dalla rete.

Netflix e' gia' il leader in questo mercato e puo'
considerarsi un'azienda sopravvissuta ad una
battaglia intensa. Negli ultimi anni Amazon (NASDAQ:AMZN),
BlockBuster e Wal-Mart (NYSE:WMT) hanno
cercato di conquistare clienti in quest'area.

Ma la concorrenza e' ancora alta.
Anche Apple (NASDAQ:AAPL) infatti offre un
analogo servizio di noleggio video online con
iTunes.
Ed altre aziende, come Comcast (NASDAQ:CMCSA)
offrono servizi di pay-per-view, spesso in alta
definizione.

Il management ha quindi pensato bene di stringere
alleanze strategiche con chiunque offra o possa
essere interessato al web streaming.

Da qui l'alleanza con TiVo Inc. (NASDAQ:TIVO),
che rischiava di diventare una sua concorrente,
e con Samsung per offrire video streaming su supporti Blu-ray.
E con la stessa Apple, rendendo quindi il video
streaming disponibile anche agli abbonati Mac, nonche' su
Xbox della Microsoft (NASDAQ:MSFT).

Anche la Disney (NYSE:DIS) e la CBS (NYSE:CBS)
hanno trovato un accordo per la distribuzione
delle proprie serie tv in streaming agli abbonati
Netflix.

In un futuro non troppo lontano e' probabile che
Netflix offra la possibilita' di scegliere da
una grande varieta' di media: noleggio di
video-game o Blu-ray o streaming online.

L'azienda ha una storia di continua crescita
di profitti e fatturato ma sara' sensibile alla
crisi economica ?
Per il momento il management ha abbassato,
anche se di poco, i target per i prossimi trimestri.
Ma la crescita del numero di abbonati e' pur sempre
alta: ben il 23% in piu' rispetto all'anno precedente.

Il profitto netto e' migliorato di oltre il 30%
nell'ultimo trimestre, mentre cio' che cresce
meno e' il cash flow.

Il margine lordo e' piuttosto buono, oltre il 50%,
anche se in calo rispetto all'anno passato, mentre
il margine netto e' al 6%.

Il bilancio e' quasi privo di debiti e l'azienda
sembra poter riuscire a mantenere un cash flow positivo
anche in una situazione economica non positiva.

Non e' tutto roseo comunque.
Le previsioni per il fatturato non crescono
quanto il numero di abbonati, perche' i nuovi abbonati
scelgono l'abbonamento piu' economico.
I clienti infatti si stanno spostando
verso piani tariffari meno costosi. L'abbonato
medio ora paga 13.60 dollari al mese, contro i
14.57 dollari di un anno fa.

Anche i margini verranno messi sotto stress
dai nuovi sviluppi a favore della distribuzione
in streaming.
L'azienda ha infatti deciso di offrire streaming online
su alcuni titoli senza costi aggiuntivi per il cliente.

Se pero' questa mossa rende il cliente piu'
contento, per Netflix i margini si riducono dovendo
comunque pagare la banda larga, nonche'
distribuire una fetta del guadagno alla
casa produttrice del film.

Un altro rischio e' che nei prossimi anni
le stesse case di produzione cinematografiche
potrebbero proporre il loro catalogo online.

Netflix e' quindi un leader, ma non e' economico.
Il titolo valuta oltre 16 volte i prossimi utili.

Attenzione anche perche' il titolo e' tra i piu' shortati
del listino: secondo Yahoo Finance al 10 Ottobre,
addirittura il 34.70% del flottante era in short.

Ma se Netflix, grazie ai suoi accordi, sara' capace
di incrementare il numero di film disponibili in
streaming (attualmente sono solo 12000) e possibilmente
offrire film in alta definizione, potra' avere accesso
ad un mercato ancora piu' ampio ed in sicura crescita.

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- Test settimanale

Ecco ora alcune possibili risposte alle
domande del test della scorsa settimana.

1 -Quale è uno dei principali rischi
di Gigamedia?

Risposta: poiché buona parte del fatturato
deriva dal legame con un'azienda canadese,
il rischio che la legislazione sul gioco on
line in Canada cambi (in peggio) è da tenere
ben presente.

2 - Nell'azienda in cui volete investire,
secondo voi è più importante che ci
sia un'attenzione ai profitti di breve termine
o di lungo termine.

Risposta: naturalmente al lungo termine.
Le società orientate al breve termine
possono guadagnare qualcosa, appunto,
nel breve termine, ma nel lungo periodo
il mercato "scoverà" questa miopia.

3 - Perché è importante che in una
società anche il management investa
nell'azienda (in altri termini, che "metta
i soldi dove mette la bocca")?

Risposta: perché in questo modo
tale management sarà più incentivato
a produrre buoni risultati e si legherà
maggiormente alla società.

4 - Come mai Gigamedia non è
riuscita a far crescere gli utili
allo stesso ritmo del fatturato? Quali
sono le cause?

Risposta: la causa principale sono le
elevate spese operative per lo sviluppo
dei giochi.

Ora passiamo alle domande della settimana.

1 - Quali sono gli elementi positivi di
Netflix, in particolare riguardo alla
posizione debitoria e ai flussi di cassa?

2 - Quali sono, invece, gli aspetti
più negativi della società?

3 - Perché sui mercati si verificano
situazioni di panic buying e panic selling?

4 - Come si puo' fare per evitare che la
psicologia peggiori i risultati dei nostri
investimenti.?

Come sempre, provate a rispondere alle
domande e segnatevi le risposte su un
foglio di carta o su un file di testo per
confrontarle poi con le nostre possibili
risposte la prossima settimana.

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Grazie a tutti per la vostra attenzione e non esitate
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Un caro saluto a tutti,

Vs. Finanza World & Francesco Carla'





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